Dodicesimo esercizio: Cos'è andato storto?

La sposa attraversò la navata della Chiesa stretta al braccio di suo padre, tra le mani uno splendido bouquet di rose. Parenti ed amici, seduti l'uno accanto all'altro, la guardavano commossi scattando compulsivi con i loro smartphone. Lo sposo, che l'attendeva in piedi accanto al parroco, le sorrise con dolcezza. "Sei bellissima" le disse una volta giunta all'altare. "Anche tu non sei male" rispose lei.

La cerimonia procedette liscia tra cori celestiali e lacrime di ordinanza, nonna Rosa si soffiava il naso in un fazzoletto di lino, zia Lucia cercava di sfilarsi con noncuranza le scarpe nuove strette come morsi di cani ai piedi, la madre della sposa tremava dalla voglia di sistemare il parrucchino storto del consuocero. 

Quando il prete si schiarì la voce e prese a recitare le domande di rito l'attenzione di tutti tornò agli sposi.
"Francesco, vuoi accogliere Sara come tua sposa, promettendo di esserle fedele sempre, nella gioia e nel dolore, nella salute e nella malattia, e di amarla e onorarla tutti i giorni della tua vita?"
"Sì"
"Sara, vuoi accogliere Francesco come tuo sposo, promettendo di essergli fedele sempre, nella gioia e nel dolore, nella salute e nella malattia, e di amarlo e onorarlo tutti i giorni della tua vita?"
"Sì"

"E no, no no no no!" tutti si girarono a guardare nonna Rosa che, in piedi in mezzo alla navata, sventolava fazzoletto e pugni: "No, no, no, voi due non potete sposarvi!"
Io ho scritto questo e ora tocca a voi. 
Raccontate cos'è andato storto, spiegate il motivo della scenata della nonna. Fatelo con un flashback, o partendo da dove ho interrotto io, o da dove cavolo vi pare. Non c'è bisogno che scriviate come andrà a finire ma, se vi va, ovviamente avete la mia benedizione. Chi sono io per fermarvi? Non sono mica nonna Rosa!

Come sempre, avete massima libertà. Usate i personaggi già presenti o aggiungetene anche altri, sguazzate in questa famiglia, in queste due famiglie. E, se avete delle domande, contattatemi via blog, social o email.

Avete tempo per spedirmi i vostri lavori fino a domenica 28 giugno alle ore 12, buona scrittura!

Tipo di testo: qualsiasi (racconto, poesia, flusso di coscienza, etc…).
Lunghezza testo: dai 100 ai millemilioni di caratteri, spazi inclusi.
Email: janecole@live.it.
Oggetto: laboratorio condiviso di scrittura. 
Specificare nel testo dell’email se volete restare anonimi o meno, se volete essere taggati (su FB) o meno. Scadenza per far pervenire il testo: domenica 28 giugno 2020, ore 12.

Volete leggere tutti i Racconti nati da questo esercizio? Li trovate qui.

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