In fondo l'avevate già capito, no?

L'avevate capito che amo darmi un tono da grande pensatrice ma in fondo sono ignorante ed intellettualmente pigra. L'avevate capito che faccio la sofisticata ma in realtà sono di gusti semplici e molto nazionalpopolari. L'avevate capito che dietro questa scorza di donna tutta d'un pezzo si nasconde una mollacciona. L'avevate capito che ho un cuore tenero. E soprattutto l'avevate già capito che di musica io non c'ho mai capito una mazza. No?
Non l'avevate capito?

Vorrà dire che lo capirete ora.
Ora che dovrete finalmente aprire gli occhi e guardare coraggiosamente in faccia la realtà. Ora che non potrete più nascondervi dietro l'affetto che provate per me. Ora che è giunto il momento che anche voi sappiate, amici miei.

Che sappiate ciò che ho cercato di celare agli occhi di tutti, ciò che ho nascosto persino a me stessa. La mia gioia e la mia vergogna.

Ebbene sì.

Mi piace.
Mi piace tanto.
Non riesco più a farne a meno.
Mi esalta. Mi commuove. Mi smuove l'anima. Mi alleggerisce la testa e riempe il cuore. Mi fa agitare il sedere ed alzare le braccia. Mi tarantola i piedi ed elettrizza i riccioli.

Io, Jane Pancrazia Cole, quando ascolto l'ultima canzone di Jovanotti butto alle ortiche dignità e buon gusto e mi esalto come l'ultima delle romantiche quattordicenni sprovvedute.

Mi piace il ritmo, mi piace l'energia, mi piace l'idea "che attraversiamo il fuoco con un ghiacciolo in mano", mi piace persino la voce inadeguata e la zeppola dell'eterno Lorenzo.



Amici miei, vi chiedo aiuto.
Lo chiedo soprattutto a voi, Alligatore, Marco ed Alessia, gente che di musica ci capisce sul serio. Ma lo chiedo anche a tutti gli altri, che mi vogliono bene, che mi leggono con pazienza e simpatia.
Mettetevi una mano sulla coscienza e aiutatemi. Fatemi uscire dal tunnel. Consigliatemi qualcosa di più dignitoso d'ascoltare quest'estate. Qualcosa che mi faccia tornare sulla retta via. Che mi esalti. Che mi commuova. Che mi smuova l'anima. Che mi alleggerisca la testa e mi riempia il cuore. Che mi faccia agitare il sedere ed alzare le braccia. Che mi tarantoli i piedi ed elettrizzi i riccioli.

Niente di più, niente di meno.

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