L'ho adottata e si chiama Spassionatezza.
Non vi piace?
Illetterati che non siete altro.
Spassionatezza è il "Carattere di chi, di ciò che è spassionato."
Spassionato: privo della passione che acceca e inquina i pensieri.
Spassionatezza è sinonimo d'imparzialità, obiettività. E vi pare poco?
La spassionatezza figlia giudizi scevri da affetti pregressi, emozioni e pregiudizi.
I nostri parlamentari dovrebbero annegarci nella spassionatezza.
Non vi è ancora del tutto chiaro il significato? Passo al "pensierino esplicativo".
Alle superiori, pur di non giocare a pallavolo, una delle tante attività sportive per la quale ero assolutamente negata, sceglievo di rivestire l'ingrato compito dell'arbitro. Un arbitro noto per la rigida imparzialità, per l'inamovibile obiettività, per l'esasperante spassionatezza. Un arbitro così riusciva sempre a scontentare entrambe le squadre. Soprattutto quella costituita dalle proprie compagne che, attendendosi un trattamento di favore, rimanevano immancabilmente deluse.
Ed infatti, alla fine di ogni match, dovevo rimanere abbarbicata sul seggiolone mentre le mie amiche, cui generalmente stavo anche molto simpatica, minacciavano me e la mia famiglia tutta, generazioni passate e future comprese.
La spassionatezza è una scelta di vita che solo i più coraggiosi sono in grado di fare.
Se volete anche voi adottare una parola visitate il sito della società Dante Alighieri.
ps: ammettetelo, quanti di voi, leggendo il titolo del post hanno pensato "Ecco perché non scrive da un po', Pancrazia ha figliato!" ?
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