Il sangue è uguale per tutti

Gli stranieri portano manodopera, arricchimento culturale e non solo.

Mi chiamo Giulia, sono italiana e da due anni ho un cuore nuovo.

Mi chiamavo Pablo, venivo dalla Colombia e sono morto in Italia. Io ho sempre creduto nel destino ed evidentemente questo era il mio: attraversare l'oceano per trovare lavoro in un paese straniero, volare giù da un'impalcatura e continuare a vivere nel petto di Giulia.

I donatori stranieri di sangue e di organi in Italia sono in continuo aumento.

Il sangue è uguale per tutti.

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