SorellaCole, romantica e sdolcinata, organizzò un incontro casalingo tra amiche. La serata culminò nell'esposizione della tormentata ma inarrestabile nascita dell'amore tra i futuri sposi Cole. Racconto seguito da una folla in deliquio, tra discreti occhi lucidi, sonore soffiate di naso e assunzione compulsiva di salatini e dolcetti.
LAmicaS, gaudente e golosa, ci portò in un ristorante romano dove, dopo i bucatini all'amatriciana, la coda alla vaccinara ed il vino dei castelli, finimmo a ballare e cantare stornelli sui tavoli, con tacco 10, minigonna ed un tasso alcolemico estremamente euforizzante.
CuginaPrestoSposa, ossessionata dal controllo, timida e riservata, ha espresso il desiderio di una serata tranquilla, in un locale tranquillo, tra gente tranquilla, bandendo aprioristicamente qualsiasi forma di cialtrona e goliardica presa in giro.
Jane, incasinata, sconclusionata, delirante ma lungimirante, nella remota e fantascientifica ipotesi che prima o poi convoli a giuste nozze, ha già avvertito amiche e parentado di desiderare un addio al nubilato chiassoso e di cattivo gusto con l'irrinunciabile presenza di spogliarellisti (s)vestiti da giocatori di rugby o Highlander.
C'è qualcosa di sbagliato in lei?
LAmicaS, gaudente e golosa, ci portò in un ristorante romano dove, dopo i bucatini all'amatriciana, la coda alla vaccinara ed il vino dei castelli, finimmo a ballare e cantare stornelli sui tavoli, con tacco 10, minigonna ed un tasso alcolemico estremamente euforizzante.
CuginaPrestoSposa, ossessionata dal controllo, timida e riservata, ha espresso il desiderio di una serata tranquilla, in un locale tranquillo, tra gente tranquilla, bandendo aprioristicamente qualsiasi forma di cialtrona e goliardica presa in giro.
Jane, incasinata, sconclusionata, delirante ma lungimirante, nella remota e fantascientifica ipotesi che prima o poi convoli a giuste nozze, ha già avvertito amiche e parentado di desiderare un addio al nubilato chiassoso e di cattivo gusto con l'irrinunciabile presenza di spogliarellisti (s)vestiti da giocatori di rugby o Highlander.
C'è qualcosa di sbagliato in lei?
Che senso ha frequentare la blogosfera?/3
giovedì, settembre 16, 2010
Ci si può imbattere in gioiellini come questo, segnalato dal bravissimo Pol. Fin quando ci saranno in giro cervelli capaci di curiosità, ironia e creatività, ci sarà speranza per tutti.
Si sta avvicinando a grandi passi il Momento.
Quale?
Come quale?
Ma è ovvio!
Il Momento in cui lo studente Erasmus medio, in partenza per il primo semestre, prende coscienza del fatto che dovrà prepararsi dei bagagli contenenti il necessario per almeno 6, e dico 6, e ribadisco 6, mesi all'estero.
Se lo studente è maschio l'impresa risulta difficile, ma se lo studente è femmina (e dunque studentessa) l'impresa assume dei contorni titanici.
Ma Jane vostra, che vi vuole bene e sa che questa arancione paginetta è spesso meta di Erasmi in cerca di aiuto, ha deciso di venirvi incontro e di condividere con voi la propria esperienza, fornendovi in questo modo qualche indicazione di massima.
Tutto ciò perché?
Ma che domande?
Non è evidente?
Perché lei vi ama, giovani ventenni in partenza.
Perché lei vi è affezionata quanto una sorella, vabbè diciamo quanto una zia. Una zia ancora giovane e piacente, però!
E soprattutto perché questo vecchio post Jane ce l'ha sul groppone da una vita ed ora ha deciso di liberarsene. Ecco.
Quale?
Come quale?
Ma è ovvio!
Il Momento in cui lo studente Erasmus medio, in partenza per il primo semestre, prende coscienza del fatto che dovrà prepararsi dei bagagli contenenti il necessario per almeno 6, e dico 6, e ribadisco 6, mesi all'estero.
