Anche per quest'anno l'8 marzo è passato.
Il 27 febbraio Morgan ha pubblicato un bellissimo post.
Ha ricordato i drammi, che le nostre nonne, le nostre madri, le nostre zie, le nostre anziane vicine di casa, le donne del nostro paese hanno dovuto affrontare prima della legge sull' interruzione volontaria di gravidanza.
Se qualcuno cercherà di modificare a ribasso la 194 andrò in piazza a protestare pure io, vicino alle tantissime donne, e ricorderò sempre che cosa ha vissuto mia bisnonna e le difficoltà di mia madre.
Pochi giorni dopo ,Lamorachevola ha segnalato un'iniziativa interessante: una petizione in difesa della 194 e del diritto di autodeterminazione della donna.
LIBERADONNA.
Con l'oscena proposta di moratoria dell'aborto, che tratta le donne da assassine e boia, e la recente ingiunzione a rianimare i feti ultraprematuri anche contro la volontà della madre (malgrado la quasi certezza di menomazioni gravissime), i corpi delle donne sono tornati ad essere “cose”, terreno di scontro per il fanatismo religioso, oggetti sui quali esercitare potere.
I diritti, guadagnati con tanto dolore e tanti sforzi, devono essere sempre difesi: mai darli per scontati!
Ci si rilassa un'attimo e la restaurazione è dietro l'angolo!
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