Vacanze Romane (2/5)

 

Roma via Margutta

Quest'anno, per la prima volta, sono a Roma con l'auto e posso apprezzare a pieno la viabilità della capitale. Un unico, infinito, irrinunciabile senso unico. Per muoversi tra un colle e un altro si seguono gincane che a una torinese, abituata a strade perfettamente perpendicolari, paiono completamente illogiche. Anche se, onestamente, il tutto pare funzionare e l'obiettivo finale, la meta, si raggiunge con limitate difficoltà. Certo, tutto ciò nel 2021 col navigatore, perché vent'anni fa, con la cartina, ci saremmo messi a piangere in un angolo e a quest'ora starei scrivendo da lì. 

Quest'anno ho scoperto che sulla scalinata di Trinità dei monti non ci si può sedere. Magari valeva la stessa regola anche anni fa ma io in realtà ricordo dei gran bivacchi quindi, o non la facevano rispettare prima o l'hanno istituita poi, proprio per evitare i bivacchi di cui sopra. Che poi io capisco il punto di vista dei vigili che si ammazzano di noia sotto il sole urlando ogni 3x2 "non ci si può sedere sugli scalini" e quella dei romani che vorrebbero una città più vivibile e meno cannibalizzata dalla presenza dei turisti. Lo capisco ma, lo ammetto, non poter appoggiare il mio augusto deretano sulla scalinata un po' mi è dispiaciuto. E anche alla scalinata. 

Quest'anno mio marito ha proposto "Andiamo in Via margutta?" e io, senza pensarci un secondo, ho risposto "quella di Luca Barbarossa?" 
Perché, hai voglia di acido ialuronico e creme idratanti, hai voglia di diete e abbigliamento giovane, hai voglia di combattere il passare del tempo con il corpo tonico e pure lo spirito minchione, ma niente svela la vera età di una persona quanto le sue conoscenze musicali. Nel caso specifico basiche, nazional popolari e tanto "bimba cresciuta a pane e SanRemo". 
Maledizione!

Vacanze Romane 345.

0 commenti