Il Racconto di Natale

Chi ben comincia.

Fa freddo. Fa freddissimo. Non credo di aver mai avuto così tanto freddo in vita mia. Ed il fatto che io sia nato solo da qualche ora non significa nulla.

Mi sarebbe potuto toccare il grande palazzo di un signore o almeno la casetta di fango di un pastore. Ed invece no: una mangiatoia. Una cavolo di mangiatoia. Ma ditemi voi se questa non è sfiga!

Il Grande Capo, quello uno e trino per intenderci, mi aveva avvertito: "Non avrai una vita facile, figliolo, soprattutto sul finale. Ma non voglio anticiparti niente. Non voglio rovinarti la sorpresa."

L'inizio è in una mangiatoia, tra un bue ed un asinello che puzzano come due carogne, il finale non potrà essere peggio. Quel vecchio burlone stava scherzando.
Sì, stava sicuramente scherzando.


Buon Natale a tutti voi, miei cari amichetti lettori.
Con questo piccolo racconto vi faccio degli auguri poco sdolcinati ed ortodossi, ma sinceri e di cuore.
Grazie a tutti per l'affetto e la costanza con cui seguite i miei deliri.

Amovi, amovi tanto!

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