La Scienza dello Storytelling

 


Se l'impatto di un libro si misurasse dal numero di post-it attaccati alle sue pagine, questo sarebbe il più impattante di tutti. E, in effetti, "La Scienza dello Storytelling" di Will Storr è una delle letture più piene e soddisfacenti che ho fatto quest'anno e, sicuramente, la più utile per imparare cose nuove e rendere sempre più interessanti i miei laboratori di Scrittura.

Un viaggio su cosa funziona nella narrazione ma, attenzione, non cosa funziona nel senso "cosa fa vendere tanti libri", – di quello chi se ne frega! –, ma "cosa funziona su noi come lettori", cosa ci coinvolge, attira il nostro cervello, cattura la nostra attenzione di scimmie glabre appassionate di racconto.

Sapete qual è la forma di narrazione più antica di tutte? Il pettegolezzo. Non ve l'aspettavate, eh? Il pettegolezzo fatto per esaltare i membri attivi e utili della tribù e sminuire quelli nocivi, il pettegolezzo atto a rendere il gruppo sempre più forte, promuovendo comportamenti virtuosi. E questo è solo uno dei mille concetti interessanti che potrete trovare nelle pagine di Storr. Oltre che il primo che mi è venuto in mente da scrivere in questo post e ciò, probabilmente, svela più cose su di me di quante sarebbero utili per mantenere la mia immagine.

Vi consiglio "La Scienza dello Storytelling" se amate la scrittura, la lettura e il modo intrigante in cui funziona il nostro cervello.

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Grazie e buona lettura.


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