Il viaggio.
Sabato, 1.30 am.
Sorella, Cognato e Jane, pieni di entusiasmo e buoni propositi, partono in direzione dell'Umbria, luogo dove si terrà il matrimonio di uno dei tanti cugini Cole.
La strada è sgombra, il cielo sereno e l'umore ottimo.
Dopo qualche ora i tre iniziano a dare segni di cedimento.
SorellaCole cade in un sonno a intermittenza, in cui alterna momenti di completo abbandono a risvegli repentini e fastidiosi
Jane passa la notte ad imbottirsi di Coca Cola e salatini. All'alba ha acquistato due kg ed almeno una decina di tic nervosi.
CognatoCole sopporta stoicamente la moglie molesta e la cognata isterica e si ripromette di non passare mai più tante ore da solo con entrambe.
L' arrivo.
Il piano diabolico dei tre sciagurati consiste nell'arrivare in mattinata, mollare i bagagli in albergo e correre a visitare le innumerevoli meraviglie dell'Umbria.
In realtà, dopo aver attraversato mezza Italia in piena notte ed essere giunti a destinazione alle 7, i tre svengono sui propri giacigli, morti dal sonno ed assolutamente indifferenti a qualsiasi proposta socio-artistica-culturale che non includa un riposino.
Il Pomeriggio.
Un'allegra combriccola di cuginiCole si dirige a Gubbio, dove trascorre un'ora in un parcheggio a pagamento, aspettando che il diluvio, improvvisamente scatenatosi, abbia fine.
La vana attesa viene condita dagli aggiornamenti meteo forniti da Ciccio, anch'egli in arrivo per l'occasione.
La Cena.
Tutta la famiglia Cole si riunisce intorno ad un enorme tavola.
Ciccio viene scaraventato per la prima volta in mezzo a questa pazza, rumorosa, simpatica e variegata umanità.
Gli bastano 5 minuti per farsi amare da tutti.
Jane è una donna felice.
Il giorno del matrimonio.
Vengono assunte millemilioni di calorie.
Jane, individuata un'invitata con il suo stesso abito, la elimina e ne nasconde il cadavere dietro le bomboniere.
Ciccio fa troppe fotografie alle smandrappone amiche della sposa e per questo viene condannato a dormire per una settimana sul pavimento.
Porco!
SorellaCole si lascia travolgere dai balli di gruppo. I suoi parenti più prossimi prima fingono di non conoscerla e poi l'addormentano tramite lancio di freccia avvelenata.
Dulcis in fundo, uno dei cuginiCole chiede a Ciccio
Lunedì.
Dopo essere riusciti finalmente a visitare la bella Gubbio, tutti i Cole si avviano ognuno per la propria strada.
Ciccio e Jane tornano assieme, felici e innamorati, sui monti trentini.
Nonostante le foto alle smandrappone.
Porco!
Sabato, 1.30 am.
Sorella, Cognato e Jane, pieni di entusiasmo e buoni propositi, partono in direzione dell'Umbria, luogo dove si terrà il matrimonio di uno dei tanti cugini Cole.
La strada è sgombra, il cielo sereno e l'umore ottimo.
Dopo qualche ora i tre iniziano a dare segni di cedimento.
SorellaCole cade in un sonno a intermittenza, in cui alterna momenti di completo abbandono a risvegli repentini e fastidiosi
"...ronf ronf ronf...sono sveglia, sono sveglia, sono sveglia!...ronf ronf ronf...amore mi raccomando: non dormire!...ronf ronf ronf...ti faccio compagnia io, eh?...ronf ronf ronf..."
Jane passa la notte ad imbottirsi di Coca Cola e salatini. All'alba ha acquistato due kg ed almeno una decina di tic nervosi.
CognatoCole sopporta stoicamente la moglie molesta e la cognata isterica e si ripromette di non passare mai più tante ore da solo con entrambe.
L' arrivo.
Il piano diabolico dei tre sciagurati consiste nell'arrivare in mattinata, mollare i bagagli in albergo e correre a visitare le innumerevoli meraviglie dell'Umbria.
