Nove Giorni Nove Post: L'Arrivo

Ostriche, ostriche, ostriche, come se non ci fosse un domani
La mattina mettiamo fuori il naso con lo sguardo dei caprioli indifesi. Ci aspettiamo che, da un momento all'altro, accada qualche sventura. Che ci abbiano rubato l'auto, fatta a pezzi, e già smerciata in Bulgaria. Che un'incudine ci colpisca,  uno o entrambi, sulla testa. Che Salvini, andato finalmente a quel paese, ci corra incontro con addosso la felpa di Libourne.

Ma i cattivi pensieri non prendono forma e, dopo i primi dieci minuti vissuti nel terrore, ci arrendiamo all'evidenza: è una bella giornata, il sole splende, e le leggi cosmiche ci sono nuovamente favorevoli.
Così passeggiamo tra i banchi di ostriche del pittoresco mercato locale, e scopriamo la bontà delle ciambelle del supermercato. Un marchio di nicchia, un certo Carrefour, immagino che non l'abbiate mai sentito nominare.

Recuperato il sorriso e riassestato l'equilibrio glicemico, ci rimettiamo in moto, lasciamo la piccola (e poco significativa) Libourne e puntiamo verso Biarritz. 
Ecco cosa ne dice Wikipedia:
Biarritz (in lingua basca Miarritze) è un comune francese di 26.067 abitanti situato nel dipartimento dei Pirenei Atlantici nella regione dell'Aquitania. Fa inoltre parte, da sempre, del Paese Basco francese.
Attraversiamo boschi e cittadine, e più ci avviciniamo ai Pirenei più l'autoradio oscilla tra il francese e lo spagnolo, tra gli chansonnier strappacuore e todo el futbol minuto a minuto.

Un lato a caso della cattedrale di Bayonne
Quasi giunti alla meta, sorprendentemente in anticipo, decidiamo di fare un giretto a Bayonne,
Bella, grande, elegante. Se passate da queste parti dedicatele un'oretta, se non di più, ne vale la pena.
Io, tra l'altro, a Bayonne scopro l'esistenza del Croque Monsieur. Toast col formaggio esterno. Perché me l'avevate tenuto nascosto finora? Perché???

Una volta arrivati a Biarritz, prendiamo possesso di quelli che saranno i nostri appartamenti per tre giorni. Abbiamo prenotato in un fantastico Airbnb dove Claudine, gentile signora francese, mette a disposizione la sua villetta con giardino ad uno stuolo di turisti provenienti da ogni dove. A noi tocca la dépendance e siamo molto felici.

La giornata è fresca ed usciamo in esplorazione della città atlantica: grandi onde per i surfisti e grandi ville per i ricconi francesi. Fricchettoni e scicconi. Mute, gonnelloni e giri di perle. Ci si perde a guardare tutte le facce e tutte le facciate. E, mentre ci chiediamo se sia meglio il castello sugli scogli o la villa con l'ingresso da sogno, arriviamo al tramonto senza aver subito incidenti, sciagure o calamità.
La vacanza è finalmente iniziata.

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