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Per il mio periodico racconto su TorinOggi, questa volta non ho scelto una leggenda locale ma mi sono ispirata ai miei ricordi d'infanzia. Ricordi che sono miei e di tanti, tantissimi bambini vissuti tra la fine degli anni '70 e l'inizio degli anni '80.


Un’estate qualsiasi a cavallo tra gli anni ’70 e gli anni ’80. 
31 luglio. 10 di sera. 
Quartiere Mirafiori. 
FIAT. Corso Tazzoli. Porta 1. 

Gli operai escono di corsa dal secondo turno. Sono uomini e donne pronti a godersi le meritate vacanze.

Alcuni trovano già la famiglia ad attenderli fuori. Gli uomini: il portapacchi carico di valige, i bambini che saltellano eccitati sul sedile posteriore, le mogli indaffarate tra panini farciti e uva già lavata. Le donne: i mariti pronti al volante con il termos pieno di caffè. 

“Papà”, sbadiglia Marco in pigiama e scarpe da ginnastica. 
“A che ora arriviamo da nonna?” 
“Domani” risponde il padre, già diretto verso la tangenziale. 
“Ti ho preso anche il cuscino, dormi tesoro”, gli accarezza il viso la madre, sporgendosi in dietro senza l’intralcio della cintura di sicurezza, il cui obbligo è ancora da venire. 

Continua...



Cara Emilia, 
l'anno scorso, di questi tempi, marito ed io eravamo alle prese con una decisione importante. 
"Vorremmo adottare un cane adulto" dicemmo all'impiegata del Rifugio di Torino. 
"Adulto?" e lei quasi si commosse. 

Dopo diverse visite e valutazioni, ti scegliemmo il 25 agosto. Venimmo a prenderti il 27. Quello stesso giorno, guardando i tuo documenti, scoprimmo che eri nata il 24 agosto 2015. 

Ti abbiamo, quindi, scelta il giorno dopo il tuo compleanno, un regalo in ritardo. Un regalo per una cagnetta meravigliosa di quattro anni, di cui due passati in canile. "Al gabbio", come piace dire a me, perché sono un po’ scema e perché mi piace pensarti come una dura. Perché tu, in effetti, sei una dura. 

Il tuo nome ufficiale, ai tempi, era Littorina. Converrai con me che il nome era parecchio bruttino. “Possiamo cambiarlo o si traumatizza?” chiesi alla volontaria. 
“No, tranquilla, non le dispiacerà affatto” 
Decidemmo di chiamarti Emilia, in onore di Emilia Clarke, l’attrice che interpreta la regina dei draghi di Game of Thrones. In modo che ti fosse subito chiaro che stessi per entrare a far parte di una famiglia di nerd. Emilia, nata dai croccantini, regina dei cagnetti, signora delle salsicce, protettrice degli ossi, principessa del condominio, imperatrice della pancia all’aria, figlia dei Pica, la non-dimagrita, distruttrice di toelettature appena fatte. 

La prima notte l'hai passata sdraiata a terra, di fronte al nostro letto, un occhio aperto e uno chiuso, sempre all'erta. Non ti fidavi un granché, e come darti torto? Non ci conoscevi. Ma da allora è passato praticamente un anno: tu hai imparato a fidarti, prima, e a volerci bene, dopo. Noi ci siamo innamorati di te, di tutte le tue sfaccettature. 

Tu non sei una tenerona, ma ti piacciono le persone. Ami tutti i bipedi (adulti) e a tutti fai le feste e su tutti ti strusci, dimostrando anche una certa leggerezza di costumi. Ami tutti, tranne quelli in moto, quelli li odi di una rabbia viscerale e ingiustificata, da ottantenne malmostoso che ce l’ha coi giovani d’oggi. Verso i bambini non hai mai mostrato un particolare slancio, se un piccolo umano viene ad accarezzarti, tu rimani immobile, una statua di sale, e non si capisce se lo fai per non spaventare il piccolo o nella speranza che questi si allontani in fretta. 

Le tue cose preferite sono la salsiccia, i palloncini, i grissini, il pouf al fondo del letto, i balconi, il parco della Tesoriera, la pallina ma solo dopo il tramonto, perché hai il metabolismo lento e, a correre prima delle 18, ti pesa il sedere. 

