Ciaf ciaf ciaf.
Sentite questo rumore?
Tranquilli, non è niente. Sono solo io che sguazzo nella mia pozza.
Io che, quando vengo a sapere di certe collaborazioni e progetti, mi sento contenta come una bimba a Natale e, metaforicamente ma non troppo, prendo a sguazzare felice come un ippopotamo nella propria pozza.
Mi rendo conto che l'immagine manchi di una certa poesia ma, secondo me, rende molto l'idea.
Ma qual è l'iniziativa che ha risvegliato in me tanta contentezza? È quella di Giulio Mozzi, responsabile del blog Vibrisse, bollettino di scritture e letture.
A Giulio Mozzi è venuta un'idea deliziosa: un libro tutto fatto di ricordi d'infanzia.
Ma mica dei suoi. O meglio, non solo dei suoi. Ma anche dei vostri. Dei nostri.
Sono necessarie e sufficienti poche righe. Una scrittura semplice. Un episodio vero o verosimile, realmente avvenuto o frutto di un'antica e ormai inossidabile elaborazione.
L'obiettivo è quello di dare l'illusione che, cito direttamente da Mozzi, "questi ricordi siano di
una sola persona dall’infanzia enorme, smisurata, infinita."
Ora lo capite perché sguazzo?
Vi buttate nella pozza insieme a me?
Io devo ancora scrivere il mio ricordo ma non credo che resisterò alla tentazione.
Accipicchia quanti siamo! Io sono la molestatrice sulla destra. |
Spiegazioni più dettagliate del progetto le trovate direttamente qua. Per partecipare avete tempo fino al 30 settembre.
Ciaf ciaf ciaf.
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