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In un anno e mezzo di questa rubrica vi ho parlato di corto-medio e lungometraggi, fotografie sabaude, illustrazioni originali, erasmici documentari, libri nascosti, iniziative online e offline. Ma...
Ve lo aspettavate il "ma", vero?

Ma non ho mai fatto pubblicità ad un blog in quanto tale.
Ecco. E' finalmente giunto il momento.
Oggi vi segnalo Brodo pane.
Giovanissimo e ancora con pochi post. Anzi, magari, con questa scusa, la blogger Annalisa smette di battere la fiacca e decide di darsi da fare. Che lo so che è piena d'impegni e l'ispirazione non viene a comando, ma qua fuori c'è gente che attende con ansia la sua prossima dipartita!
Perché, ancora non ve l'ho detto,  questo è un blog con un sottotitolo che è tutto un programma: "Millemila fantasticherie su come morirò".
Ogni post un nuovo decesso. 
In un crescendo surreale e originale.

Annalisa guarda il mondo a modo suo e ce lo riporta in un modo ancora più suo. Poetico ma non sdolcinato.
Lei è una fatina, ma una fatina politicamente scorretta.

Io vi consiglio caldamente di dare un'occhiata. Di sicuro non avete mai letto niente del genere Nella Rete.
Nasco oggi.
Sono un diario. Una rivista. Un sito. Uno sfogo. Un palco da cui parlare. Un pulpito da cui predicare.
Sono un blog. Il Blog.
(1997)
Oggi ho deciso di raccontarvi il mio ultimo week end. Tutto d'un fiato. Tutto in un unico post.

Venerdì all'alba ho preso un treno che mi ha portata fino a Firenze. Sono scesa e, invece di correre a prenderne un altro che mi avrebbe condotta a Lucca, sono scappata fuori. Al sole. All'aria. Al bello.

Non visitavo Firenze dalle superiori. Non me la ricordavo.
Alla domanda "Com'è Firenze?" avrei risposto "Bella"
Ma in realtà le immagini erano sbiadite, le sensazioni dimenticate, la fascinazione svanita.

E così, quasi come se fosse la prima volta, ho girato il centro della città con gli occhi puri, con la meraviglia, con l'entusiasmo. Ho rubato due ore al mio programma per poterne fare un altro. Più improvvisato. Più libero. Più mio.

Firenze non è solo bella. Un aggettivo così banale non le rende affatto giustizia.
Firenze è "tanta", è splendente, è una donna che toglie il fiato. Con le sue ciglia lunghissime e le labbra scarlatte. Sì, perché non è mica una bellezza acqua e sapone, o un fascino sofferto. No, assolutamente no.
Firenze è una sfacciata femminile sensualità. Da godere e godere.

Soddisfatta da questo amplesso mi sono finalmente decisa a raggiungere la meta del mio fine settimana: Lucca.
Lucca e le mura. Lucca che conserva la sua storia con una tale gelosia, che le devi chiedere "per piacere" se vuole condividerla. Lucca con le stradine affollate e quelle deserte. Con gli alberi sopra le torri e gli aranci stretti stretti dentro i vasi.

Ad aspettarmi "entro le mura" c'erano Lucia e il di lei consorte.
Lei scrive, scrive, e scrive. Scrive bene come nessun altro.
Lui legge e la ama. La ama come nessun altro.
Io li guardo e penso. Penso che l'amore debba essere proprio così. Fatto di parole, gesti, scherzi, sguardi, complicità, e l'inevitabilità di una storia che li ha messi l'uno sulla strada dell'altro, l'uno accanto all'altro.
Li ho visti per la prima volta venerdì, ma mi è difficile pensare di non averli avuti nella mia vita da sempre. Perché hanno il dono dell'accoglienza e della semplicità. Con affetto e senza fronzoli.

Con loro ho conosciuto anche una coppia di tedeschi di passaggio. Giovani e belli. Sposati e felici. Con le guance rosse e lo sguardo da bambini. Capaci di andare in giro per strade sconosciute come solo i tedeschi sanno fare. Con quell'aria svagata, il passo certo verso una meta sconosciuta, e l'innata capacità di ficcarsi nei negozi sbagliati.

Con loro quattro ho passato il venerdì e la domenica, mentre il sabato è stato un mondo a parte.

Sono andata a Lucca per ricevere il premio de "I racconti nella rete", vi ricordate?
Sono andata a Lucca e ho ascoltato una ragazza dai lunghi capelli biondi che leggeva il mio racconto, mentre un pianista, che di capelli non ne aveva neanche uno, accompagnava le parole con la musica.
Ho ascoltato anche i racconti degli altri vincitori, le altre voci, e le altre musiche.
Ho risposto alle domande e persino sorriso al fotografo.