La tua persona preferita in assoluto è marito, tuo padre, lo ami di un amore puro e sdolcinato, al secondo posto il macellaio, diventato il tuo migliore amico grazie a una polpetta volante durante il lock down. Io credo di occupare un misero terzo posto. Terza sempre, tranne quando piove. Se piove forte, infatti, ti attacchi alle mie caviglie, o mi guardi preoccupata accucciata accanto al letto. Questo mi fa sentire speciale ma mi riempie anche il cuore di tristezza perché penso a tutte le notti che avrai passato in canile, nella tua cuccia, mentre la pioggia forte spazzava il tetto e tu spaventata aspettavi che finisse. 
Sono così contenta che tu ora sia al sicuro con noi, ma mi dispiace tanto non poter far nulla per quei brutti ricordi. 

Tra le cose che ti piace fare ci sono mangiare, mangiare e mangiare. Ah, quasi dimenticavo, anche chiedere il cibo a chi sta mangiando. Poi ti piacciono i grattini sulla pancia, come una vera coccolona. Ma anche fare gli agguati a Moon, il cane della nostra vicina di casa, come una vera ninja: strisci fuori in balcone tutta acquattata e, appena la vedi, le abbai contro come una pazza. Lei che, a differenza tua, è matura e pacifica, ti ignora. Tu abbai ancora un po’, poi ti cheti, e ti accucci con quell’aria compiaciuta da bulla di quartiere, che vorrei sgridarti se non fossi troppo impegnata a ridere. Allo stesso modo ti piace attaccar briga con i pastori tedeschi e altri cani random in giro per il parco, tutti rigorosamente più grandi di te. Non lo fai spesso ma quando lo fai ci metti proprio tutta te stessa, alla faccia del guinzaglio fucsia e della pettorina rosa confetto, ti trasformi in una iena, dimostrando sprezzo del pericolo e, soprattutto, un’invidiabile (ed eccessiva) sicurezza nei tuoi mezzi. Nell’area cani ti piace tanto rotolarti nel fango e nella terra e più sei pulita più ti rotoli, guardandoci poi orgogliosa, mentre io rimpiango il tuo manto bianco candido diventato beige terra lercia. Poi ti piace anche andare a trovare nonna Lucia e fare le passeggiate con lei che, ignorando con arroganza il fatto che i cani non siano bambini, ti vizia come se fossi la sua unica nipote, ti porta al bar e ti fa far la vita da signora. 

Ma la cosa che ti piace più di tutte è uscire con noi, tutti e tre. Tu, marito ed io. Che sia per andare ai giardinetti o a fare un bel giro, cominci a saltare come una matta, sfoggiando un entusiasmo travolgente, felicissima di stare tutti assieme, perché hai un forte senso della famiglia, anzi del branco. 

E oggi, per questo branco, è un grande giorno di festa, tanti auguri Emilia, buon quinto compleanno!


Sante Altizio è un giornalista, blogger, bookpostino torinese. L'ho conosciuto un paio di anni fa e seguo i suoi progetti sempre volentieri. La sua ultima novità? Un libro uscito a fine luglio dove vengono raccolti i suoi post, pensieri e interviste prodotti durante i lunghi giorni di lock down.

Trovate qui il mio articolo uscito su TorinOggi...

 
È disponibile online una nuova puntata, speciale, di True Colors, il podcast dedicato alla violenza sulle donne. Il titolo questa volta è evocativo e di grande speranza: Non sei sola. E a dargli il giusto significato sono le avvocate Sara Bogni e Giovanna Svara,  e la psicologa Patrizia Sciolla.

È possibile ascoltare il podcast su due diverse piattaforme:

Spreaker https://www.spreaker.com/user/giustiniano/puntata-speciale-true-colors

Spotify https://open.spotify.com/episode/73KB1c1dE1waE4l6wQPQJ9?si=cg6RARHLTvOM7LoI-nj9Gg

True Colors è una serie ideata e prodotta da Giustiniano La Vecchia e Gianni Gaude, con la collaborazione di Mario Rosini, Francesca Melis e Rossana Rotolo (a.k.a. Jane Pancrazia Cole).

Con questi podcast vogliamo contribuire e sostenere la Fondazione Villa Gaia di Isa Maggi, una casa per ospitare donne vittime di violenza. 
Se sei interessata o interessato a contribuire alla nascita di Villa Gaia dona su: 
Fondazione Villa Gaia C/C Banca Etica 
IBAN: IT54G0501801600000016908485 

Noi crediamo molto in questo progetto, se ci credi anche tu, per favore condividi!

