Nella Rete: Webcam Series
mercoledì, aprile 23, 2014
Negli ultimi tempi ho scritto spesso di Torino e, con mia grande soddisfazione, lo farò anche in futuro. Ma ciò, inevitabilmente, esclude molti miei lettori. Ed è soprattutto per questi ultimi che, gioiosa
17 Aprile
giovedì, aprile 17, 2014
Sono Rossana Rotolo e oggi concludo Il Mio Progetto. (2014) Sono Rossana Rotolo e oggi concludo Il Mio Progetto. (2014)
16 Aprile
mercoledì, aprile 16, 2014
Sono Iqbal Masih. Sono un lavoratore. Sono un sindacalista. Sono un bambino. Sono il simbolo della lotta contro il lavoro minorile. Oggi muoio. Oggi mi uccidono. (1995)
Facce da Palco: la blogger mollacciona (Cronaca in differita della prima semifinale)
mercoledì, aprile 16, 2014
Questa volta non mi fregano. Esco di casa a un orario decente. Sopporto stoicamente il traffico assurdo del sabato sera. Non faccio inutili giri in cerca di parcheggio, ma mi arrampico subito dietro
15 Aprile
martedì, aprile 15, 2014
Il boato. I detriti. Le urla. A pochi metri dal traguardo. (2013) Il boato. I detriti. Le urla. A pochi metri dal traguardo. (2013)
14 Aprile
lunedì, aprile 14, 2014
Annunciamo la mappatura del genoma umano. (2003) Annunciamo la mappatura del genoma umano. (2003)
13 Aprile
domenica, aprile 13, 2014
Sono Michail Gorbačëv e ammetto il massacro di Katyń. Nel 1943 l'Armata Rossa fucilò 21.857 cittadini polacchi inermi. Chiedo scusa a nome del mio paese. (1990) Sono Michail Gorbačëv e ammetto il massacro
12 Aprile
sabato, aprile 12, 2014
Robert ed io siamo in orbita intorno alla Terra. Inizia l'era del Columbia. (1981) Robert ed io siamo in orbita intorno alla Terra. Inizia l'era del Columbia. (1981)
11 Aprile
venerdì, aprile 11, 2014
"Tutti scoprono, più o meno presto nella loro vita, che la felicità perfetta non è realizzabile, ma pochi si soffermano invece sulla considerazione opposta: che tale è anche una infelicità perfetta. I momenti
10 Aprile
giovedì, aprile 10, 2014
"Non si vede nulla con questa nebbia" "Andiamo a Mosca" "Non ci arriviamo" "Tira su tira su" "Dannazione!" (Silenzio) Novantasei vittime. Presidente, First Lady, Capo di Stato Maggiore dell'Esercito, Presidente della Banca di
9 Aprile
mercoledì, aprile 09, 2014
Prendiamo funi e mazze ferrate. Proviamo ad abbattere la statua. Non ci riusciamo. Arrivano gli americani: Saddam viene giù! Le televisioni filmano. Tutto il mondo guarda. (2003) Prendiamo funi e mazze ferrate. Proviamo
8 Aprile
martedì, aprile 08, 2014
Scendo in piazza a festeggiare. "Ding Dong! The Witch is dead" (2013) Scendo in piazza a festeggiare. "Ding Dong! The Witch is dead" (2013)
Facce da Palco: Tutto può succedere e tutto succede (cronaca in differita della sesta serata eliminatoria)
lunedì, aprile 07, 2014
E' giovedì. E giovedì è il giorno del mio corso di francese. Tutti i sacrosanti giovedì: tre ore di erre moscia e inadeguatezza linguistica. Tutti i sacrosanti giovedì tranne quando c'è Facce da
7 Aprile
lunedì, aprile 07, 2014
Ritrovano i resti del mio aereo al largo della Corsica. Venni abbattuto il 31 luglio del 44. Sono e sarò per sempre il padre del Piccolo Principe. (2004) Ritrovano i resti del
6 Aprile
domenica, aprile 06, 2014
La terra trema. Ancora. Ma questa volta è diverso. Non smette. Sono ancora viva qua sotto. Venitemi a prendere. (2009)
5 Aprile
sabato, aprile 05, 2014
Muoio oggi. Mi ritroveranno fra tre giorni. I nedeed some help to help myself. (1994)
4 Aprile
venerdì, aprile 04, 2014
"Ieri sera al cinema. Solo film di guerra. Uno ottimo di una nave piena di rifugiati bombardata da qualche parte nel Mediterraneo. Il pubblico molto divertito dalla scena di un grassone grande e
3 Aprile
giovedì, aprile 03, 2014
Ho sempre amato i giocattoli nuovi. Alla fiera di San Francisco rimango incantato di fronte all'Osborne 1, il primo computer portatile in commercio. (1981) Ho sempre amato i giocattoli nuovi. Alla fiera di
Era giunta finalmente la primavera.
Il sole illuminava la città dal centro di un perfetto cielo color carta da zucchero.
Il Professore avanzava lungo il marciapiede, portando con sé solo un sorriso aperto da un orecchio all'altro. Procedeva a passo tanto spedito, che le falde del lungo impermeabile faticavano a coprire gli ossuti polpacci.
Ossuti, ignudi, pallidi e glabri.
