Il Ricordo in Cinque Sensi

I suoi occhi si aprirono e mi fissarono.
Il viso, pallido e gonfio, ebbe un tremito.

Mi chinai per salutarla. Poggiai la mia mano sinistra sulla sua spalla destra. La camicia da notte era liscia e sottile.

Le baciai il volto.
Il sapore e l'odore erano ancora i suoi: un misto di caramelle alla menta, sapone di Marsiglia e naftalina.

"Ciao". La voce, invece, era solo la mia.
La sua non l'avrei sentita mai più.

6 commenti