Meno di 900 caratteri per una storia vera

Tempo fa vi parlai di Camilla e del suo Wor(l)ds. Un progetto sviluppatosi tra la fine di settembre e la fine di novembre.
La blogger milanese ha proposto ogni settimana Kit ricchi di materiali, spunti e suggestioni. Kit da cui partire e lasciarsi ispirare per produrre componimenti di qualsiasi forma o genere. Racconti che, però, non superassero i 900 caratteri. Tanti o tantissimi. Pochi o pochissimi. Comunque sufficienti per narrare una storia e delineare un mondo.

Ci sono stati 10 kit e 10 Pidieffoni (qua potete trovare l'ultimo) in cui Camilla ha raccolto tutto il materiale che le è pervenuto.

Io, facendo lo slalom tra impegni e scadenze, sono riuscita a produrre un solo componimento, in occasione del quinto Kit. In quel caso la facciona di John Lennon mi è stata di grande ispirazione e da questa è nato un piccolo racconto.
A voi.

"Il post-it sullo specchio del bagno mi ricorda cosa devo fare oggi. L’ho attaccato io stesso. Ultimamente sono così distratto. È colpa delle voci. Tutte quelle voci nella mia testa. Vorrei solo che la piantassero. Che mi lasciassero in pace per un po’.

Vorrei poter metterle in una cassetta di latta, chiudere il lucchetto, e seppellirle nella terra morbida e scura. Proprio come ho fatto con Pit, il mio criceto. Quando avevo 11 anni.
Era un animale cattivo, Pit. Se l’è meritato.

Prima di andare all’appuntamento infilo quella buffa foto in una tasca.
In realtà non mi serve. Conosco bene la sua faccia, ma voglio essere comunque sicuro. Sicuro di colpire la persona giusta.

E infatti la colpisco. Lo colpisco. Cinque volte.

E le voci, finalmente, tacciono.
Seppellite nella terra morbida e scura. Insieme a John Lennon."

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