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Jane: "Ciao AmicoG!"
AmicoG: "Ciao Jane!"
Jane: "Come stai?"
AmicoG:"Insomma..."
Jane: "Cos'è successo?"
AmicoG: "Io e S. ci siamo lasciati"
Jane: "Mi dispiace. Cavoli, non me l'aspettavo proprio!"
AmicoG: "La decisione definitiva l'ho presa io. Era l'unica cosa da farsi. Ma dopo 3 anni insieme è strano abituarsi all'idea."
Jane: "Certo, capisco. Ma sei sicuro? Lei era così carina e simpatica. Sembravate così felici assieme: una bellissima coppia!"
AmicoG:"Si è vero. Ma c'erano delle incompatibilità..."
Jane: "....in che senso?"
AmicoG: "......"
Jane: "????"
AmicoG: "Di carattere sessuale"
Jane:"Ops..."
AmicoG: "....."
Jane: "Ora fai il timido? Ti conosco da una vita: sei peggio di una vecchia portinaia. Tu hai la necessità fisica di spiattellare i particolari..."
AmicoG: "Già! E tu stai morendo dalla voglia di ascoltarli, eh?"
Jane: "Secondo te?"
AmicoG: "Ok. E' semplice. A lei non piaceva fare sesso. Le bastava farlo pochissime volte."
Jane: "Andiamo, sei il solito esagerato. Tu sei troppo esigente.
Per pochissime volte quanto intendi?"
AmicoG: "....una volta al mese"
Jane: "Beh si...un po' pochino in effetti"
AmicoG: "Già"
Jane: "Ma come mai? Insomma, non avete mai cercato di risolvere questo problemino?"
AmicoG: "Risolverlo? E come? Io volevo farlo e lei no."
Jane: "...."
AmicoG: "A che stai pensando?"
Jane: "...."
AmicoG: "Cosa sta elaborando la tua mente malata?"
Jane: "Niente..."
AmicoG: "???"
Jane: "Mi chiedevo..."
AmicoG: "Cosa?"
Jane: "..."
AmicoG: "Sto aspettando."
Jane: "Va bene. Ma non ti arrabbiare"
AmicoG: "???"
Jane: "Non hai mai preso in considerazione la remota possibilità, che forse a lei il sesso piacesse, ma non con te?"
AmicoG: "In che senso?"
Jane: "Forse tu non eri in grado di soddisfarla e così lei ha perso interesse."
AmicoG: "...."
Jane: "Dai non ti offendere..."
AmicoG: "......"
Jane: "Come sei permaloso!"
AmicoG: "......"
Jane: "Era solo un'ipotesi!"
AmicoG: "..."
Jane: "...."
AmicoG: "No"
Jane: "No, cosa?"
AmicoG: "No, non è possibile. Io a letto sono bravissimo! Io sono fantastico! IO SONO IL DIO DEL SESSOOOO!!!"
Jane: "....."
Jane abbassa lo sguardo e si pente di aver anche solo messo in dubbio la virilità dell'amico.
Jane si rende conto di essere una carogna, ma sta trattenendo a stento una gran voglia di ridere...ihihihihihihihihihihihihihihihihihihihihihi...



Update.
La morale è: se gli uomini riuscissero a mettersi di più in discussione, ci sarebbero molte più donne "felici" a questo mondo.
Jane era una cameriera instancabile. I piedi le dolevano e gli occhi le bruciavano, ma lei non mollava, tutta sorrisi ed efficienza.
M. faceva il cuoco, arrivava dal Marocco e sembrava arrabbiato col mondo intero.

Una sera Jane corse a prendere l'ennesima ordinazione in cucina e trovò delle patatine fumanti.
"A che tavolo?", chiese.
"Nessuno. Sono per te. Fai una pausa.", rispose M.
Il tono era quello di un ordine, ma nascondeva l' offerta di un'amicizia.
Da quel momento, ogni sera M. le preparò qualcosa.
Lei mangiava e lui le raccontava della sua terra, della sua famiglia, e di tutto ciò che aveva lasciato.

Sono passati tanti anni, ma Jane ancora si ricorda di M. e conserva come tesori l'amicizia e la fiducia che lui volle accordarle.

----------------------------------------------------------------------------------

Eli era scappata da Roma e si era rifugiata a Londra.
Passava tutto il giorno a fare panini. La gente li ordinava parlando così velocemente, che lei aveva sempre paura di non capire qualcosa.
S. faceva il cuoco ed arrivava dalle Hawaii. L' Inghilterra era così grigia rispetto ai luoghi che aveva lasciato, ma lui non si lamentava mai.

Per Eli ogni giorno era una battaglia contro la voglia di arrendersi e piangere finalmente tutte le proprie lacrime. S. l'aveva capito e cercava sempre di far ridere quella ragazza italiana piena di mille segreti.
Lei aveva gli occhi tristi, lui il sorriso nel cuore.

Eli si ricorda ancora di S. e non si perdonerà mai di essersene andata senza neanche una parola.
L'Italia è un paese democratico.

L' Italiano medio ha deciso.

Io ho deciso, che quando becco quello str*nzo dell' Italiano Medio lo corco di mazzate...democraticamente parlando.


Immagine di Tom Everhart.
Mettetevi comodi, che vi racconto cosa ho sognato stanotte.