Il pomeriggio e la serata sono trascorsi tra chiacchiere e incontri. Tra cibo e vino.
A cena ero seduta vicino a una giovane sconosciuta cantautrice, e a poche sedie da un grande della produzione cinematografica italiana. Erano diversi, diversissimi, ma appassionati entrambi. Vivi entrambi. Di quella vita e vitalità che ti ruba la giovinezza ma ti regala un'eterna infanzia.

La strada del ritorno l'ho percorsa insieme a due vecchie e nuove conoscenze. Due amici di amici. Due facce di facebook che sono passate dallo schermo alla realtà. Due parlate familiari dall'accento musicale e inconfondibile.
Regista lui. Maga delle pubbliche relazioni lei.
Mi hanno condotta lungo i vicoli di Lucca e riportata a casa.
Il tutto arricchito dalla condivisione, tra una risata e un sospiro, di speranze, progetti, e passioni diversi ma simili.

Oggi è lunedì. Io sono tornata a Torino. Ma sono più ricca, più contenta, più carica di tre giorni fa. O forse di sempre.
Pronta ad affrontare i mille impegni da assolvere e i sogni da costruire pezzo per pezzo.
Pur frequentando, vivendo e lavorando la Rete delle volte capita che sfuggano alla conoscenza alcune presenze importanti.
A me, fino all'altro giorno, era sfuggita quella di Camilla: mente laboriosa che si trova dietro al blog "Zelda was a writer".
A parte consigliarvi il sito stesso, che è come un meraviglioso pozzo colorato dove buttarsi, immergersi, ed esplorare le mille iniziative offerte. Oggi voglio parlarvi soprattutto di "Wor(l)ds". Un progetto di scrittura dal titolo perfetto: con le parole si creano, descrivono, vivono i mondi più diversi.

Wor(l)ds è un gioco che durerà fino a mercoledì 27 novembre. Un gioco a cui possono partecipare tutti. Proprio tutti. Il bambino col pallone. La maniaca dell'altalena. Il teorico del "facciamo che io ero e tu eri".
Tutti. Proprio tutti. Senza limiti di età, sesso, religione, orientamento politico, squadra calcistica di riferimento, gusto preferito di gelato, e pianeta di provenienza.
Tutti. Proprio tutti. Persino te ed io.

Come funziona?
Ogni mercoledì Camilla pubblica quello che lei definisce "un kit di materiali". Questi devono fungere da ispirazione per un breve componimento di non più di 10 righe (900 battute spazi inclusi).
Ogni kit è costituito da: parole, citazioni, ritagli e oggetti.
Un esempio?
Ecco la foto del primo (datato 25 settembre 2013)


Per sapere dove, come e quando spedire gli ispirati componimenti vi rimando direttamente alla spiegazione di Camilla in persona.

Vi ho incuriosito?
Parteciperete?
Avete bisogno di maggiori informazioni?

Intanto vi ricordo che domani è già mercoledì. E io un'occhiata al nuovo kit la darò sicuramente!

ps: ringrazio Torquitax, insostituibile segnalatore di chicche Nella Rete.
Patalice
La scorsa settimana ho ricevuto una proposta indecente.
Una di quelle proposte a cui io non riesco proprio a dire di no.
Una di quelle proposte che sono al tempo stesso un onere ed un onore.

Eireen, meravigliosa blogger tenutaria de La pozione magica, mi ha chiesto di scrivere un guest post. Di lasciare la mia immeritevole traccia sulle sue pagine.

A me andava la scelta del contenuto e della forma. Insomma, avevo carta bianca.
Cosa c'è di più terribile di avere completamente carta bianca?
Per me, miss AnsiaDaPrestazione, niente!

E, infatti, mi è servita più di una settimana per riuscire a fare un poco di ordine tra i pensieri ed i progetti.
Ho scritto un'intera storia per poi buttarla nel cestino.
Mi sono interrogata senza trovare risposta.
Alla fine, però, mi è venuta un'idea. Un'idea per il blog di Eireen e anche per Radio Cole.

Nei prossimi giorni pubblicherò dei piccoli racconti illustrati. Ogni racconto sarà incentrato su un unico personaggio. Ogni personaggio avrà in comune con gli altri solo il fatto di viaggiare accidentalmente sullo stesso autobus: il 68, il Karonte's Bus.

Il primo di questi mini racconti lo potete già trovare a La Pozione Magica.
Gli altri, nei prossimi giorni/settimane/mesi, su Radio Cole.

E, già che andate a trovare Eireen, vi consiglio di dare un'occhiata a tutti i suoi post, gli Esorcicci di stile, gli Omaggi, i Flussi di Coscienza, etc etc...

Buona lettura!
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