Se lo studente è maschio l'impresa risulta difficile, ma se lo studente è femmina (e dunque studentessa) l'impresa assume dei contorni titanici.
Ma Jane vostra, che vi vuole bene e sa che questa arancione paginetta è spesso meta di Erasmi in cerca di aiuto, ha deciso di venirvi incontro e di condividere con voi la propria esperienza, fornendovi in questo modo qualche indicazione di massima.
Tutto ciò perché?
Ma che domande?
Non è evidente?
Perché lei vi ama, giovani ventenni in partenza.
Perché lei vi è affezionata quanto una sorella, vabbè diciamo quanto una zia. Una zia ancora giovane e piacente, però!
E soprattutto perché questo vecchio post Jane ce l'ha sul groppone da una vita ed ora ha deciso di liberarsene. Ecco.
Chiunque abbia fatto l’Erasmus lo sa: fare stare nei canonici 20 kg di bagagli lo stretto indispensabile per sei mesi all’estero è un’impresa che richiede nervi saldi, creatività, elasticità mentale ed una certa dose di lucida follia.
In primo luogo bisogna selezionare. Decidere cosa è davvero utile e insostituibile e cosa no. Le scarpe preferite? Impossibile rinunciarvi. La tinta per rimanere fintamente e sfacciatamente bionda? Più importante delle aspirine. Il top da panterona? Mai senza. La moca e il parmigiano? Certo. Sarà patetico ma ognuno ha pur diritto alle proprie perversioni.Il secondo passo consiste nell’ armarsi di santa pazienza e procedere al riempimento della valigia con la stessa precisione che richiederebbe un’opera ingegneristica. Nulla può essere lasciato al caso, tutto deve essere incastrato al millimetro e pesato fino all’ultimo etto: bisogna piegare ed arrotolare, mettere i capi pesanti sotto e quelli più leggeri sopra, infilare i calzini dentro le scarpe e disporre ciò che avanza come un florilegio ad ornare il tutto e soprattutto ad occupare gli spazi morti.E quando alla fine, inevitabilmente, nonostante le rinunce e i calcoli, qualcosa sembra destinato a non trovare posto, rimane l’ultima possibilità, la risorsa estrema, l’uscita d’emergenza.
Lo si indossa durante il viaggio.
Il piumino a settembre? Quattro paia di mutande? Bracciali, collanine ed anelli? Si. Si. Si.
Fino ad assomigliare all’omino Michelin bardato come la Madonna di Pompei? Certo, perché no?
Se si ha l’opportunità di vivere un’avventura fantastica come sei mesi all’estero si deve pur essere disposti a rinunciare a qualcosa: al proprio senso del ridicolo, per esempio.
Per quanto le valigie possano sembrare piene, per quanto il peso possa apparire eccessivo ed ingestibile, per quanto ci si possa sentire a disagio con dieci strati di roba addosso, bisogna star sereni e non preoccuparsi.
Al ritorno sarà peggio.
C'era un posto e ci sarà ancora.
sabato, settembre 11, 2010
http://www.mariarosariaserritiello.info/opere.htm C'era un posto speciale. Un posto di vicoli e scale, archi e segreti. Un posto che ubriacava gli occhi e saziava il cuore. Un posto dove potevi immaginare la trama di un
Olimpionica Jane
mercoledì, settembre 08, 2010
Confessiamolo, ogni quattro anni di fronte alla bandiera con i cinque cerchi, tutti noi sognamo per un attimo di essere campioni olimpici. Non è vero? No? Come no? E vabbè, io sì! Io
Oggi si sperimenta
lunedì, settembre 06, 2010
Dopo due mesi di stupidera, oggi si cambia registro. Partendo da un verso(il primo della terza strofa) della poesia "Questions of travel"(*) di Elizabeth Bishop ho scritto un breve racconto. Prima che vi
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mercoledì, settembre 01, 2010
Una ragazza di città ha scarpinato allegramente tra prati e monti trentini. Tutta sudata e stropicciata, equipaggiata con abbigliamento e scarpe inadatte, si è trascinata dietro anche un bastone da passeggio ma, incapace
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