ENNE semplici regole per NON diventare MAI una blogger famosa.
Ad aprirsi
un blog, diventare un fenomeno di costume e fare millemilioni di fatturato son
capaci tutti.
Ma ad
aprirsi un blog, scriverci con devozione per anni, e rimanere comunque un’emerita
squattrinata sconosciuta ci vuole un talento speciale.
Io, non per
vantarmi, questo talento ce l’ho e, nella mia immensa generosità, ho scelto di
condividerlo. Con voi.
Magari siete
quel tipo di persona che trasforma in oro tutto ciò che tocca. Magari siete
quel tipo di persona che raccoglie simpatia e consensi anche solo alzandosi dal
letto. Magari siete dei vincenti naturali.
Ecco, voi
sventurati, avete sicuramente bisogno del mio aiuto.
Voi rischiate
di aprire un blog e svoltare. Una cosa tanto banale quanto volgare. Il successo
è per i pigri. A scartavetrarsi le gonadi con lo struggimento dell’insoddisfazione
ci vuole impegno. Non è roba per tutti!
Ma per molti
sì! Quindi non spaventatevi. Ce l’ho fatta io, ce la potete fare anche voi! Vi basterà
seguire questo dettagliato vademecum.
Regola numero 1.
Scegliere un Nickname complicato e di cui
nessuno capisca il senso.
Avete presente?
Qualcosa tipo Jane Pancrazia Cole.
Orribile, nevvero?
Sì. Non per vantarmi. Ma, sì.
Lo elaborai, ormai molti anni or sono, con tanta tantissima
attenzione.
Partì tutto da Cole. Cognome tratto da una saga
letteraria opera di Noah Gordon. Uno scrittore americano molto conosciuto.
Conosciutissimo. Dappertutto. Dappertutto tranne che in Italia.
La mia fu una scelta consapevole. Volevo un cognome
che fosse legato alla letteratura ma non fosse troppo ovvio. Missione compiuta.
Cole non è ovvio. Per niente. Molti sono convinti che si scriva Col, altri che
si pronunci Cole (con la “e” finale bella aperta), alcuni pensano che sia un sofisticato
omaggio a Nat King Cole altri uno più pop a Cheryl Cole.
Tutti brancolano nel buio dell’ignoranza e io rido
soddisfatta dal mio tetro angolo imbottito dell’incomprensione autoinflitta.
Ma senza l’inspiegabile accoppiata di nome e
secondo nome, il mio destino avrebbe potuto comunque essere diverso. Sarei
potuta diventare la sexy Cole, l’opinion leader Cole, la social Cole. Orrore! Destino
ingrato prontamente evitato grazie all’incongruo abbinamento di Jane e
Pancrazia. Potrebbe mai venirvi in mente qualcosa di più sgraziato? No, a voi
no. E, infatti che ci sto a fare io? Che ci sta a fare questa guida? A
guidarvi, appunto.
Ecco alcuni esempi che vi possano essere d’ispirazione
per il vostro futuro da blogger anonimo. Lucy Eustacchia Martìn, Sophie
Genoveffa Trotter, e per gli uomini James Abbondio Trueba, Nick Gerundio
Zosimov.
Le combinazioni possono essere infinite. Il risultato unico
e inevitabile: la sgradevolezza!
(...)
E le enne regole mancanti?
Ops, non ve l'avevo detto?
Le pubblicherò in un piccolo ebook autoprodotto.
Perché?
Per raccogliere ciò che di buono ho scritto in questo blog durante tutti questi anni. Per buttarmi in questa nuova avventura senza prendermi troppo sul serio. Per fare un regalo a me e spero anche a chi, tra di voi, avrà voglia di leggerlo.
I tempi sono ancora da stabilire voi, intanto, tenetevi pronti.
NdA: sì, per l'occasione, ci metto persino la faccia!
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