L'ultimo giorno a Roma è stato dedicato a Villa Borghese, parco e museo (meraviglia!), e poi Trastevere, Isola Tiberina e Lungo Tevere.
Che dire?
Roma è bella. Oggettivamente bella.
A piedi o in auto, alzi gli occhi, guardi al fondo della strada e ti trovi di fronte a scenari stupendi. È talmente bella che è banale scriverne ma non ci si può astenere, perché le si farebbe un torto.
E a Roma, è necessario dirlo, si mangia da Dio.
I fritti e le pastelle, ne vogliamo parlare?
E la pasta? Dopo un'attenta e scrupolosa analisi, che certe cose o si fanno bene o non si fanno proprio, ho realizzato che la mia preferita è la gricia. È incredibile che fino a poco tempo fa non l'avessi mai sentita nominare: perché non ha conquistato l'Italia e il mondo al pari di altre sue sorelle? Perché???
Io, mi perdonino amiche e amici vegetariani e vegani, vorrei farmi un lettino col guanciale (non a caso), avvolgermici tutta e vivere felice.
Arrivederci Roma e grazie.
Grazie per la bellezza, la generosità e il carattere dei romani che, visti da una torinese - cresciuta a "non mi oso" e "non si fa"- , sembrano un po' alieni, diversi, sfacciati, fumantini, ma affascinanti nel loro ruolo di eredi dell'impero, orgogliosi di esserlo, giustamente. La città e la gente racchiudono un'energia e una sfacciata superiorità , alla sti cazzi (nel significato originale loro e non quello storpiato nostro), da prendere ad esempio e portare con sé.
Ora si parte e, dopo un'ultima giornata di vacanza rubata a Lucca, si tornerà a casa.
Maledetto covid, che mi avevi quasi fatto dimenticare quanto fosse bello viaggiare, conoscere, incontrare e tornare a scrivere solo per il piacere di raccontare!
Vacanze Romane 5.
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