Jane ha una fissazione. Anzi no. Jane ha tante fissazioni.
Ma per questa volta ci soffermeremo solo su una: l'ineluttabile, inalienabile, irrinunciabile necessità di chiudersi a chiave nel bagno.
Jane non ci entra neanche in una toilette la cui porta non si possa chiudere. Piuttosto si accuccia dietro un albero (ma anche no!) o si trattiene fino a che la vescica non raggiunge le dimensioni di un pallone aerostatico (più probabile).
Qualche mese fa in un ristorante, mossa dalla disperazione che aguzza l'ingegno ed azzera il senso del ridicolo, la vostra blogger bloccò la porta, NOchiavistello e NOchiave munita, piazzandoci contro un' enorme cactus (lo giuro!!!). Una pianta alta due metri e pesante quanto un facocero obeso.
A tutt'oggi, nonostante un'ernia e una miriade di spine conficcate in ogni dove, Ella rimane convinta che l'escamotage scelto fosse un colpo di genio, segno di una mente superiore, e non il chiaro sintomo di una follia (neanche tanto) latente.
Jane, del resto, ha abbandonato da tempo il buonsenso e si chiude in bagno a chiave anche a casa e anche se è da sola. Si, avete capito bene, l'infelice si mura viva pure quando l'appartamento è deserto.
Ciccio trova questa fissazione particolarmente esilarante e non perde occasione per farsi beffe della di lui compagna. Le ha già provocatoriamente proposto una porta corazzata, un ponte levatoio e/o un fossato con alligatori da piazzare proprio davanti alla ritirata.
Lui scherza. Lei finge di stare al gioco ma in realtà l'idea del ponte levatoio non le sembra affatto malvagia e sarebbe pronta ad imbracciare ella stessa pala e piccone per scavare un fossato.
Lo scorso week end la giuliva coppia ha dormito in un Bed and Breakfast.
La porta del bagno presentava una serratura vecchia, capricciosa e facilmente incline a bloccarsi. Nonostante le chiare avvisaglie della tragedia che stava per compiersi, l'incurante Jane ha perdurato nella sua lotta per la privacy, continuando a chiudersi a doppia mandata.
Alla fine è accaduto l'inevitabile: sabato sera, quando nell'appartamento erano presenti solo lei e Ciccio, Ella è rimasta chiusa nel cesso (of course).
All'inizio ha fatto la dura, non ha chiesto aiuto, ha cercato da sola di avere la meglio sulla serratura cocciuta. Ma il tempo passava, la porta non cedeva, le pareti si stringevano, la temperatura si alzava e Jane ha cominciato ad iperventilare.
Per fortuna, attirato dagli squittii spaventati di una donna ormai ridotta all'ombra di se stessa, è giunto in soccorso SuperCiccio (ta-da!).
Egli con sprezzo del pericolo, coraggio ed abilità, è riuscito velocemente a liberare la povera reclusa. Ed Ella, con una spiccata propensione per il melodramma, gli ha letteralmente buttato le braccia al collo, giurandogli riconoscenza, sesso ed amore eterni.
Un eroe non ha bisogno dei superpoteri, gli bastano presenza di spirito, pazienza infinita ed una fidanzata che lo coinvolga in mille inutili avventure.
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