8 giorni a Parigi 2/5


Ieri abbiamo iniziato la giornata con una colazione francese... In un ristorante vietnamita. 
Il cappuccino faceva schifo e il conto era una rapina a mano armata, ma chi l'avrebbe mai detto! 

In compenso il pain au Chocolat era buono. Quello è sempre buono. Amo i francesi e la loro relazione passionale col burro. 

Ieri era domenica e pure il primo maggio, musei e molte attrazioni erano chiuse, e così noi ci siamo lanciati in una passeggiata lungo la Senna. 
Km dichiarati dalla guida: 16. 
Km percepiti da noi: all'anima chitemmuort! 

Dopo tutta la scarpinata che, comunque, per la cronaca, è stata molto bella, Marito e io abbiamo deciso di tornare in camera un paio d'ore per riprenderci. 
"Tu riposi e io lavoro" gli ho detto con fastidiosa sicumera. 
Un minuto dopo stavo russando come uno scaricatore di porto alcolizzato. 

Abbiamo chiuso la serata con un giro tra le viuzze del quartiere latino fino all'imponente Notre Dame, ancora parecchio acciaccata ma sempre affascinante. E di sera ancora di più! 

Poi, con questi 30 000 passi in saccoccia siamo nuovamente svenuti in camera. 
"Non sopravviveremo" ha detto Marito, un secondo prima di perdere i sensi. 
"Forse ma moriremo con dei glutei di marmo!" gli ho risposto io.

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