Dopo una breve pausa estiva, oggi torna il Laboratorio Condiviso di Scrittura. Iniziato a gennaio, si concluderà a dicembre, aperto a tutti e, ovviamente, gratis!
Domani, su queste pagine, troverete il prossimo esercizio da svolgere: il Quindicesimo.
Oggi invece gli svolgimenti (2, pochi ma buoni... grazie Marianna!) del Quattordicesimo: il Diario delle Vacanze, scritto da un bambino o una bambina di 9 anni. Decisamente una sfida interessante, buona lettura!
Caro diario,
oggi ho una cosa importantissima da raccontarti.
Sono stata fuori dall’Italia per la prima volta. Sono stata a Marsiglia con la mamma ed il papà.
La città non è molto diversa dalla mia Genova, anche il mare è lo stesso, ma non c’è l’Acquario.
Invece siamo entrati in un edificio grandissimo, un ospedale grande grande, con delle grandi finestre ed il tetto a vetri.
Sembrava proprio un Acquario, ma eravamo noi ad essere dentro la vasca e guardavamo i gabbiani che nuotavano e volteggiavano nel loro contenitore trasparente, l’aria fuori! Un vastissimo contenitore!
Quando mi perdo in pensieri così, stringo forte forte la mano di papà, che capisce e non me la lascia, me l’ha promesso.
Se papà non mi dà la mano, alle volte certe cose iniziano ad andare al rallentatore. Ogni filo della piuma del gabbiano potrebbe iniziare a muoversi pianissimo e lo stesso il suo becco.
Alle volte, confusa, svengo.
Anche la porta a vetri davanti alla quale stavo ha iniziato a muoversi al rallentatore, e mamma e papà, seduti di là dalla porta, davanti ad una scrivania, si sono deformati tutti.
La dottoressa era tanto bionda, come la nonna quando torna dal parrucchiere il sabato pomeriggio. Invece i suoi denti bianchi bianchi e grandi grandi - ma forse perché erano tanto vicini al mio viso - erano ugualissimi a quelli della maestra Rita, che Marco chiama la Cavallona.
Sulla via del ritorno la mamma è felice, sorride, scherza, mette la musica alla radio e canta, spronando papà, come era da tre anni che non faceva.
La dottoressa, quando mi era vicina vicina, mi ha dato un lecca lecca di una marca che non conoscevo e mi ha detto che è stato bello conoscermi.
Anche io sono felice! Voglio proprio tornare presto in Francia.
Camilla (Marianna Palmerini)
Caro diario,
la cosa più importante che mi è successa quest'estate non è per niente bella.
Valentina, che è la mia amica, la migliore del mondo, è andata via.
La mamma mi ha spiegato che qualche volta, se faccio i compiti, la posso vedere su Zoom ma che non viene più nella mia classe, e neppure nella mia scuola.
Mamma mi detto così e poi mi ha portato ai giardinetti per salutarla. Io e Vale abbiamo giocato e dopo ci siamo abbracciate tanto. Io a casa ho anche pianto, ma di nascosto perché se no Marco, mio fratello, mi prende in giro.
Ora Vale è in Francia con la sua mamma, il suo papà invece è ancora nel palazzo davanti a noi, con una ragazza. La sua nuova fidanzata, dice. Bah, non ho capito bene questa cosa qua. Ho chiesto a papà se pure lui adesso si trova una fidanzata. Papà ha riso. Mamma ha detto che, se ci prova, lei glielo taglia. Non ho capito molto bene neanche quest'altra cosa qua. Ma, in fondo in fondo, non m'importa.
A me m'importa solo che Vale ora è via, e io mi sento sola. Tra pochi giorni ricomincia la scuola e io non ho più la mia compagna di banco più preferita del mondo.
Caro diario, quest'estate ha fatto proprio sch... non mi è piaciuta per niente. E secondo me ora sarà pure peggio. Uffi!
Giulia (Jane Pancrazia Cole)
oggi ho una cosa importantissima da raccontarti.
Sono stata fuori dall’Italia per la prima volta. Sono stata a Marsiglia con la mamma ed il papà.
La città non è molto diversa dalla mia Genova, anche il mare è lo stesso, ma non c’è l’Acquario.
Invece siamo entrati in un edificio grandissimo, un ospedale grande grande, con delle grandi finestre ed il tetto a vetri.
Sembrava proprio un Acquario, ma eravamo noi ad essere dentro la vasca e guardavamo i gabbiani che nuotavano e volteggiavano nel loro contenitore trasparente, l’aria fuori! Un vastissimo contenitore!
Quando mi perdo in pensieri così, stringo forte forte la mano di papà, che capisce e non me la lascia, me l’ha promesso.
Se papà non mi dà la mano, alle volte certe cose iniziano ad andare al rallentatore. Ogni filo della piuma del gabbiano potrebbe iniziare a muoversi pianissimo e lo stesso il suo becco.
Alle volte, confusa, svengo.
Anche la porta a vetri davanti alla quale stavo ha iniziato a muoversi al rallentatore, e mamma e papà, seduti di là dalla porta, davanti ad una scrivania, si sono deformati tutti.
La dottoressa era tanto bionda, come la nonna quando torna dal parrucchiere il sabato pomeriggio. Invece i suoi denti bianchi bianchi e grandi grandi - ma forse perché erano tanto vicini al mio viso - erano ugualissimi a quelli della maestra Rita, che Marco chiama la Cavallona.
Sulla via del ritorno la mamma è felice, sorride, scherza, mette la musica alla radio e canta, spronando papà, come era da tre anni che non faceva.
La dottoressa, quando mi era vicina vicina, mi ha dato un lecca lecca di una marca che non conoscevo e mi ha detto che è stato bello conoscermi.
Anche io sono felice! Voglio proprio tornare presto in Francia.
Camilla (Marianna Palmerini)
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Caro diario,
la cosa più importante che mi è successa quest'estate non è per niente bella.
Valentina, che è la mia amica, la migliore del mondo, è andata via.
La mamma mi ha spiegato che qualche volta, se faccio i compiti, la posso vedere su Zoom ma che non viene più nella mia classe, e neppure nella mia scuola.
Mamma mi detto così e poi mi ha portato ai giardinetti per salutarla. Io e Vale abbiamo giocato e dopo ci siamo abbracciate tanto. Io a casa ho anche pianto, ma di nascosto perché se no Marco, mio fratello, mi prende in giro.
Ora Vale è in Francia con la sua mamma, il suo papà invece è ancora nel palazzo davanti a noi, con una ragazza. La sua nuova fidanzata, dice. Bah, non ho capito bene questa cosa qua. Ho chiesto a papà se pure lui adesso si trova una fidanzata. Papà ha riso. Mamma ha detto che, se ci prova, lei glielo taglia. Non ho capito molto bene neanche quest'altra cosa qua. Ma, in fondo in fondo, non m'importa.
A me m'importa solo che Vale ora è via, e io mi sento sola. Tra pochi giorni ricomincia la scuola e io non ho più la mia compagna di banco più preferita del mondo.
Caro diario, quest'estate ha fatto proprio sch... non mi è piaciuta per niente. E secondo me ora sarà pure peggio. Uffi!
Giulia (Jane Pancrazia Cole)
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