Storie sotto la Mole: Michele Prochet, il papà del gianduiotto

Io, ogni due settimane, racconto Torino. La racconto proprio. Scrivo racconti dedicati alla città, alla sua storia e a i suoi miti. E cosa c'è di più mitologico del gianduiotto?

L'atmosfera in città era mogia. Il meraviglioso profumo proveniente da tutte le pasticcerie era sempre meno forte.
"Potremmo fare i cioccolatini più piccoli" proponeva il garzone di bottega.
"Più piccoli?"
"Sì, più piccoli sono e meno cacao ci vuole"
"Non sarebbe una soluzione, purtroppo. I nostri clienti vogliono riempirsi la bocca con vere prelibatezze, non stuzzicarsi l'appetito con piccolezze che finiscono prima ancora che ne abbiano apprezzato il sapore" rispose Michele Prochet, abile cioccolataio ammirato in tutta la città.
"Ha ragione, Maestro. Accidenti a quel nano prepotente francese, è tutta colpa sua!"
Il brevilineo francese in questione era nientepopodimeno che Napoleone Bonaparte. 

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