Il mio amore per Pennac nacque un pomeriggio in un supermercato, mentre mi aggiravo tra gli scaffali dei libri alla ricerca di qualcosa di originale.
Fui attratta da un titolo curioso: “La fata carabina”.
Da quel momento venni catapultata nel meraviglioso mondo di questo autore francese.
La sua ultima fatica, “Diario di scuola”, è un saggio che affronta le problematiche dell’educazione scolastica da un inedito punto di vista, quello del somaro.
..., la solitudine del somaro nella vergogna di non fare mai quello che è giusto! E il desiderio di fuggire...
Pennac,forte della propria esperienza come studente poco brillante prima e come professore di liceo poi, descrive il dramma di chi non capisce.
Propone soluzioni pratiche più che analisi sociologiche.
Egli trasferisce sulla carta la passione e l'ironia che l'hanno accompagnato anche nel proprio lavoro di docente.
Senza autocelebrazione, ma con l'umiltà di chi è consapevole delle proprie sconfitte.
Nessun professore è esente da questo genere di fallimenti. Ne conservo cicatrici profonde. Sono i miei fantasmi familiari, i volti fluttuanti degli studenti che non sono stato capace di tirar fuori...
Citazioni tratte da "Diario di Scuola", Daniel Pennac, edizioni Feltrinelli.
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