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Un altro dei miei racconti pubblicati sul quotidiano online TorinOggi.
Racconti in cui eventi davvero avvenuti nella mia città si michiano con la leggenda popolare e la mia fantasia.

Buona lettura...

La sera, l'aria di aprile, era ancora freddina e Maria aveva avvolto la figlia che teneva in braccio in uno spesso scialle. 
Giovanni, che le camminava accanto, stringeva la mano del loro primogenito di 5 anni appena compiuti.

"Dove andiamo papà?" chiese il piccolo. 
"Al circo" 
"E chi è Circo?" 
"Uno spettacolo da restare a bocca aperta!" 
"Davvero????" 
"Si sì" 
E il bimbo sorrise con gli occhi pieni di curiosità e i piedini che macinavano veloci sullo sterrato. 

Intanto, mentre il tendone si riempiva di curiosi per il grande evento, i cavalli battevano gli zoccoli nervosi sul terreno e gli artisti si preparavano nei carri. 
William s'impomatava i baffi e, con alcune forcine, fermava saldamente il suo bel cappello. 
"Tatanka, are you ready, sei pronto?"

Continua sul sito ufficiale del giornale...


Io lo so che alcuni professori a scuola hanno fatto più danni dei lanzichenecchi. 
Io lo so che i programmi scolastici in alcune parti sono miopi, sordi e pure un po' rimbambiti. 
Io lo so ma questa non è una scusa. 

Supera i tuoi traumi liceali, apri la mente e leggi i classici della letteratura. 
Perchè c'è un motivo se i classici sono diventati tali. 
Non li amerai tutti allo stesso modo, ci mancherebbe, ma non potrai restare immune al fascino e all'innegabile qualità di alcuni scritti. 

I russi, i francesi, gli italiani. Pure Manzoni, sì, l'ho detto. Gli inglesi, li spagnoli e poi salpa oltre oceano e anche verso oriente. La letteratura mondiale(!) di tutti i tempi è una ricchezza da godere! 

Leggi le novità del momento, non ti sto suggerendo di chiuderti in una torre d'avorio e pagine ingiallite, ma leggi i classici, un po' per volta, di epoche e luoghi diversi. Che regalo ti farai!

"Ma sti tipi bassetti con i piedoni ti paiono proprio una buona idea?" 
Non escludo che avrei detto questo a Tolkien se mi fossi trovata in mezzo agli Inklings. 

Mi vedo così, unica donna, elegantissima come si usava all'epoca, in mezzo alla crème della letteratura inglese, a sparare scemenze per far la spiritosa. A combattere l'ansia da prestazione con la stupidera. 

Gli Inklings si ritrovavano ogni settimana presso il Pub Eagle and Child ad Oxford, in St Giles Street. Pub che ora espone orgoglioso una targa commemorativa su cui si regge tutto il suo marketing. Scelta condivisibile. 

Quello degli Inklings, era un gruppo di autori, accademici e no, che – dall’inizio degli anni ’30 fino al 1949 – si incontrò per leggersi vicendevolmente cosa stavano scrivendo in quel periodo, per confrontarsi, per darsi consigli. Io m'immagino discorsi del tipo "Che ne dite di un leone parlante?” “Ma sei serio?” 

Insomma un laboratorio di scrittura per inarrivabili geni che stavano facendo la storia della letteratura tutte e del fantasy, in particolare, tra alcol e tabacco. Che invidia. 

Il più noto del gruppo era Tolkien, accanto a lui C.S. Lewis, poi a seguire Charles Williams e molti altri ancora. Trovi l’elenco completo qui https://en.wikipedia.org/wiki/The_Inklings. 

In quegli anni, tra quelle sale e quelle menti, videro la luce opere come Il Signore degli Anelli e la saga delle Cronache di Narnia. E noi ancora ne godiamo, a spiare la meraviglia della creazione con i nasi attaccati ai vetri delle finestre di quel pub di Oxford.

Io, abituata a sentirmi sempre dire "No, sei troppo piccola!" da una madre un po' severa e parecchio apprensiva, ricordo perfettamente il primo di una serie di rari sì. 

Avvenne quando, più o meno a 4 anni, di fronte al mio indice ossuto che indicava la libreria, la mia mamma non negò come sempre ma sorprendentemente prese un volume colorato e me lo mise tra le braccia. 
Era uno dei Quindici, l'enciclopedia per bambini, il mio primo amore. 

Sarà per quello che amo tanto i libri, perché rappresentano per me il primo brivido d'indipendenza, la prima fuga dal nido, il primo passo verso l'età adulta e i suoi misteri.
Ormai è quasi Natale e ho deciso di farti un regalo: un Pdf con cinque spunti/idee/esercizi per metterti alla prova e dedicare del tempo alla scrittura creativa. 

Io, con una certa spocchia (lo ammetto), li chiamo detonatori di creatività: 5 input per trovare nuovi spunti e ispirazioni per scrivere, per creare storie e mondi. 

