Sissi ed io trascinammo i nostri bagagli lungo la strada sotto un sole senza pietà.
Attendemmo così tanto la corriera da temere che non sarebbe più passata.
Ma alla fine, sorprendentemente, riuscimmo a partire verso Napoli ed il treno che ci attendeva.
Onestamente ricordo poco di quel tragitto in autobus, presumibilmente condito, come quello dell'andata, da chiacchiere e mancanza di aria condizionata.
Ma, di contro, ricordo perfettamente il viaggio in treno dal capoluogo partenopeo a quello romagnolo: Sissi ed io ci addormentammo a Napoli e riprendemmo il controllo delle nostre teste ciondolanti a 5 minuti da Bologna.
Mentre la mia amica tornava tra i propri numerosi uomini in quel di Cesena (Borello, per la precisione). Io continuavo la migrazione, salendo su su fino a Trento.
All'uscita della stazione Ciccio mi caricò in macchina, per poi scaricarmi a casa.
Svenuta.
"Amore non sei felice di vedermi?"
"Ronf"
"Amore non credi che dovresti almeno spogliarti prima di metterti a letto?"
"Ronf"
"Amore mi sembri un poco stanchina"
"Ronfffffffffffffff"
Sono passati dodici anni dall'Erasmus e, seppur di maturità ancora non vi sia traccia, il corpo comincia a sentire il tempo che passa. Insomma, non ho più il fisico per fare simili sfacchinate. Quasi 2000 km in 3 giorni. Quasi 2000 km percorsi in treno, corriera e auto. Quasi 2000 km inframmezzati dall'evento mondano del secolo.
Quasi 2000 km che mi ridussero un rottame. Un simpatico, adorabile, cazzaro rottame.
Mi ci volle un mese intero tra le fresche, tranquille e soporifere montagne trentine, per riprendermi completamente.
Poi, Ciccio ed io, raccogliemmo le nostre numerose carabattole e ci accingemmo a percorrere la Pianura Padana da est ad ovest. Da Campiglio a Torino.
Tornati nel cuore del regno Sabaudo fummo accolti da un tempo infame e da una delle pubblicità più cretine che la storia ricordi: "Mi fa Mole la testa", dichiaravano cartelloni sparsi in ogni angolo della città.
Superato lo shock per una tale fesseria, ci preparammo per il secondo evento della stagione: l'anniversario di nozze di mia zia. I festeggiamenti per i 50 anni di matrimonio tra Concetta, santa produttrice dei cannoli più buoni del globo terracqueo, e Nino, campione di bocce di fama mondiale, o quasi.
Continua...
Attendemmo così tanto la corriera da temere che non sarebbe più passata.
Ma alla fine, sorprendentemente, riuscimmo a partire verso Napoli ed il treno che ci attendeva.
Onestamente ricordo poco di quel tragitto in autobus, presumibilmente condito, come quello dell'andata, da chiacchiere e mancanza di aria condizionata.
Ma, di contro, ricordo perfettamente il viaggio in treno dal capoluogo partenopeo a quello romagnolo: Sissi ed io ci addormentammo a Napoli e riprendemmo il controllo delle nostre teste ciondolanti a 5 minuti da Bologna.
Mentre la mia amica tornava tra i propri numerosi uomini in quel di Cesena (Borello, per la precisione). Io continuavo la migrazione, salendo su su fino a Trento.
All'uscita della stazione Ciccio mi caricò in macchina, per poi scaricarmi a casa.
Svenuta.
"Amore non sei felice di vedermi?"
"Ronf"
"Amore non credi che dovresti almeno spogliarti prima di metterti a letto?"
"Ronf"
"Amore mi sembri un poco stanchina"
"Ronfffffffffffffff"
Sono passati dodici anni dall'Erasmus e, seppur di maturità ancora non vi sia traccia, il corpo comincia a sentire il tempo che passa. Insomma, non ho più il fisico per fare simili sfacchinate. Quasi 2000 km in 3 giorni. Quasi 2000 km percorsi in treno, corriera e auto. Quasi 2000 km inframmezzati dall'evento mondano del secolo.
Quasi 2000 km che mi ridussero un rottame. Un simpatico, adorabile, cazzaro rottame.
Mi ci volle un mese intero tra le fresche, tranquille e soporifere montagne trentine, per riprendermi completamente.
Poi, Ciccio ed io, raccogliemmo le nostre numerose carabattole e ci accingemmo a percorrere la Pianura Padana da est ad ovest. Da Campiglio a Torino.
Tornati nel cuore del regno Sabaudo fummo accolti da un tempo infame e da una delle pubblicità più cretine che la storia ricordi: "Mi fa Mole la testa", dichiaravano cartelloni sparsi in ogni angolo della città.
Superato lo shock per una tale fesseria, ci preparammo per il secondo evento della stagione: l'anniversario di nozze di mia zia. I festeggiamenti per i 50 anni di matrimonio tra Concetta, santa produttrice dei cannoli più buoni del globo terracqueo, e Nino, campione di bocce di fama mondiale, o quasi.
Continua...