E viene l'ora della partenza per Matera, momento clou della vacanza, motivo centrale della stessa, sede del matrimonio del secolo!
Gli altri invitati torinesi si mettono in viaggio. C'è chi guida tutta la notte, c'è chi atterra a Bari e poi affitta un pulmino, e poi ci siamo noi, che siamo già nelle Marche e quindi ce la prendiamo comoda. Colazione con marmellatine e uccellini canterini, panini per il pranzo, saluti pigri alla nostra ospite e poi via verso Matera. Tempo stimato di viaggio 4 ore. Ed è, in effetti, il tempo che ci mettiamo, ma che viaggio!
Da Monteprandone a Canosa tutto bene, tre ore lisce come l'olio, ma poi a Canosa si deve uscire dall'autostrada e in quel momento mi vengono in mente tutte le volte che ho sentito dire "Matera è bellissima ma è mal collegata". Viaggiamo su strade con dossi che rischiano di farti decollare o ribaltare, oppure decollare e poi ribaltare. Buche dove lasciarci uno o più pneumatici. Asfalto così sconnesso che "sconnesso" non basta più, ci vorrebbe un nuovo termine per definirlo, tipo asfaltodimerda.
Strade deserte, abbandonate a se stesse, tanto che la vegetazione, che dovrebbe stare solo ai bordi invade la carreggiata, dando al tutto quell'aria beneaugurante da fine del mondo/attacco degli zombi imminente.
Per rassicurarci, e rassicurare, messaggiamo costantemente con una coppia di amici(*). Vengono anche loro al matrimonio, vivono a Bologna, sono partiti in mattinata e si trovano circa 100 km dietro di noi.
"Anche voi state uscendo a Canosa?"
"Sì, perché?"
"Niente, state calmi, andrà tutto bene"
"In che senso state calmi?"
"Superati i primi 20, 30, 40 minuti, le cose migliorano" "Cosa?" "Ci siete ancora?" "Oh santoiddioooo questo è l'inferno!"
Alla fine arriviamo tutti a destinazione, noi, quelli che sono partiti di notte, quelli che hanno fatto il viaggio in aereo e pure quelli di Bologna.
Giungiamo a Matera. Matera. Pieno, vero, sud. Certificato, geografico, garantito, meraviglioso, italico sud. Dove il bel tempo e il buon cibo non mancano mai! E, infatti, facciamo giusto in tempo a disfare le valigie, che si scatenano gli elementi e comincia a piovere a dirotto. Perfetto.
(*): coppia formata da mia cugina e il suo fidanzato. Lo specifico perché la definizione vaga "coppia di amici" potrebbe non essermi mai perdonata.
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