Sono le 14:17.
Il settimo giro.
250 km/h.
L'impatto.
Alle 19 vengo dichiarata clinicamente morta.
(1994)
Mi alzo dal mio posto in mezzo al pubblico.
Nessuno mi nota.
In un attimo sono alle sue spalle e affondo la lama.
Lei urla.
Mi trascinano via.
L'ho fatto per Steffi. Lo rifarei.
(1993)
Conoscete qualcuno più ossessionato di me dal prorpio
passato Erasmus?
No, vero?
E quindi chi meglio di me può apprezzare un progetto come
Erasmus 24_7?
Nessuno!
Ma cos'è questo Erasmus 24_7?
Un documentario che si sta realizzando proprio in questi giorni.
Un film che ha come scopo quello di
raccontare le 24 ore di 7 studenti sparsi per l'Europa.
7 studenti in 7 città diverse. Istanbul, Valencia, Praga, Bordeaux, Berlino, Roma, Lisbona.
Questa idea è nata dalle fertili menti di due ragazzi italiani:
Stefano De Marco e Niccolò Falsetti. E a loro si sono successivamente uniti
Alessandro Grespan, Benjamin Maier e Lorenzo Schirru.
Un brillante quintetto che sta girando l'Europa filmando, importunando, stalkerando sette poveri studenti Erasmus.
E tra questi sette sapete chi c'è? Rita!!!
Come Rita chi? Rita lei (sì, lo so che il nome è un altro ma, fidatevi, è lei)!
Spesso mi leggono passati, presenti e futuri studenti Erasmus. Alcuni chiedono consigli, altri conforto, la maggiorparte semplicemente di farsi quattro risate con le mie avventure berlinesi.
Io e la giovanissima Rita (ha solo 20 anni!) siamo rimaste in contatto tramite facebook. Io l'ho seguita a distanza come una vecchia zia. Lei, nel frattempo, ha allungato di un altro semestre la permaneneza in terra germanica e, per non farsi mancare nulla, è diventata la protagonista berlinese di questo interessante documentario.
Brava, Rita, sei l'orgoglio
e l'invidia di Tante Pancrazia!
Aspettando le immagini berlinesi godiamoci il backstage di Valencia.
Erasmus 24_7 - Valencia [Behind the Scenes] from
Zero on
Vimeo.
Sono seduta in mezzo ai miei colleghi.
Votiamo.
Risultati.
"La Camera non concede l'autorizzazione a procedere nei confronti dell'onorevole Craxi Bettino"
(1993)
Guardo distrattamente la televisione.
Sono stravaccata sul divano. E ho i piedi sul tavolino del soggiorno.
Tra le mani un enorme sandwich. La mia cena.
La CBS annuncia uno scoop.
"Immagini impressionanti", dicono.
Inizia lo spettacolo. I nostri ragazzi torturano i prigionieri iracheni. Ridono. Si mettono in posa.
Mi è passata la fame.
(2004)
Oggi è iniziata la costruzione della Freedom Tower.
Spengo la televisione. Stacco il telefono.
Scelgo di celebrare l'evento fissando la parete e bevendo un bicchiere di vino.
Sono sola. A casa nostra. A casa mia.
(2006)
E' notte. Sto allattando mio figlio.
Un boato.
Io sobbalzo. Lui piange.
Viviamo a Pryp'jat'.
(1986)
Sotto il caldo sole etiope, assisto alla restituzione dell'ultima parte dell'obelisco di Axum.
(2005)