Chiuse il blog e, da quel momento, dovette sopportare il mio molesto disappunto, il mio chiassoso dispiacere, i miei assillanti interrogativi. "Perché l'hai fatto?", gli chiesi ad ogni piè sospinto con voce acuta
Caro Michael, ti conobbi pochi anni fa, quando mi raccontasti la storia di Ella e John. Ti scoprii per caso in una fiera affollatta tra milioni di altre pagine. In un angolo speciale
Domenica sono tornata a Venezia. Per un giorno solo. Anzi, per meno. Per nove ore. Nove ore di pura gioia. Pochi luoghi mi colpiscono cuore e mente quanto il gioiello lagunare. Domenica ho
Articolo sponsorizzato da me e per me. Della serie "qua ci si fa pubblicità spudoratamente". E, del resto, se non me la faccio qua, sulle mie paginette, dove mai dovrei farla? "I Racconti
(I più affezionati tra i miei lettori avranno già letto la prima e la seconda parte di questo racconto. Parti che però, nel frattempo, ho modificato. Ora che, finalmente, ho raggiunto la versione
"La maggior parte della gente gioca felice alla giostra della discarica: risparmia e si sacrifica per comprare cose che poi butta via, risparmia e si sacrifica per comprarne altre." "Second Hand", Michael Zadoorian.
Vivo palleggiandomi tra Torino ed i monti del Trentino Alto Adige. Amo la buona tavola, il buon vino e la buona birra. Insomma, non per vantarmi, ma io con l’argomento di cui sto
Rosetta si guardò allo specchio e tirò su col naso. Due lacrime le rotolarono lungo le guance e finirono a terra con un sonoro splash. Erano lacrime molto pesanti. “Così stai più fresca”,