Coordinazione occhio-mano

CuginaFinalmenteSposa (già CuginaPrestoSposa) piega le ginocchia, stende il braccio e, con un deciso scatto all'indietro, lancia il bouquet che si va a schiantare contro il soffitto per poi precipitare, mesto ed ammaccato, al suolo.

Le zitelle, traendo un sospiro di sollievo, cercano di svignarsela, "Non era destino", "Peccato", "Sarà per la prossima volta", "Andiamo a sederci",  "Io vado. Ciao ciao"

"Ferme!!!", le blocca perentoria la cantante, animatrice, presentatrice, dittatrice del ricevimento.

Gli stagionati "fiori non ancora colti" (così la simpatica NaziCantante le apostrofa) si trovano costretti a riprendere mestamente posizione alle spalle della sposa. Hanno lo sguardo torvo e l'espressione inequivocabile di chi vorrebbe essere altrove oppure convolare a giuste nozze solo per potersi finalmente risparmiare questo imbarazzante teatrino.

CuginaFinalmenteSposa ci riprova, si flette in avanti e poi scaraventa all'indietro i fiori, che schizzano veloci ed inevitabili come proiettili.

Jane vorrebbe fare la gnorri, ma il missile floreale si dirige dritto dritto sopra la sua testa.
Il neurone numero 1 (detto NonMiSposoPerScelta), che detesta queste barbare tradizioni, intima: "Tieni le braccia giù! Guai a te se le alzi!"
Il neurone numero 2 (noto come MaSceltaDiChi?) più romantico e zuzzurellone, ribatte: "Eddai, quante storie! E' solo un gioco: acchiappalo!"
1:"Ferma! Ti mozzo le mani se ci provi!"
2:"Non fare la guasta feste: provaci!"
1:"No!"
2:"Si!"
1:"Nooo!"
2:"Siii!"
Alla fine Jane, confusa e scoordinata, alza le braccia al rallentatore e afferra il...

...vuoto.

Il bouquet, dopo esserle passato tra le mani, finisce nuovamente a terra, diventando ormai l'ombra di se stesso.

Le zitelle si guardano tra di loro con orrore, chiedendosi quando avrà fine tutto ciò.
La maestra di cerimonia, strillando come un'ossessa, sentenzia: "Era suo! L'ha preso lei! Ha fatto la furba, non ha voluto afferrarlo, ma era destinato a lei!"
Quindi, ad insindacabile giudizio di CuginaFinalmenteSposa e NaziCantante, lo straccetto vegetale viene assegnato a Jane, nonostante lei continui a ripetere inascoltata: "Ma che furba e furba! Il problema è che ho la coordinazione occhio-mano di un novantenne rimbambito! Non l'ho mica fatto apposta, non ho preso un bel niente! Non è mio!"

Nessuno le dà retta ed il rituale circo si celebra tra foto, auguri e promesse estorte con la forza a Ciccio che, per togliersi d'impaccio, biascica un vago: "Provvederò"
Ma, quando rimane solo con la propria metà, commenta lapidario: "Così non vale: ti hanno assegnato il bouquet a tavolino. Come gli scudetti dell'Inter."
Stavolta neurone1 e neurone2 si trovano subito d'accordo e ribattono pronti: "Tesoro mio, interista dei miei stivali, è inutile che accampi scuse. Se valgono gli scudetti dell'Inter, vale pure il mio bouquet. Con tutte le conseguenze del caso!"

Ciccio non può far altro che tacere.

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