Due volte al mese scrivo "Racconti sotto la Mole" per il quotidiano online TorinOggi. Oggi ho scelto di raccontare la liberazione di Torino, o meglio il suo inizio, attraverso gli occhi di un tranviere che è rimasto nella storia o, quantomeno, nella memoria della città . Il tranviere del 14.
Buona lettura.
"Sei sicuro?" mi chiese accompagnandomi alla porta.
"Sì" le risposi.
I bambini, intanto, in cucina si litigavano una galletta.
La mia Maria sapeva cosa avrei fatto, cosa avremmo fatto tutti. Aveva paura, non aveva dormito per l’ansia ma ora, ancora in vestaglia, cercò di farsi coraggio e mi strinse forte dicendomi solo "Fa quello che devi ma poi torna da noi".
Erano tempi bui quelli, lo erano da anni, ma ora che avevamo un progetto, che eravamo pronti a far qualcosa, insieme alla paura crebbe anche la speranza.
Erano le 9 quando uscii dal deposito alla guida, come ogni giorno, del 14, il mio tram. Piero, collega e caro amico, mi fece un cenno dalla sua vettura: "Ci vediamo in piazza" mi disse.
Continua...
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