Questo non è un #Microracconto...

...ma un miniracconto.

Una sciocchezza nata lo scorso inverno da un gioco sul blog di Ferruccio Gianola.

Le regole da seguire erano due:

  1. Scrivere delle storie di non più di 600 battute 
  2. Fare in modo che, tra le iniziali delle parole del componimento, fosse possibile leggere il nome di uno scrittore a scelta. 
Non ci avete capito niente? Sì, in effetti, la mia spiegazione è una mezza schifezza.
Leggendo il miniracconto vi sarà tutto più chiaro.  Spero.

                                       La Signorina Nina e l'Elefante fucsia

La Signorina Nina, tutta rughe e ricordi, una sera Trovò un Elefante Fucsia dentro l’Armadio.
Il pachiderma era alto quanto un Nano da giardino, sulla capoccia portava un cilindro, all’occhio destro un monocolo, e nel panciotto un Orologio d’oro.

Ella non ebbe dubbio alcuno: quello doveva essere lo spirito del Barone di Saltafosso, antico amore Epistolare, tornato per tenerle un poco di compagnia.

La signorina Nina lo fece accomodare sul sofà, gli offrì delle Noccioline, e versò un bel bicchierone di Cognac anche a lui.

Cin cin fece il cristallo: “A voi, mia adorata”, barrì Il Barone.


(L'autore fonte d'ispirazione è STEFANO BENNI)

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