Marcello Conte, del blog
Condividendomi, ama raccontare le storie di alcuni personaggi secondari.
Quali? Coloro che nei film, e non solo, fanno ingiustamente una brutta fine. Vengono eliminati, uccisi, trucidati, senza che lo svolgersi della trama lo necessiti realmente.
Vittime superflue a cui il blogger romano regala una meritata ribalta.
Qualche giorno fa è stata la volta di
Joseph da Terminator e, prima di lui, di
Agnés da The Bourne Identity.
Viene in mente anche a voi qualche personaggio dall'ingrato destino? Se sì, perché non passate da Marcello e glielo segnalate?
Tutti hanno diritto a una storia!
"I film in 3D non mi piacciono"
"Questo ti piacerà: sarà un'esperienza mistica. Troverai la via. Troverai Pandora"
"Non andrò mai più al cinema con un nerd!"
(2009)
Iniziarono i lavori quando stavo ancora sul seggiolone.
Ora, insieme a mamma e papà, salgo finalmente sulla torre.
(2001)
In passato fu fuoco e distruzione.
Ma ora torna "com'era, dov'era".
Si riaprono le porte.
Si rialza il sipario.
Il Gran Teatro La Fenice risuona di antica musica.
(2003)
Vengo eletto nuovo Segretario Generale delle Nazioni Unite.
(1996)
Notti in bianco. Litri di caffé. Trattative e compromessi.
Redigiamo il Protocollo di Kyoto.
(1997)
Tempo fa vi parlai di Camilla e del suo
Wor(l)ds. Un progetto sviluppatosi tra la fine di settembre e la fine di novembre.
La blogger milanese ha proposto ogni settimana Kit ricchi di materiali, spunti e suggestioni. Kit da cui partire e lasciarsi ispirare per produrre componimenti di qualsiasi forma o genere. Racconti che, però, non superassero i 900 caratteri. Tanti o tantissimi. Pochi o pochissimi. Comunque sufficienti per narrare una storia e delineare un mondo.
Ci sono stati 10 kit e 10 Pidieffoni (
qua potete trovare l'ultimo) in cui Camilla ha raccolto tutto il materiale che le è pervenuto.
Io, facendo lo slalom tra impegni e scadenze, sono riuscita a produrre un solo componimento, in occasione del quinto Kit. In quel caso la facciona di John Lennon mi è stata di grande ispirazione e da questa è nato un piccolo racconto.
A voi.
"Il post-it sullo specchio del bagno mi ricorda cosa devo
fare oggi. L’ho attaccato io stesso. Ultimamente sono così distratto. È colpa
delle voci. Tutte quelle voci nella mia testa. Vorrei solo che la piantassero.
Che mi lasciassero in pace per un po’.
Vorrei poter metterle in una cassetta di latta, chiudere il
lucchetto, e seppellirle nella terra morbida e scura. Proprio come ho fatto con
Pit, il mio criceto. Quando avevo 11 anni.
Era un animale cattivo, Pit. Se l’è meritato.
Prima di andare all’appuntamento infilo quella buffa foto in
una tasca.
In realtà non mi serve. Conosco bene la sua faccia, ma
voglio essere comunque sicuro. Sicuro di colpire la persona giusta.
E infatti la colpisco. Lo colpisco. Cinque volte.
E le voci, finalmente, tacciono.
Seppellite nella terra morbida e scura. Insieme a John
Lennon."