La sera che lo conobbi fu un vero e proprio colpo di fulmine.
Io rimasi affascinata dai soffici capelli biondi, dai grandi occhi azzurri e dal sorriso magnetico.
Anche lui vide qualcosa di speciale in me, non so se fu la chioma selvaggia, le morbide curve da femmina mediterranea o l'aria dolce e remissiva.
Agli iniziali sguardi carichi di sottintesi, seguirono ben presto i fatti. Lui, passionale ed irruento, mi strinse tra le sue forti braccia fino a togliermi il respiro, mi leccò voluttuosamente la faccia e mi atterrò sul divano fra grasse e soddisfatte risate.
Quando ormai pensavo che non sarei sopravvissuta a tanto entusiasmo, dalla televisione giunse la più celestiale delle melodie: "E' l'ora dei Teletubbies! E' l'ora dei Teletubbies!"
Il piccolo pannolinato iperattivo, mollata la preda, si accucciò in mistica contemplazione di fronte all'apparecchio televisivo ed io, strisciando via dalla stanza, riuscì a mettermi in salvo.
Quella sera un quesito prese forma nella mia riccia testolina: "Cos’hanno i Teletubbies che io non ho?"
Di fronte a questi pupazzoni colorati un duenne, dotato dell'accelerazione di una pallina da flipper e dell'energia di un reattore nucleare, si chetava immediatamente, ma lo stesso soggetto, al cospetto della mia sola anonima presenza, sembrava sotto l'effetto di una flebo di caffeina. Perché?
I Teletubbies divennero i miei nuovi idoli, i miei nuovi punti di riferimento, i miei nuovi guru.
La mia decisione era presa: li avrei studiati, li avrei amati, li avrei compresi ed infine sarei diventata una di loro!
Dopo un lungo ed estenuante lavoro sull'argomento, consistito nella visione di numero UN episodio (i 25 minuti più lunghi della mia vita), ho estrapolato le caratteristiche principali dei quattro colorati imbecilli.
1) Un enorme culone.
E su questo aspetto, non per vantarmi, ma sono già un bel pezzo avanti. Del resto essere vergognosamente ingrassata avrà pure i suoi vantaggi. Se non bastasse il morbido posteriore, sono dotata anche di notevoli maniglie dell'amore e di un orgoglioso davanzale. E scusate se è poco!
2) Un'antenna sulla capoccia.
Ne basta una? Principianti! La mattina, prima di pettinarmi, non ho solo un'antenna, ma anche un paio di parabole sul testone.
3) Un pessimo gusto per gli accessori.
Questo mi costa più fatica ma, se è per la causa, lo farò. Tirerò fuori quella borsetta verde con le paillettes che mi fu regalata 3 anni fa. Quella non è brutta, è proprio inguardabile.
4) Una lentezza esasperante.
Perfetto! Io di secondo nome in realtà non faccio Pancrazia ma Bradipo.
5) Un entusiasmo infantile, eccessivo, quasi patologico per qualsiasi stupidaggine.
Infantile? Eccessivo? Patologico? E che problema c'è? Ce l'ho. Ce l'ho. Ce l'ho.
La prossima volta che io ed il piccolo Attila ci incontreremo non mi farò più cogliere impreparata. Mi basteranno un pigiamone rosa, l'oscena borsa a tracolla ed i capelli più spettinati del solito per sedare il pargolo.
Almeno spero.
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