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...altrimenti non mi sarei mai imbattuta in un tale meraviglioso prodotto:"My super sweet sixteen".
In onda su mtv, in lingua inglese con sottotitoli in italiano.
Di che si tratta? Ovviamente dell'ennesimo "pseudo reality".

Mtv documenta l'organizzazione della festa di compleanno di sedicenni americane.
Le protagoniste non sono ragazze normali, ma giovani Paris Hilton in erba.
Figlie di papà, che nel loro paesello approfittano del proprio status per fare il buono e cattivo tempo.
Principessine della cittadina di provincia, che trattano chi non appartiene alla propria ristrettissima cerchia come rifiuti sociali.
Ce ne sarebbe già a sufficienza per detestarle, ma le cose peggiorano quando si assiste ai preparativi del party.

Sono finiti i tempi in cui per organizzare una festa di compleanno bastavano torta, beveraggi, patatine, uno stereo e tanti amici. Le future sedicenni hanno ben altre esigenze.

La location: a casa?Noooooooooo. "Papà mi affitti una villa con piscina?" "Ma certo bambina mia."

La torta: la mamma prepara un dolce?No!
Pasticceria sotto casa?No!
Per festeggiare l'evento il dessert scelto costa quanto un' utilitaria!

La musica: uno stereo?No!
Un amico dj?No!
Un dj professionista?Già meglio, ma se è possibile meglio una band che suona dal vivo...famosa, ovviamente!
"Mamma, Hillary Duff verrà al mio compleanno?"
"No, bambina mia, ha detto che non può. Ma le dispiace tanto. Aveva quella scocciatura del suo tour mondiale e non è proprio riuscita ad interromperlo per te"
"Ma mammaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa come sono sfortunata, la mia vita è proprio una schifezza!"
"Tranquilla tesoro, ora cerchiamo il numero di Jennifer Lopez."

L'abito.Per l'occasioce ci vuole un bel vestitino. Anzi no, meglio 3! Le fanciulle si inguainano in abiti da sera tutti tempestati di pailettes e si cambiano con una frequenza pari solo a quella delle vallette di San Remo.

Il regalo di mamma e papà. I 16 anni americani sono come i nostri 18, quindi ci vuole un bel regalo.
Le più sfigate si beccano un fuoristrada, la maggior parte una mercedes, quelle senza vergogna due auto, una per andare a scuola e l'altra per il week end.

Gli amici. Questo è il pezzo forte della trasmissione! Se per le altre cose può anche valere il classico concetto "parli solo per invidia", su gli amici proprio non transigo.
Stai organizzando il party del secolo? Allora inviterai le persone a te più care ed in più spargerai un po' la voce. Di solito più gente c'è meglio è, no?NOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO "Invito solo le persone più cool della mia High School e gli altri li derido mentre si umiliano per avere un biglietto per la mia festa!"

Tutto questo fa schifo solo a me?
Ragazzine viziate, padri inzerbinati, madri troppo prese dal proprio personal trainer per occuparsi delle proprie pargole, ragazzi che stabiliscono la simpatia o popolarità di una compagnia di classe in base alla grandezza del conto in banca.

A vedere una trasmissione così si resta vittime di una strana repulsione-attrazione, per cui, anche se vorresti prendere a parolacce metà delle persone che appaiono in video, stai attaccata alla tv per vedere lo show fino alla fine, sperando sadicamente che la festa sia un flop clamoroso!

Chissà cosa pensa una sedicenne italiana media di fronte a questo gioiellino di mtv? Ho quasi paura a chiederlo in giro.
Che cos’è Help 2.0?
Fino ad oggi pomeriggio non lo sapevo.
Ora ve lo spiego come l’ho capito io. E’ un progetto, un’idea, una filosofia. E’ un po’ di tutte queste cose.
I blogger escono dal virtuale per impegnarsi nel mondo reale. Si sceglie un progetto, una causa e tutti assieme si da il proprio piccolo contributo e ci si impegna a diffondere agli altri la notizia.