Avevo di nuovo 18 anni ed andavo ancora al liceo.
Era tutto come lo ricordavo, tranne una piccola, ma fondamentale differenza.
Il posto della mia vecchia professoressa di educazione fisica era stato preso da un gran pezzo di marcantonio.
Alto, muscoloso, mascella volitiva, labbra tumide ed invitanti, occhi scuri e profondi ed una fintissima quanto discutibile zazzera bionda.
I più attenti tra i miei lettori (si si, dico proprio a voi quattro!) avranno già capito, che il mio nuovo docente di ginnastica era nientepopodimeno che Sean Lamont.

Lo scozzese, oltre ad essere il mio insegnante, aveva anche un'altra peculiare caratteristica: era un alieno in lotta contro lo sterminio del proprio popolo.
Insomma, per farla breve, Sean doveva riprodursi.
E indovinate chi era la prescelta per tale operazione?
Bravi! La sottoscritta!
Io, che sono sempre stata molto sensibile alla causa delle specie in via d'estinzione (balene, panda, giocatori di rugby), ovviamente non mi tiravo indietro e....

e....
e....
e mi ritrovavo incinta di 6 mesi!!!!

No, non sto facendo la timida.
Le cose sono andate proprio così: lui si è avvicinato e dopo un secondo io avevo il pancione!

E' possibile che io abbia un inconscio così pudico?
Quello che doveva essere un bellissimo sogno erotico si è rivelato essere solo un assurdo sogno fantascientifico con tanto di malcelato desiderio di maternità.
La parte più succosa e interessante è stata saltata a piè pari!

Tutto ciò è profondamente ingiusto...rivoglio indietro il prezzo del biglietto!

Casa Cole.
Interno giorno.
Cucina.
Sul divano mammaCole si gode una rigenerante pennichella.

Squillo del telefono.
MammaCole si scapicolla a rispondere.
Cerca il cordless per tutta casa.
Non lo trova.
Lo cerca ancora.
Finalmente lo vede, stava lì, accanto al divano.

Risponde trafelata: "Pronto".
Una voce registrata dall'altro capo del filo: "Buongiorno, abbiamo un messaggio per lei da parte di Gianfranco Fini."

"Di chi???Ma v@##@ncul*v@, @ccidenti@tee@tutt@l@tu@#@migli@, m@v@@l@v*r@re, pure@c@s@devir*mpere, tuequeln@n*dell@mic*tu*......."

MammaCole riattacca e si rimette a ronfare sul divano.

Gianfri, grazie del pensiero, mammaCole ha molto gradito.
Perché i sogni, se non sono sostenuti dalla speranza di farcela, rimangono sempre e soltanto desideri irrealizzati.


Ho trascorso le ultime 36 ore ad autocommiserarmi e autoschifarmi.
Ho fatto un giro tra i miei blog preferiti.
Ho letto Regina ed ho deciso di citarla.
Perché?
Perché ha ragione.
Jane: "Oggi nell'equipe c'era una ragazza che si sposa a luglio" (buttandogli la notizia così...con finta casualità)
Ciccio: "Davvero?" (sbadigliando, totalmente disinteressato)

Il giorno dopo...
Jane: "Pensa che caso: oggi ho lavorato con una collega che si sposa ad agosto." (sorridendo amabile)
Ciccio: "Poverina: soffrirà il caldo" (ciurlando nel manico)


L'indomani...
Jane: "Non ci crederai mai!" (cercando di incuriosirlo)
Ciccio: "???" (incuriosendosi)
Jane: "Stamattina di turno con me, c'era una ragazza che non vedevo da parecchio..." (decidendo di prenderla alla larga)
Ciccio: "..." (aspettandosi la fregatura da un momento all'altro)
Jane: "Si sposa nel 2009, ma ha già comprato la casa!" (esibendo un sorriso a 100 denti)
Ciccio: "..." (striciando verso la porta)
Jane: "Non ti sembra incredibile?" (bloccandolo con le spalle al muro)
Ciccio: "Cosa?" (preparandosi, rassegnato, allo scontro finale)
Jane: "Ultimamente lavoro sempre con colleghe che stanno per sposarsi!" (rispolverando per l'occasione il più diabolico dei sorrisi diabolici)
Ciccio: "Già. La coincidenza è doppia..." (sfoderando un sorriso più diabolico del più diabolico dei sorrisi diabolici)
Ciccio: "Loro ultimamente lavorano sempre con una ragazza che invece NON stà per sposarsi......uahuahauhauahuahuahu" (piegandosi in due, travolto dalla propria eccezionale simpatia)
Jane: "......"
Ciccio: "uahuahauhauahuahuahu"
Jane: "....."
Ciccio: "uahuahauhauahuahuahu"
Jane: "Stanotte ti ucciderò nel sonno." (allontanandosi con lo sguardo inettato di sangue)
Ciccio: "uahuahauhauahuahuahu...................???????????????"
(cominciando a preoccuparsi seriamente)

"Lo sa qual è l'unico modo per far ridere il buon Dio?"...
"Raccontargli i propri progetti."
In altre parole, niente panico, non c'è nulla che vada come previsto, è l'unica cosa che ci insegna il futuro quando diventa passato.

Pennac, Diario di scuola, Feltrinelli.
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