Metti due torinesi a Milano

La settimana scorsa LaMati ed io ci siamo regalate un giorno da turiste in quel di Milano.

A seguire ciò che abbiamo visto e, soprattutto, ciò che abbiamo detto.


Piazza Duomo
 
"Aspetta che faccio una foto e la metto su Instagram"
"Che ho fatto di male per meritarmi un'amica bimbominkia?"
"Taci, io sono Social e tu sei tecnologicamente inetta!"


Pasticceria in via Monte Napoleone
"Che siamo venute a fare qua?"
"Gianlu, l'amoredellavitamia, vuole che gli porti una sacker da questo negozio"
"E la dovremo scorrazzare in giro tutto il giorno?"
"Sì"
"Ma sei matta? Non sarò complice di questa follia! Non mi macchierò di un tale colpo basso nei confronti della gloriosa tradizione pasticciera sabauda! Mai e poi mai!"
"Ma guarda che te la faccio assaggiare"
"Ok, ti aiuto a portarla"

 
Pinacoteca
"Se un giorno decidessi di trafugare un quadro sceglierei il ritratto di Manzoni"
"Starebbe un amore accanto alla tua scrivania"
"Quant'è vero!"


Castello Sforzesco
 
"Ho fame"
"Pure io"


Pranzo
"Desidera?"
"Io prendo un pezzo di pizza con i pomodorini, un panino con prosciutto cotto non troppo grasso, un cappuccino con una spolverata di cacao, mezzo litro d'acqua naturale, e una fetta di torta riscaldata"
"Va bene. E lei?"
"Un pezzo di pizza e un panino al latte"
"Un pezzo di pizza e un caffè d'orzo?"
"No, un panino al latte"
"Un panino al latte e un caffè d'orzo?"
"No, non lo voglio il caffè d'orzo"
"Vuole solo il panino?"
"No, vorrei ucciderla"


Cenacolo vinciano
"Leonardo era un genio. E la sua scelta della tecnica a secco dimostra che anche i geni ogni tanto fanno delle min#### pazzesche"
"Quant'è vero!"


Santa Maria delle Grazie
 
Senza parole.


Basilica di Sant'Ambrogio
 
"Aspetta, ancora un paio di scatti e arrivo"
"Hai finito di fare foto come se non ci fosse un domani?"
"Guarda che le puoi fare pure tu con il tuo cellulare"
"Sì, ma io non le voglio fare"
"Figurati! Tu non le fai perché non sei capace!"
"Non è vero"
"Sì che è vero"
"No"
"Sì"
"No!"
"Sì!"
 Shhhhhhhhhhhhhhhhhhhhh!!!!!!!


Passaggio davanti a una scuola elementare
"Hai visto quanti bei bambini della Milano bene?"
"Di sfuggita. Sfocati. Ero concentrata su quel papà sexi della Milano bene"
"Pancrazia, vergognati!"
"Non mi dirai che tu non l'hai notato?"
"Chi? Il figo col maglione grigio, la barbetta incolta, la camminata alla De Niro e i capelli leggermente brizzolati"
"Sì"
"No, non c'ho fatto caso"


Piazza Duomo
"Ok, lo sto per dire."
"Cosa?"
"Non pensavo che sarebbe mai arrivato questo giorno"
"Quale giorno?"
"Il giorno in cui una tale consapevolezza mi avrebbe travolta. Vorrei nascondermi. Ma devo essere forte: la verità deve essere detta!"
"Mi fai paura: parla!"
"Milano mi piace molto"
"Oh cielo! Anche a me! Mi vergognavo a dirlo, ma ora che so di non essere sola mi sento molto meglio"
"Ci abbracciamo?"
"Sì"
"Ti voglio bene"
"Anch'io"
"E ti resterò sempre vicino"
"Pure io"
"Credi che ci toglieranno la residenza una volta tornate a casa?"
"No, dovremo solo fare in modo che non si venga mai a sapere. Comportarci come se nulla fosse. Conservare gelosamente questa nostra debolezza. Questa nostra fatale attrazione per la città che ogni vero torinese dovrebbe guardare con malcelato fastidio e ostentato disprezzo. Non potremo mai parlarne con nessuno"
"Giusto. Saremo il sostegno l'una dell'altra"
"Non potrai scriverlo neanche sul blog"
"Ma è ovvio! Per chi mi hai presa?"

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