Il primo di questi progetti è disarmante nella sua semplicità.
Gramos, un bambino kosovaro, è affetto da un grave malattia metabolica, la Tirosinemia. Le cure di cui necessita sono particolarmente care, circa 22000 euro l’anno.
Possono sembrare tanti soldi, ma se ognuno di noi mette un euro e convince quattro conoscenti a fare altrettanto, possiamo facilmente assicurare un anno di cure a Gramos.


Per sapere come si fa ad aderire leggete qua e capirete la sincerità, l’onestà ed anche la facile accessibilità dell’iniziativa.

Ovviamente io ho già aderito e questo mi ha preso 5 minuti della mia vita e 5 euro dal portafoglio…quindi non valgono le scuse tipo “vorrei ma non ho tempo” oppure “vorrei, ma non ho soldi”.

Mi raccomando!
13 anni sono pochi per affrontare la morte,
13 anni sono pochi per guardare in faccia la sofferenza,
13 anni sono pochi per perdere un amico.

A quell’età la vita è eterna e se ne vanno solo gli anziani, i nonni, i vicini di casa malati, ma gli amici no. Con loro pensi di avere a disposizione tutto il tempo del mondo, credi che li vedrai crescere accanto a te, diventare adulti assieme e se li perderai sarà solo perché la vita vi ha portato per strade diverse.
Ma alcuni se ne vanno prima e tu rimani stordito e incredulo.

Cosa avrei potuto dirti?
Cosa si può dire a una ragazzina di 13 anni che ha appena perso un amico di 15?
La tua sofferenza ha risvegliato la mia. La tua perdita mi ha ricordato le mie.

A Debby un cuore nuovo ha regalato dieci anni: troppo pochi, ma intensi e pieni della sua voglia di vivere. Le hanno permesso un grande amore e i progetti per un futuro che non si realizzerà.
La ricordo gracile e stanca su quel letto d’ospedale, ma ancora bella come è sempre stata e come sarà per sempre.

La Mari aveva avuto tutto dalla vita: una famiglia che l’adorava, tanti amici, un lavoro frutto della sua fatica e della sua abilità ed un amore che le riempiva il cuore. In pochi minuti ha perso tutto, e tutti noi abbiamo perso lei.
Delle volte mi aspetto di ricevere ancora una sua email in cui parla del suo “vecchietto” con quella tenerezza e quel pudore, che erano tutti suoi; delle volte mi sorprendo a pensare a lei come se fosse ancora qua.

Cosa avrei potuto dirti?
La vita è ingiusta, ma questo già lo sai, l’hai imparato che eri ancora una bambina.
Ora sai che la vita può essere anche assurda e breve.
Non ci resta che viverla e cercare di essere delle brave persone che danno e ricevono amore: tu sei già sulla buona strada, “piccolina”.
30 agosto
Arena di Verona.
Barbiere di Siviglia.

Io, caruccia caruccia, nel mio abitino nero.
Lui più sportivo.

Abbiamo tutto, non ci manca niente: biglietti, macchina fotografica, binocolo.

Cenetta romantica in piazza Bra.
Negozio di souvenir: programma e regalino alla “piccola”.

Inizia lo spettacolo e cominciano i lampi all’orizzonte.

Il primo atto scorre via.

Intervallo.
Altro shopping: dvd, cd, lampada per leggere il programma durante la rappresentazione…Ciccio è il mago del superfluo!

Secondo atto.
I lampi si fanno sempre più vicini.
Il tempo deve reggere, non può tradirci adesso, manca poco…



…ci ha traditi!
Arriva la pioggia, spettacolo interrotto, gli ultimi 15 minuti dovremo vederceli in dvd!

Dovrei essere arrabbiata: è tutta l’estate che la pioggia mi perseguita, ma la serata è stata talmente bella e Ciccio talmente fantastico, che sono ugualmente felice come una pasqua

Questa notizia merita le luci della ribalta di Radio Cole: è nato Simone!
Alle 10 di sera del 27 agosto ha fatto il suo ingresso nel mondo il "mio nipotino virtuale".
3kg di fascino e simpatia...Myspace Graphics

Il mondo è tuo, tuffatici!
Il 21 settembre in tutte le sale italiane uscirà “Funeral Party”(Death at a funeral).

