Mio fratello è figlio unico


Ieri sera spedizione tutta al femminile al cinema: io, mia sorella ed una mia amica.
Tutto come da copione: chiacchiere, acquisto biglietti, caffè con gossip e film.


Per questa volta la scelta è caduta su : "Mio fratello è figlio unico" di Daniele Lucchetti.
Alla fine del film l'opinione è stata unanime: BELLO!

Con mio grande piacere il tanto osannato Scamarcio non era il protagonista, lo sò di andare contro la maggioranza, ma a parte non trovarlo così affascinante, lo considero appena sufficiente come attore.
A rubare la scena al nuovo idolo delle teen ager ci pensa Elio Germano: bravissimo!
Un talento decisamente fuori dal comune: passa dalle scene comiche a quelle drammatiche con una facilità disarmante. Il suo personaggio è Accio, aggressivo e alla continua ricerca di un'identità, perennemente desideroso di appartenere ad un gruppo.
E' lui il "figlio unico" del titolo: terzogenito di una famiglia proletaria, risulta fin dall'inizio diversissimo dai suoi fratelli maggiori, Manrico (Scamarcio) e Violetta (Alba Rohrwacher),ed incompreso dai propri genitori, soprattutto dalla madre (Angela Finocchiaro).
In primo piano soprattutto il rapporto tra i due fratelli: Accio, testa calda e provocatore e Manrico, carismatico e amatissimo dalle donne.
In questo film si narrano, attraverso la storia del protagonista e della sua famiglia, le vicende dell'Italia tra gli anni 60 e gli anni 70. Un paese non ancora pacificato,violento, passionale, ricco di contraddizioni e perennemente sull'orlo della guerra civile.


(Foto tratte dai siti university e yahoomovies)

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