A me gli occhi

Cari lettori,
oggi vi propongo un esperimento che mai nessuno, prima di me, ha tentato sul web.
Uniremo le menti, congiungeremo le anime ed apriremo i chakra.
Seguendo le mie semplici indicazioni raggiungeremo un nuovo livello di consapevolezza e conoscenza.

Siete pronti per iniziare?
Prima di tutto cercate di isolarvi dal mondo che vi circonda, se siete in ufficio ignorate le chiacchiere dei colleghi, se siete in biblioteca escludete dai vostri sensi il compagno di corso che tenta di broccolarvi, se siete a casa narcotizzate il pupo o rifilatelo per 5 minuti alla vicina di casa.
Del resto ciò che vi chiedo è proprio questo: 5 minuscoli, insignificanti, miserrimi minuti.

Ora che siete concentrati solo su questa pagina iniziate a porre attenzione alla respirazione.
Inspirate lentamente con il naso fino a raggiungere la pienezza dei vostri polmoni.
Espirate lentamente dalla bocca fino a svuotarli.
Inspirate.
Espirate.
Inspirate.
Espirate.
Inspirate.
Espirate.
Inspirate.
Espirate.

Ecco, i nostri spiriti si sono ormai sincronizzati, ogni angolo della blogosfera risuona della medesima melodia, dalla Valle d'Aosta alla Sicilia voi, Cole Lettori, state respirando come un unico organismo.
Tutto ciò non è meraviglioso?
Sì, lo è.

Ma procediamo con la seconda parte dell'esercizio.
Continuando a respirare regolarmente, provate a visualizzarvi come se vi vedeste dall'esterno.
Riuscite a riconoscervi?
Sì, siete proprio voi.
Vestiti di luce e circondati dall'armonia celeste.
Avvolti intorno al vostro centro ed immersi nella sfera dell'equilibrio.
Voi fate parte del tutto ed il tutto fa parte di voi.

State andando benissimo ed ora vi chiedo solo un ultimo sforzo.
Visualizzate le vostre mani. Quella destra stringe qualcosa. Qualcosa che vi accompagna da tempo. Qualcosa che avete ottenuto con sudore ed impegno. Qualcosa che vi ha aperto nuove strade e guidato lungo innumerevoli percorsi.
Sì, è proprio lei.
Piccola e rosa.
La vostra patente.
La vedete? E' ben a fuoco? Perfetto.

Rimanete concentrati su questa immagine, non lasciatevela sfuggire.
Inspirate.
Espirate.
Inspirate.
Espirate.
Cercate la forza dentro di voi, sentite il battito del vostro cuore, seguite lo scorrere del vostro sangue e rispondete a questa semplice domanda: Quando scade?

Vuoto?
Buio?
Confusione?

Tranquilli, è normale.
Chiudete l'occhio interiore ed aprite per bene quelli esteriori.
Svuotate il portafoglio, ribaltate la borsa, non c'è tempo da perdere, correte subito a dare un'occhiata.
Perché?
Perché quella fetente scade ogni dieci anni, un periodo talmente lungo che ci vuole poco a far finire l'incombenza "rinnovo" nel dimenticatoio. E se non si degna di avvertirvi neanche il comune, la regione, la motorizzazione o chi per essi, potreste ritrovarvi nell'incresciosa situazione di girare per mesi(!) con il documento scaduto senza rendervene conto. Il che non è bello. No. No.

Non che a me sia mai successa una cosa del genere. Figurarsi!
Io, come ben sapete, sono la regina dell'organizzazione e della precisione.
Parlo così, in generale.

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