Continua la mia raccolta dei "misteri" torinesi. Li trovo, li trasformo in racconto e li scrivo su Torino Oggi. 

Questa volta si tratta del fantasma di una donna dal cuore spezzato.

Buona lettura.


Elena Matilde: la sposa infelice di via delle Orfane. 
Uno dei fantasmi più conosciuti della città di Torino è quello che si aggira per i corridoi di Palazzo Barolo
Quando quella mattina mi sposai in duomo, mai avrei pensato che la mia vita sarebbe finita così. 

Mi ero messa il vestito più elegante che avevo, non era nuovo ma l'avevo messo una sola volta. "Perché fare inutili sprechi?" aveva detto papà e io gli avevo dato retta, ovviamente. Poi la mamma mi aveva appuntato una sua spilla preziosa sui capelli. "Questa te la regalo" mi aveva sussurrato con tenerezza.

A me non importava nulla dell'abito, usato o meno, l'importante era indossarlo per sposare il mio amato Gerolamo. Cugino e promesso sposo praticamente dalla culla, mi ritrovai di fronte a lui e al vescovo con il cuore che mi batteva all'impazzata. Il mio amore era così elegante, e così dolce con quel suo sorriso complice da ragazzino
.

Continua... 


Per chi quest'anno non andrà in vacanza, per chi c'è già stato, per chi ci andrà solo a settembre, per chi – anche se a zonzo – continuerà a vivere cuore a cuore con il proprio cellulare, per tutti voi e per gli altri, anche questo mese arrivano i consigli di Pancrazia. Un elenco di cose da fare e vedere per tutto agosto.
Siete pronti? Via!

Elisa Motterle ha un profilo instagram tutto dedicato al galateo. Lei, di primo acchito, t'inganna e rischi di collocarla in un mondo altro, rigido e lontano. Poi, però, racconta di quella volta che, da ragazzina, andò a uno schiuma party ad Ibiza: con gli stivali pelosi e talmente tanto olio addosso da essere rifiutata da tutti i tassisti dell'isola. E allora quel mondo altro, in fondo, ti risulta subito familiare e, se ce ne fosse bisogno, hai la conferma che le persone ben educate non sono necessariamente anche noiose, anzi. Quindi, seguite lei e i suoi consigli.
https://www.instagram.com/elisa_motterle/.

Frizzifrizzi un magazine online di cultura visiva: design, arte contemporanea, editoria, moda e molto altro ancora. Tanti collaboratori per una quantità enorme di ottimi contenuti. Io l'ho scoperto da poco e mi chiedo, davvero, come mi sia potuto sfuggire finora?!? Consigliatissimo!
https://www.frizzifrizzi.it.

Se vivete a Palermo o ci andrete in vacanza, sappiate che, fino al 29 agosto, saranno aperti una serie di luoghi storici del capoluogo siciliano. Musei, ville e chiese nuovamente a disposizione di tutti. 
Scegliete dove e quando, prenotate una delle visite e, con il progetto Restart Palermo, contribuite proprio alla ripartenza post lock down di questi splendidi luoghi.
https://www.restartpalermo.it.

Nel settembre 1921 partì una spedizione oltre il circolo polare artico. Vi erano quattro uomini, per lo più accademici, e una sola donna, assunta per fare la cuoca e la sarta. Sarebbe stata un'impresa difficile ma ben pagata. Ada, era questo il nome della donna, era una madre, nata in Alaska, con pochi soldi e un figlio malato. Quindi si lanciò in questa paurosa avventura per il bene del suo bambino. Non vi faccio spoiler ma, vi avverto, la storia è drammatica ma meravigliosamente narrata nel corto d'animazione Ada.
https://www.blue-zoo.co.uk/animation/ada.

Infine, chiudo questa rubrica d'agosto con i compiti delle vacanze o, meglio, il compito delle vacanze assegnato a tutti coloro che si prenderanno la briga di farlo. Si tratta del quattordicesimo esercizio del laboratorio condiviso di scrittura: il diario delle vacanze! Come sempre aperto a tutti e rigorosamente gratis.
http://www.radiocole.it/2020/07/quattordicesimo-esercizio-il-diario.html.

Buona scrittura e buone vacanze a tutti!

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