Ognuno ha una storia da raccontare

Ognuno ha una storia da raccontare.
Come l'uomo dalla cravatta gialla.
Ingoia piccoli sorsi di una bionda torbida e ad alta voce dice di suo padre: "Era bello come il sole! Ma io ho preso da mamma. Diciamo che sono simpatico. Un tipo"
Ride.

Il padre andò a comprare le sigarette. E sparì in una nuvola di fumo.
Sparì lasciando una moglie e tre figli.
Tre figli. Due femmine e un maschio.
"Da quando se ne è andato ho fatto sempre il mio dovere. Ho fatto l'uomo di casa."
Per quarant'anni si è caricato sulle spalle ogni responsabilità. Ha vissuto la vita che gli era stata assegnata, senza un dubbio, senza un ripensamento. Sapeva cosa c'era da fare e l'ha fatto.

"Le foto delle mie figlie", mostra orgoglioso. "Non sono bellissime?"

Per quanrat'anni ha fatto ciò che ci si aspettava da lui.
Poi, quando tutto era sistemato, quando tutte erano sistemate, ha aperto la porta e ha cominciato a camminare. Ha cominciato a vivere.

Non è scomparso in una nuvola di fumo. Non lo farebbe mai. Non potrebbe stare senza le sue donne.
"Le mie figlie hanno capito. Pure le mie sorelle. Persino mia madre. Mia moglie no"

"Frocio!" gli urlano da un tavolo.
Lui ride, paga da bere a tutto il locale e se ne va via con un inchino.

Ognuno ha una toria da raccontare.

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