Cosa devi fare per avere questi spunti? 
Scrivimi tra i commenti o contattami in privato e ti verrà subito inviato il documento. 

Non sei obbligato/a a condividere il mio post ma, se lo farai, non mento, apprezzerò moltissimo.

Intanto buone feste e buona scrittura!


Molti anni fa, diventata consapevole della mia passione corrisposta per la scrittura, mi misi alla ricerca di un corso. Volevo confrontarmi con gli altri, esercitarmi e imparare tutto ciò che ci fosse da imparare.
Ansia creativa, di prestazione e di conoscenza erano allacciate tra loro in uno scambio di amorosi sensi. 

Cercai per diverse settimane ma non trovai nulla che mi convincesse fino a quando la mia amica Mary non mi girò un volantino. Non si trattava proprio di un corso ma di un laboratorio di scrittura. Un posto dove ritagliarsi del tempo per scrivere, dove ascoltare ciò che scrivevano gli altri, sentire le loro opinioni e i consigli degli insegnanti. Un luogo per esprimere se stessi e per imparare a farlo al meglio. 

Ci andai e mi innamorai. 

Mi innamorai talmente tanto di questa formula che, dopo anni di frequentazione e una carriera avviata nella scrittura, ne realizzai anch’io diversi come guida e organizzatrice. “Maestra”, mi chiamano ma a me fa sempre sorridere. 

Ne ho fatti dal vivo, nella mia vecchia casa (con tanto di aperitivo pre-scrittura!) ma soprattutto moltissimi online, via Skype e attraverso il Blog. Laboratori con persone da tutta Italia e non solo. Un’esperienza che ha fatto nascere mille storie e anche bellissime amicizie. 

Per un anno ho dovuto rinunciarvi per questioni organizzative, di tempo a disposizione e per la necessità di ricaricami, di trovare nuove cose da dare e da insegnare. Il mio ruolo da “maestra” io lo prendo molto seriamente! Cerco di essere utile, gentile ma efficace, anche severa ma mai cattiva, voglio che la gente scriva e si esprima, non voglio tarpare le ali di nessuno, solo indirizzare e, se c’è bisogno, stimolare la creatività. 

Dicevo, è passato un anno senza laboratori, ma ora direi che sono pronta, piena di energia e di nuove idee, quindi nel 2022 farò partire un laboratorio di scrittura via zoom. 

Il come e il quando lo saprai presto, intanto “resta in linea” e preparati per questa nuova avventura. 

Io non vedo l’ora!

"Leggi". 

Così, pare, abbia risposto zia Jane alla nipote che le chiedeva un consiglio su come cominciare a scrivere.

Zia Jane, Jane Austen, ha sempre ragione.

Cos'è Goodreads? 
Un sito dove tenere conto dei libri letti, leggere recensioni e prendere ispirazione dalle letture altrui. Insomma, un Social per topi di biblioteca. Categoria a cui mi vanto di appartenere praticamente da sempre. 

Ogni inizio anno si può, volendo, indicare quanti libri si ha intenzione di leggere nei 365 giorni successivi. Un modo per sfidare se stessi, per stimolarsi, darsi un obiettivo. 

Io quest'anno l'ho fatto. Sono stata ambiziosa. Troppo. Probabilmente non raggiungerò l'obiettivo. 
Poco male, dirai tu. Ecco. E lo stesso che direi anch'io. Goodreads però non pare essere d'accordo e, colto da un'ansia da prestazione per interposta persona, con l'avvicinarsi della fine dell'anno ha preso a mandarmi una serie di email moleste. 

Appena finisco una lettura mi scrive per spronarmi, "Hai finito di leggere X e ora cosa leggerai? Eh eh eh?". Ho chiuso un libro e 5 secondi dopo attacca alla giugulare. "Ora che vuoi leggere? Eh? Ti suggerisco qualcosa?" 
Good, sto andando a dormire, ci penso domani. 
Good, sono sul water, potrei occuparmi della faccenda più in là? 
Good, se continui a stressarmi così, do fuoco alla libreria. 

"Ehi Jane, sei un po' indietro con le letture, ti lascio a seguire un elenco di libri sotto le 300 pagine. Leggendo questi, vedrai che raggiungerai l'obiettivo annuale, io credo in te" 
Grazie, Good, sono commossa, la tua stima e il tuo affetto mi rinfrancano ma no, tutta la produzione di Baricco, anche no. 

"Ehi Jane, con questo ritmo rischi di non raggiungere l'obiettivo finale, perché non inserisci nell'elenco delle letture fatte nel 2020, qualche libro degli anni passati? Eh, dai valgono comunque!" 
Ma Good, tesò, mi stai suggerendo di barare? 

Viviamo in un mondo malato dove ci prefiggiamo obiettivi inutili da raggiungere ad ogni costo. 

Ah il piacere della lettura!
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