Qualche mese prima di partire per Berlino, la facoltà di medicina della Freie Universitaet mi informò di avermi assegnato un Buddy.
Uno studente che mi avrebbe aiutato nell'inserimento.
Il suo nome era Felix.
Tra i miei amici a Torino si scatenarono scommesse e supposizioni: le ragazze se lo immaginavano bello e fascinoso, i ragazzi brutto e sfigato. Io ero convinta che mi sarei trovata di fronte alla copia in carne ed ossa di Uther, lo studente crucco dei Simpson.
La curiosità , con il passare del tempo, raggiunse picchi patologici.
Il nostro primo incontro fu memorabile.
Io mi trovavo ad una riunione di studenti stranieri.
Lui arrivò, si guardò in giro e chiese ad alta voce: "Wer ist Jane Cole?"
Io, con la grazia che mi contraddistingue, cominciai a sbracciarmi,"Sono qua! Sono io!"
Lui si voltò a guardarmi e mi sorrise.
Io lo guardai, me ne innamorai e gli buttai le braccia al collo!
Fu l'inizio di una meravigliosa storia d'amore.
Io lo adoravo con la devozione di una dodicenne.
Lui non mi si filava neanche di striscio.
Felix era bello.
Alto, castano, occhi scuri e profondi, ed un sorriso abbagliante.
Come disse Renèe:"Bello come un dio greco. Anzi. Bello come un Dio germanico. Anzi. Bello come Odino!!!"
Felix era triste.
La fidanzata l'aveva appena mollato.
Una valchiria alta e bionda, l'aveva piantato dal giorno alla notte, spezzando il suo cuoricino teutonico.
Felix era del tutto privo di senso dell'umorismo.
Un ragazzo greco, scherzando sulla propria scarsa conoscenza del tedesco, ebbe l'audacia di affermare :"Per fortuna frequento neonatologia, dove i pazienti non parlano"
Risata generale.
Indignazione del bel Buddy.
"Noooo,ma che dici?!?! E' importantissima la comunicazione con i genitori, devi parlare con loro!!!!"
"Si, lo so. Scherz..."
"I genitori hanno bisogno di essere rassicurati"
"Stavo scherzan..."
"E' importante bla bla bla"
"Stavo solo facendo una battu..."
"Bla bla bla"
"..."
"Bla bla bla"
"Mavaffanculova"...(non conosco il greco, ma il tono e l'espressione furono inequivocabili)
Felix era noioso quanto un gatto attaccato alle mutande.
Sceglieva un argomento e te lo riproponeva fino allo sfinimento. Più la conversazione era avulsa dal contesto e più lui si appassionava.
Ad un tipico party erasmus, con birra a fiumi, musica altissima, follia e risate, lui pontificò per un'ora circa l'inquinamento dei laghi berlinesi.
Felix era imbranato.
Una volta, per fare il simpatico, mi si acquattò dietro le spalle e cercò di tirarmi giocosamente i capelli.
Peccato che io, in quel momento, mi stessi alzando dalla sedia e lui, giocosamente, quasi mi fece lo scalpo.
La mia passione per il bel Felix purtroppo (?) non fu mai contraccambiata. Ma dedicargli un post era d'obbligo!
Continua...
Prologo, 1, 2, 3, 4
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