Una volta superato il cancello, la loro attenzione venne attratta dal vezzoso comignolo rosa che puntava verso il cielo. La piccola bocca soffiava un fumo bianco e denso come le nuvole, ma profumato come le fragole selvatiche.
Improvvisamente, da dentro la casa giunse un urlo. Un unico urlo acuto e breve.
Solo questo. E nulla più.
I due non si spaventarono ma corsero gli ultimi metri che li separavano dal bizzarro edificio.
Poi, per guardare dentro, appoggiarono le mani al vetro della finestra.
Si stupirono: non era freddo e neanche liscio. Ma tiepido e ruvido.
"Zucchero", sentenziò Hansel dopo un'unica sapiente passata di lingua.
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