Carlos Ruiz Zafón ha il dono del racconto.
Questo autore catalano non è certamente la penna più sofisticata o talentuosa in cui io, nella mia lunghissima carriera da lettrice, mi sia mai imbattuta, ma è sicuramente una delle più ipnotiche.
Zafón è in grado di condurre il lettore nel suo mondo magico con incredibile abilità. Solo una volta che ci si è lasciati alle spalle anche l'ultima pagina del libro e che si ha finalmente riacquistato il senno ed il raziocinio, emergeranno prepotentemente le incoerenze e le ingenuità della storia appena letta. Ma intanto, per giorni o settimane, si sarà piacevolmente soggiaciuto alla trascinante malia dell'autore.
Un sortilegio che ha l'effetto di un forte vino rosso spagnolo: ti rende la testa leggera, ti mette allegria e ti fa buttare alle ortiche il senso critico.
Carlos Ruiz Zafón ha il dono del racconto e la mia è tutta invidia.
(*)La sospensione dell'incredulità.
Questo autore catalano non è certamente la penna più sofisticata o talentuosa in cui io, nella mia lunghissima carriera da lettrice, mi sia mai imbattuta, ma è sicuramente una delle più ipnotiche.
Zafón è in grado di condurre il lettore nel suo mondo magico con incredibile abilità. Solo una volta che ci si è lasciati alle spalle anche l'ultima pagina del libro e che si ha finalmente riacquistato il senno ed il raziocinio, emergeranno prepotentemente le incoerenze e le ingenuità della storia appena letta. Ma intanto, per giorni o settimane, si sarà piacevolmente soggiaciuto alla trascinante malia dell'autore.
Un sortilegio che ha l'effetto di un forte vino rosso spagnolo: ti rende la testa leggera, ti mette allegria e ti fa buttare alle ortiche il senso critico.
Carlos Ruiz Zafón ha il dono del racconto e la mia è tutta invidia.
(*)La sospensione dell'incredulità.