Sabato, mammaCole e le sue figliole hanno tessuto la tela del loro piano diabolico. Obiettivo da perseguire: raggirare lo sprovveduto papàCole e mantenerlo all'oscuro della festa prevista in suo onore alle 22 e zerozero.
La mamma ha cercato di tenerlo occupato tutto il pomeriggio, stordendolo con una serie infinita di compiti da svolgere e richieste da evadere. In pratica è stata rompiballe come al solito, ma questa volta l'ha fatto per una buona causa.
Jane si è occupata della parte dolciaria: ha ordinato una torta mastodontica e delle paste secche dal peso specifico pari a quello del piombo e poi ha occultato il tutto; resistendo stoicamente alla tentazione di intrattenersi in una solitaria orgia di panna e cioccolato.
SorellaCole, detta anche GolaProfonda, si è concentrata sul compito affidatole: non spifferare niente. Lei, consapevole dei propri limiti, per sfuggire qualsiasi tentazione, si è chiusa in casa, ha staccato il telefono e si è imboscata nello sgabuzzino a risolvere sudoku per tutto il giorno.
Alle 20 e zerozero, in perfetto orario con il rullino di marcia, l'allegra famigliola ha messo i propri piedini sotto il tavolo del ristorante ed ha proceduto all'ordinazione di lussuriosi piatti a base di pesce.
Tra vongole, cozze e scampi il tempo è volato, ma mentre il festeggiato si abbandonava all'estasi ittica, i cospiratori non hanno perso d'occhio l'orologio ed alle 21 e quarantacinque erano tutti sazi, incappottati e pronti per tornare a casa.
La mater familias, preso il consorte sotto braccio, ha proceduto lentamente, molto lentamente, molto molto lentamente verso la Cole macchina.
Mentre le figlie ed il genero preferito (beccati questa Ciccio!) sono zompati sull'auto di quest'ultimo. SorellaCole non ha avuto neanche il tempo di esclamare: "Mi raccomando, dobbiamo fare in fretta!", che il di lei marito era già partito sgommando.
Un percorso di un quarto d'ora è stato compiuto in 5 minuti scarsi: Jane, per la paura, ha perso un paio di anni di vita, ha acquistato qualche capello bianco ed ha visto la Madonna ad un semaforo.
Ma l'importante è che i tre siano arrivati in tempo per tirar fuori le vettovaglie ed accogliere gli ospiti.
Alle 22 e zerozero, papàCole ha aperto la porta ed ha trovato ad attenderlo una casa piena di parenti ed una tavola imbandita.
All'1 e 30, quando l'ultimo invitato si è chiuso la porta alle spalle, il capofamiglia ha esclamato: "Che fortuna che abbiano avuto tutti l'idea di presentarsi qua alla stessa ora. Sembrava quasi una cosa organizzata!"
E' ufficiale: non siamo noi ad essere delle moderne Mata Hari, abili nel tessere piani diabolici, è lui ad essere un tantino rimbambito.
Ma a noi piace così.
Tanti auguri papà!
La mamma ha cercato di tenerlo occupato tutto il pomeriggio, stordendolo con una serie infinita di compiti da svolgere e richieste da evadere. In pratica è stata rompiballe come al solito, ma questa volta l'ha fatto per una buona causa.
Jane si è occupata della parte dolciaria: ha ordinato una torta mastodontica e delle paste secche dal peso specifico pari a quello del piombo e poi ha occultato il tutto; resistendo stoicamente alla tentazione di intrattenersi in una solitaria orgia di panna e cioccolato.
SorellaCole, detta anche GolaProfonda, si è concentrata sul compito affidatole: non spifferare niente. Lei, consapevole dei propri limiti, per sfuggire qualsiasi tentazione, si è chiusa in casa, ha staccato il telefono e si è imboscata nello sgabuzzino a risolvere sudoku per tutto il giorno.
Alle 20 e zerozero, in perfetto orario con il rullino di marcia, l'allegra famigliola ha messo i propri piedini sotto il tavolo del ristorante ed ha proceduto all'ordinazione di lussuriosi piatti a base di pesce.
Tra vongole, cozze e scampi il tempo è volato, ma mentre il festeggiato si abbandonava all'estasi ittica, i cospiratori non hanno perso d'occhio l'orologio ed alle 21 e quarantacinque erano tutti sazi, incappottati e pronti per tornare a casa.
La mater familias, preso il consorte sotto braccio, ha proceduto lentamente, molto lentamente, molto molto lentamente verso la Cole macchina.
Mentre le figlie ed il genero preferito (beccati questa Ciccio!) sono zompati sull'auto di quest'ultimo. SorellaCole non ha avuto neanche il tempo di esclamare: "Mi raccomando, dobbiamo fare in fretta!", che il di lei marito era già partito sgommando.
Un percorso di un quarto d'ora è stato compiuto in 5 minuti scarsi: Jane, per la paura, ha perso un paio di anni di vita, ha acquistato qualche capello bianco ed ha visto la Madonna ad un semaforo.
Ma l'importante è che i tre siano arrivati in tempo per tirar fuori le vettovaglie ed accogliere gli ospiti.
Alle 22 e zerozero, papàCole ha aperto la porta ed ha trovato ad attenderlo una casa piena di parenti ed una tavola imbandita.
All'1 e 30, quando l'ultimo invitato si è chiuso la porta alle spalle, il capofamiglia ha esclamato: "Che fortuna che abbiano avuto tutti l'idea di presentarsi qua alla stessa ora. Sembrava quasi una cosa organizzata!"
E' ufficiale: non siamo noi ad essere delle moderne Mata Hari, abili nel tessere piani diabolici, è lui ad essere un tantino rimbambito.
Ma a noi piace così.
Tanti auguri papà!