Regia di Frank Oz, che in passato ha firmato altri film di successo come “In&Out” (1997),”La donna perfetta”(2004) ed il cult movie “La piccola bottega degli orrori”(1986).

Una tipica commedia british, irriverente e politically uncorrect.
Una famiglia si ritrova in occasione del funerale del padre, ma un vecchio segreto rischia di rovinare la reputazione del “dipartito”: i protagonisti saranno disposti a tutto per evitare lo scandalo.


Un cast numeroso, in cui spicca Matthew Macfadyen.
Il fascinosissimo Mister Darcy, “Pride & Prejudice”(2005), ritorna finalmente nelle sale italiane, parecchio ingrassato per esigenze di copione, ma sempre molto molto molto caruccio.



Da vedere assolutamente!
Mi dispiace, ma sono in piena fase "stà finendo l'estate, qua piove da tre giorni, come sono depressaaaaaaaa", quindi beccatevi questa iniezione di nostalgia!




Let's dance in style,
Let's dance for a while
Heaven can wait,
We're only watching the skies
Hoping for the best
But expecting the worst
Are you going to drop the bomb or not????

Let us die young or let us live forever
We don't have the power
But we never say never
Sitting in a sandpit,
Life is a short trip
The music's for the sad men

Can you imagine when this race is won??
Turn our golden faces into the sun
Praising our leaders,
We're getting in tune
The music's played by the madmen

Forever young, I want to be forever young
Do you really want to live forever
Forever -- and ever

Some are like water
Some are like the heat
Some are a melody and some are the beat
Sooner or later, they all will be gone
Why don't they stay young?

It's so hard to get old without a cause
I don't want to perish like a fading horse
Youth's like diamonds in the sun
And diamonds are forever

So many adventures couldn't happen today
So many songs we forgot to play
So many dreams swinging out of the blue
We'll let them come true

Forever young...
(Alphaville)

No, non voglio essere giovane per sempre.
Probabilmente non lo sono neanche più, è tutto relativo. I ragazzini di 15 anni sull'autobus mi danno del lei e io detesto la musica che ascoltano, i vestiti che indossano e le parolacce che dicono.
E poi so chi sono gli Alphaville, ero solo una bimba, ma me li ricordo...quindi sono proprio un'adulta.
Non c'è niente di buono a rimanere giovani per sempre: Peter Pan è un ragazzino insopportabile!
Ho deciso: da domani, giovedì 23 agosto, cresco!
Era ora!
Era da tempo che volevo dedicare un post a questa geniale trasmissione ed ora è giunto il momento!


Ingredienti:
una tata vestita come negli anni ’50, perfettina ed irritante, con lo stesso calore umano di un cadavere;
2 o più bambini, che avrebbero bisogno o di una bella dose di psicofarmaci, o di essere presi a mazzate oppure, come ultima possibilità, di un esorcista;
una mamma, schiava dei propri figli, depressa e perennemente sull’orlo di una crisi di nervi;
un padre che ha tutta l’aria di passare di lì per caso e a malapena si ricorda i nomi dei pargoli.

In queste famiglie si assiste ai più strani comportamenti: bambini di 4 anni che pasteggiano quotidianamente con il vino; padri che si divertono ad aizzare i figli uno contro l’altro nel gioco del "wrestling", ossia il "picchia pure il tuo fratellino"; piccoli funamboli esperti nel lancio di coltelli; genitori che per far addormentare i propri piccoli li portano in giro a mezzanotte, in modo che l’auto li culli!

La tata osserva, storce il naso e poi impartisce nuove regole di comportamento.
Nel giro di pochi giorni si assiste a trasformazioni talmente straordinarie da risultare quantomeno sospette: dove regnava il caos alberga la serenità, al posto di teppisti in erba troviamo principessine e piccoli lord.
Merito della tata?
Miracoli delle tv?
I bimbi sono stati sedati?...io propendo per l'ultima ipotesi!

La trasmissione è carina e divertente, ma io ci aggiungerei anche una visitina a sorpresa alla famiglia un mesetto dopo: con i genitori legati in mezzo al salotto mentre le belve, che hanno ripreso il controllo, mettono a ferro e fuoco la casa!
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