Mi sono stancata di appartenere all'affollato sottobosco dei blogger sfigati!
Quelli che, se gli va bene, ricevono un centinaio di visite al giorno, quelli che non possono vantare frotte di commentatori adoranti ad ogni post, quelli che non vengono arruolati dalle riviste, quelli che non vengono contattati dalle case editrici, quelli che non vengono intervistati in radio o in tv, quelli che, diciamo la verità, manco i vicini di casa se li filano di striscio.
Ho deciso che voglio svoltare.
E, che la blogosfera mi sia testimone, svolterò!
Ecchecavolo!
Prima di tutto devo affrontare in maniera razionale ed obiettiva la faccenda. Qua non contano l'istinto o le naturali inclinazioni. Al bando la creatività ed i facili ingiustificati entusiasmi.
La soluzione è una ed una sola: trattare gli argomenti che attirano più visite.
Cos'è che va più di moda negli ultimi anni nella blogosfera? Semplice: figli e cibo. Bimbi e ricette. Pannolini e carbonara. Biberon e cheesecake.
Per quanto io sia combattiva e motivata, vi pare che mi possa riprodurre solo per avere qualche lettore in più? No, direi di no. In fondo ho ancora una coscienza e non me la sento di vendere l'anima al diavolo solo per aumentare il mio ranking. Non ancora, almeno.
Quindi non mi rimane altra scelta che buttarmi sulle ricette.
In realtà non sono una gran cuoca, ma questo particolare non mi sarà di alcun impiccio. La rete è il regno del virtuale ed io virtualmente posso essere anche meglio di Suor Germana.
Siete dunque pronti per la svolta epocale?
Indossate l'abito lungo per l'occasione, tirate fuori lo smoking dalla naftalina, stappate il chinotto e brindate con me:
"Al diavolo Radio Cole!
Benvenuta Cucina Cole!"
Ed ora inauguriamo il nuovo percorso con la prima ricetta: un piatto originale, una raffinatezza, una leccornia per sofisticati gourmet.
NdA: Sì, lo so, avrei potuto semplicemente dirvi che domenica scorsa mi sono trascinata per casa sveglia come una marmotta in letargo, attiva come un bradipo e vitale come un'ameba. Ma che gusto ci sarebbe stato? Molto meglio imbastire tutto questo delirante post, no?
Quelli che, se gli va bene, ricevono un centinaio di visite al giorno, quelli che non possono vantare frotte di commentatori adoranti ad ogni post, quelli che non vengono arruolati dalle riviste, quelli che non vengono contattati dalle case editrici, quelli che non vengono intervistati in radio o in tv, quelli che, diciamo la verità, manco i vicini di casa se li filano di striscio.
Ho deciso che voglio svoltare.
E, che la blogosfera mi sia testimone, svolterò!
Ecchecavolo!
Prima di tutto devo affrontare in maniera razionale ed obiettiva la faccenda. Qua non contano l'istinto o le naturali inclinazioni. Al bando la creatività ed i facili ingiustificati entusiasmi.
La soluzione è una ed una sola: trattare gli argomenti che attirano più visite.
Cos'è che va più di moda negli ultimi anni nella blogosfera? Semplice: figli e cibo. Bimbi e ricette. Pannolini e carbonara. Biberon e cheesecake.
Per quanto io sia combattiva e motivata, vi pare che mi possa riprodurre solo per avere qualche lettore in più? No, direi di no. In fondo ho ancora una coscienza e non me la sento di vendere l'anima al diavolo solo per aumentare il mio ranking. Non ancora, almeno.
Quindi non mi rimane altra scelta che buttarmi sulle ricette.
In realtà non sono una gran cuoca, ma questo particolare non mi sarà di alcun impiccio. La rete è il regno del virtuale ed io virtualmente posso essere anche meglio di Suor Germana.
Siete dunque pronti per la svolta epocale?
Indossate l'abito lungo per l'occasione, tirate fuori lo smoking dalla naftalina, stappate il chinotto e brindate con me:
"Al diavolo Radio Cole!
Benvenuta Cucina Cole!"
Ed ora inauguriamo il nuovo percorso con la prima ricetta: un piatto originale, una raffinatezza, una leccornia per sofisticati gourmet.
Mettete a soffriggere in un tegame un po' d'Insonnia con una punta d'Inizio Primavera.
Rosolate la Ciccia di Blogger per qualche minuto e poi innaffiatela con abbondante Ora Legale.
Coprite il tutto e lasciate cuocere a fuoco lento per almeno 40-45 minuti.
A fine cottura aggiungete una bella grattugiata di Piovosa Domenica Pomeriggio.
A questo punto potete togliere dal fuoco e servire: la Pancrazia brasata è pronta.
Buon Appetito!
NdA: Sì, lo so, avrei potuto semplicemente dirvi che domenica scorsa mi sono trascinata per casa sveglia come una marmotta in letargo, attiva come un bradipo e vitale come un'ameba. Ma che gusto ci sarebbe stato? Molto meglio imbastire tutto questo delirante post, no?