Il freddo era passato e il Professore poteva finalmente tornare a passeggiare per parchi, giardini e vicoli.
Passeggiare sotto il sole.
Compito ed elegante dal collo alla cintola.
Nudo come un pupo dalla cintola in giù.
Il più innocuo ed educato tra i maniaci di quartiere.
Un vecchio docente universitario, senza cattedra e senza pensione. Travolto, ma mai domo, dallo scandalo del suo vizietto.
Un cravattino rosso, una giacca grigia, e una camicia candida dal collo perfettamente inamidato.
Un gentile pericolo per vecchie e donne in odor di santità.
Lo conoscevano tutte da anni. Lui, col tempo, si era costituito una sorta di affezionata clientela.
Arrivava, aspettava che la vittima alzasse lo sguardo, e poi ZAC apriva l'impermeabile. Con grande soddisfazione di entrambe le parti.
"Buongiorno caro, mi fa piacere vedervi in forma" gli diceva la vedova Torroni. Nobile decaduta che trascorreva tutto il tempo a dar da mangiare ai piccioni del parco.
"Professore, che sorpresa! Ma è già primavera?" chiedeva la tata Clizia. Stagionata baffuta che aveva cresciuto tre generazioni di commendatori in casa Piperlo.
"Oh cielo, ma sapete che ho pensato proprio a voi stamane, quando al mio risveglio ho trovato una così bella giornata?" arrossiva gioiosa la signorina Pesce. Figlia mai maritata e soddisfatta del compianto Generale.
Tutte lo aspettavano. Tutte.
Ad ogni primavera occupavano i posti migliori tra panchine e fermate d'autobus e là, in devota attesa, sgranavano il rosario delle voglie passate.
Il Professore rendeva loro un servizio. Regalava loro un brivido. Celebrava con la sua degna mascolinità una mai spenta femminilità. Ma sempre con eleganza e galanteria.
Impossibile trovar volgarità tra il Professore e le sue Signore.
Gente d'altri tempi. Quando le porcherie si facevano per sincera vocazione e non noiosa provocazione.
Fine.
Il sole illuminava la città dal centro di un perfetto cielo color carta da zucchero.
Il Professore avanzava lungo il marciapiede, portando con sé solo un sorriso aperto da un orecchio all'altro. Procedeva a passo tanto spedito, che le falde del lungo impermeabile faticavano a coprire gli ossuti polpacci.
Ossuti, ignudi, pallidi e glabri.
Il freddo era passato e il Professore poteva finalmente tornare a passeggiare per parchi, giardini e vicoli.
Passeggiare sotto il sole.
Compito ed elegante dal collo alla cintola.
Nudo come un pupo dalla cintola in giù.
Il più innocuo ed educato tra i maniaci di quartiere.
Un vecchio docente universitario, senza cattedra e senza pensione. Travolto, ma mai domo, dallo scandalo del suo vizietto.
Un cravattino rosso, una giacca grigia, e una camicia candida dal collo perfettamente inamidato.
Un gentile pericolo per vecchie e donne in odor di santità.
Lo conoscevano tutte da anni. Lui, col tempo, si era costituito una sorta di affezionata clientela.
Arrivava, aspettava che la vittima alzasse lo sguardo, e poi ZAC apriva l'impermeabile. Con grande soddisfazione di entrambe le parti.
"Buongiorno caro, mi fa piacere vedervi in forma" gli diceva la vedova Torroni. Nobile decaduta che trascorreva tutto il tempo a dar da mangiare ai piccioni del parco.
"Professore, che sorpresa! Ma è già primavera?" chiedeva la tata Clizia. Stagionata baffuta che aveva cresciuto tre generazioni di commendatori in casa Piperlo.
"Oh cielo, ma sapete che ho pensato proprio a voi stamane, quando al mio risveglio ho trovato una così bella giornata?" arrossiva gioiosa la signorina Pesce. Figlia mai maritata e soddisfatta del compianto Generale.
Tutte lo aspettavano. Tutte.
Ad ogni primavera occupavano i posti migliori tra panchine e fermate d'autobus e là, in devota attesa, sgranavano il rosario delle voglie passate.
Il Professore rendeva loro un servizio. Regalava loro un brivido. Celebrava con la sua degna mascolinità una mai spenta femminilità. Ma sempre con eleganza e galanteria.
Impossibile trovar volgarità tra il Professore e le sue Signore.
Gente d'altri tempi. Quando le porcherie si facevano per sincera vocazione e non noiosa provocazione.
Fine.
2 Aprile
mercoledì, aprile 02, 2014
Occupiamo l'islas Malvinas. Comincia la guerra. (1982) Occupiamo l'islas Malvinas. Comincia la guerra. (1982)
Facce da Palco: parcheggi, epidemie, pennette al retrogusto di rimpianto (cronaca in differita della quinta serata eliminatoria)
martedì, aprile 01, 2014
Una serata può cominciare in vari modi. La mia cercando un posto auto per la bellezza di 60 minuti. Provo vicino al locale (Cafè des Arts, in via Principe Amedeo 33), provo lontano
1 Aprile
martedì, aprile 01, 2014
99% dei voti. Nasco oggi. Sono la Repubblica Islamica dell'Iran. (1979) 99% dei voti. Nasco oggi. Sono la Repubblica Islamica dell'Iran. (1979)
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