Come già vi avevo annunciato in questo post, nei prossimi giorni/settimane/mesi (chi potrà mai dirlo?!?) scriverò e illustrerò una serie di racconti brevi, anzi brevissimi.
Ogni racconto, un protagonista diverso.
Tutti i protagonisti, il medesimo autobus.
Il 68, il Karonte's Bus.
Le storie si possono anche leggere singolarmente, ma l'ideale sarebbe seguire il loro ordine.
La prima la potete trovare a La Pozione Magica di Eireen.
La seconda qui di seguito.
Arrivo alla fermata. Arriviamo. Mamma sale sul 77. La mia
sorellina sul 13. Io aspetto il 68.
È sempre pieno il 68.
Dò una gomitata a destra e una a sinistra. Una spinta a destra e una a sinistra. Qualcuno mi fa gli occhiacci. Qualcun altro m’insulta. Tutti controllano svelti svelti tasche e borse.
Dò una gomitata a destra e una a sinistra. Una spinta a destra e una a sinistra. Qualcuno mi fa gli occhiacci. Qualcun altro m’insulta. Tutti controllano svelti svelti tasche e borse.
“La zingara. La zingara che ruba.
Attenti alla zingara che ruba!”
Io non rubo. Ma mi diverto a farglielo credere.
Mica mi farebbe schifo rubare. Papà sarebbe così contento ed
orgoglioso. Ma ho la mano troppo pesante. Non sono capace.
Eccola là .
La vecchia.
Anche lei tutti i giorni sul 68.
Sempre arrabbiata. O forse triste. Che è molto peggio.
La vecchia.
Anche lei tutti i giorni sul 68.
Sempre arrabbiata. O forse triste. Che è molto peggio.
Il primo giorno che la incontrai spinsi anche lei.
Mi fece gli occhiacci. Poi controllò la borsa.
Alla sua fermata ci mise un’ora per scendere con la gamba
rigida e un vecchio bastone.
Da quella volta non la spinsi più.
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