Cos'è Goodreads?
Un sito dove tenere conto dei libri letti, leggere recensioni e prendere ispirazione dalle letture altrui. Insomma, un Social per topi di biblioteca. Categoria a cui mi vanto di appartenere praticamente da sempre.
Ogni inizio anno si può, volendo, indicare quanti libri si ha intenzione di leggere nei 365 giorni successivi. Un modo per sfidare se stessi, per stimolarsi, darsi un obiettivo.
Io quest'anno l'ho fatto. Sono stata ambiziosa. Troppo. Probabilmente non raggiungerò l'obiettivo.
Poco male, dirai tu. Ecco. E lo stesso che direi anch'io. Goodreads però non pare essere d'accordo e, colto da un'ansia da prestazione per interposta persona, con l'avvicinarsi della fine dell'anno ha preso a mandarmi una serie di email moleste.
Appena finisco una lettura mi scrive per spronarmi, "Hai finito di leggere X e ora cosa leggerai? Eh eh eh?". Ho chiuso un libro e 5 secondi dopo attacca alla giugulare. "Ora che vuoi leggere? Eh? Ti suggerisco qualcosa?"
Good, sto andando a dormire, ci penso domani.
Good, sono sul water, potrei occuparmi della faccenda più in là?
Good, se continui a stressarmi così, do fuoco alla libreria.
"Ehi Jane, sei un po' indietro con le letture, ti lascio a seguire un elenco di libri sotto le 300 pagine. Leggendo questi, vedrai che raggiungerai l'obiettivo annuale, io credo in te"
Grazie, Good, sono commossa, la tua stima e il tuo affetto mi rinfrancano ma no, tutta la produzione di Baricco, anche no.
"Ehi Jane, con questo ritmo rischi di non raggiungere l'obiettivo finale, perché non inserisci nell'elenco delle letture fatte nel 2020, qualche libro degli anni passati? Eh, dai valgono comunque!"
Ma Good, tesò, mi stai suggerendo di barare?
Viviamo in un mondo malato dove ci prefiggiamo obiettivi inutili da raggiungere ad ogni costo.
Ah il piacere della lettura!
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