C'è chi ha la suocera presente, ossessiva e soffocante.
E si lamenta.
C'è chi ha la suocera perennemente assente.
E si lamenta.
C'è chi ha la suocera che adora e vizia i nipotini.
E si lamenta.
C'è chi ha la suocera che ignora i nipotini.
E si lamenta.
C'è chi ha la suocera indipendente, competitiva ed ipercritica.
E si lamenta.
C'è chi ha la suocera imbranata.
E si lamenta.
Io ho la suocera che ama Berlusconi.
Che dovrei dire, eh?
Maestra E. sognava di trascorrere la propria vecchiaia leggendo i tuoi libri. Te lo ricordi, Jane?
Assolutamente no.
Ma non potrò mai dimenticare quando il mio professore di italiano mi raggelò con un: "Lei non sa proprio scrivere signorina Cole."
Una brillante carriera da romanziera è stata stroncata da una crudele memoria selettiva.
Una serie di meravigliosi best seller non vedranno mai la luce a causa di un professore un poco stronzo.
La facciona di Moccia troneggia nelle vetrine della Feltrinelli al posto del mio adorabile visino per colpa del destino beffardo.
Per fortuna c'è il blog per sfogare l' incontinenza verbale e gli attacchi di incoercibile stupidera.
Jane oggi ha conosciuto
Rabb-it.
Il mondo virtuale e quello reale si sono uniti, permettendo a due donne che non si erano mai viste prima di passare qualche ora assieme, chiacchierando come se si conoscessero da tempo.
Jane oggi ha incontrato
Elastigirl.
L'ha guardata con adorazione, l'ha ascoltata rapita, ha riso ad ogni sua battuta, le ha stretto la mano e si è sentita completamente cretina.
Avere di fronte una persona di cui sai tante cose, mentre lei ignora anche il tuo nome, dà una certa sensazione di straniamento.
Jane oggi ha parlato con la favolosa
Tata Lucia.
La vostra blogger, messa di fronte al proprio mito televisivo, non sapeva se piangere, ridere o buttarsi in ginocchio in adorazione.
Per fortuna è riuscita a darsi un contegno e si è limitata a farsi autografare un libro.
Nonostante la pioggia battente, gli autobus impazziti ed un fastidioso mal di testa, Jane si dichiara completamente soddisfatta del pomeriggio appena trascorso.
Dopo l'agghiacciante plastico della villetta di Cogne.
Dopo essersi aggirato tra i terremotati e le macerie d'Abruzzo come un vampiro pronto a succhiare fino all'ultima goccia di dignità ai propri concittadini.
Ieri Bruno Vespa ha dedicato l'ennesima puntata al delitto di Garlasco, con la teatrale e assolutamente inutile presenza di una bicicletta in mezzo allo studio.
Quando pensi che abbia raggiunto il fondo, lui è in grado di stupirti: prende una pala e si mette a scavare.