Ariecchime, sono di nuovo qua.
Lo so cosa state pensando: "A questa le dai una mano e si prende tutto il braccio"
"Ha scoperto il fascino dei riflettori e ora non ce ne liberiamo più"
"Il prossimo anno, minimo minimo, ce la troviamo all'isola dei famosi, 'sta fanatica!"
E invece no!
Razza di carogne malfidate!
La mia presenza qua è giustificata. Giustificatissima.
E' vero che avrei potuto usare il mio spazietto, la mia cuccia, la mia bellissima colonna laterale ma questo è un argomento importante, non volevo vi sfuggisse e quindi ho scelto di invadere nuovamente il centro della scena.
Non temete non sarà un'abitudine: supereroe ed alter ego devono condurre, per definizione, vite separate ma in alcuni rari, rarissimi casi è giusto fare delle eccezioni.
Questo, ovviamente, è uno di quei casi: "L'emergenza sangue estiva."
Batman, smesse le orecchie a punta e tirata indietro la pancetta, diventa quel gran pezzo di Bruce Wayne. Fascinoso miliardario perennemente in smoking che, con la scusa delle pubbliche relazioni, organizza un party diverso ogni sera, costringendo l'anziano maggiordomo sottopagato a lavorare fino a tardi ramazzando da terra le briciole dei salatini e buttando nell'umido il caviale avanzato.
Superman, pettinato indietro il tirabaci e riposti nel comò gli immancabili mutandoni rossi di flanella, torna ad essere Clark Kent, giornalista imbranato e disperatamente invaghito dell'odiosa gallina che risponde al nome di Lois Lane. Un'ingrata che tratta lui come una pezza da piedi ma che, nel frattempo, sogna di essere selvaggiamente e ripetutamente posseduta dal supereroe in tutina blu. A dimostrare chiaramente che la gatta morta, oltre ad essere simpatica come la peste bubbonica, ha il Q.I. di un cocomero: si vede lontano un chilometro che quei due sono la stessa persona! Svegliaaaa!!!
Spiderman, sceso dai grattaceli e smesso di limonare duro e alla rovescia con la sciacquetta rossocrinita del suo cuore, prende la macchina fotografica e rimette i panni di Peter Parker, reporter freelance e professore di scienze precario. In pratica uno di noi, che se becca quello spocchioso brevilineo di Brunetta gli fa il culo a strisce!
Jane Pancrazia Cole, superblogger supergnocca dalla penna arguta e la vivace ironia, sfilato il costumino schiacciaciccia ed il mantello ricoperto di paillettes, assume in rete le anonime sembianze di Rossana R. Non una miliardaria in abito da sera. Non una giornalista. E neanche un fotografo d'assalto. Ma una semplice articolista che, invece di parlare delle proprie sfighe o del bolso fidanzato che non la vuole sposare, discetta di argomenti serissimi e persino utili.
D'ora in poi, per seguire le gesta della seriosa Rossana R. vi basterà dare un'occhiata alla colonna di destra.
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