In realtà, dopo aver attraversato mezza Italia in piena notte ed essere giunti a destinazione alle 7, i tre svengono sui propri giacigli, morti dal sonno ed assolutamente indifferenti a qualsiasi proposta socio-artistica-culturale che non includa un riposino.
Il Pomeriggio.
Un'allegra combriccola di cuginiCole si dirige a Gubbio, dove trascorre un'ora in un parcheggio a pagamento, aspettando che il diluvio, improvvisamente scatenatosi, abbia fine.
La vana attesa viene condita dagli aggiornamenti meteo forniti da Ciccio, anch'egli in arrivo per l'occasione.
"Sono a Perugia: grandina!"
"Sono a Gualdo: piove a dirotto, non vedo niente, vado ai 20 all'ora!"
"Sono a Fossato: voglio la mamma!!!!"
La Cena.
Tutta la famiglia Cole si riunisce intorno ad un enorme tavola.
Ciccio viene scaraventato per la prima volta in mezzo a questa pazza, rumorosa, simpatica e variegata umanità.
Gli bastano 5 minuti per farsi amare da tutti.
Jane è una donna felice.
Il giorno del matrimonio.
Vengono assunte millemilioni di calorie.
Jane, individuata un'invitata con il suo stesso abito, la elimina e ne nasconde il cadavere dietro le bomboniere.
Ciccio fa troppe fotografie alle smandrappone amiche della sposa e per questo viene condannato a dormire per una settimana sul pavimento.
Porco!
SorellaCole si lascia travolgere dai balli di gruppo. I suoi parenti più prossimi prima fingono di non conoscerla e poi l'addormentano tramite lancio di freccia avvelenata.
Dulcis in fundo, uno dei cuginiCole chiede a Ciccio
"E voi quando vi sposate?"Il pingue fidanzato, per evitare di rispondere, si butta a terra fingendosi morto.
Lunedì.
Dopo essere riusciti finalmente a visitare la bella Gubbio, tutti i Cole si avviano ognuno per la propria strada.
Ciccio e Jane tornano assieme, felici e innamorati, sui monti trentini.
Nonostante le foto alle smandrappone.
Porco!
Come gli ex insistenti che periodicamente si rifanno vivi.
Come Iva Zanicchi nuovamente seduta al Parlamento Europeo.
Come i peperoni qualche ora dopo averli mangiati.
Abbassi un attimo la guardia e loro ti si ripropongono.
La si credeva relegata alle foto in bianco e nero delle mamme, ai film della Loren o alle cantanti britanniche tanto talentuose quanto svalvolate.
E invece no: lei era in attesa, pronta a rinascere dalle proprie ceneri.
La Cofana è tornata!
Non so se andremo davvero in giro tutte conciate come delle novelle Moira Orfei, ma evidentemente le ditte produttrici di lacca ci contano. Altrimenti non si spiegherebbe la necessità di mortificare due bellezze come quelle di Bar Rafaeli e Penelope Cruz con queste terribili impalcature.
Per delle acconciature così ci sarà bisogno di un condono?
Come Iva Zanicchi nuovamente seduta al Parlamento Europeo.
Come i peperoni qualche ora dopo averli mangiati.
Abbassi un attimo la guardia e loro ti si ripropongono.
La si credeva relegata alle foto in bianco e nero delle mamme, ai film della Loren o alle cantanti britanniche tanto talentuose quanto svalvolate.
E invece no: lei era in attesa, pronta a rinascere dalle proprie ceneri.
La Cofana è tornata!
Non so se andremo davvero in giro tutte conciate come delle novelle Moira Orfei, ma evidentemente le ditte produttrici di lacca ci contano. Altrimenti non si spiegherebbe la necessità di mortificare due bellezze come quelle di Bar Rafaeli e Penelope Cruz con queste terribili impalcature.
Per delle acconciature così ci sarà bisogno di un condono?
Da quasi dieci mesi conduco una vita dissociata: metà del mio tempo lo trascorro in Trentino, l'altra metà in Piemonte.
Se all'inizio soffrivo un po' l'isolamento montano e la mancanza di stimoli socioculturali, ora patisco maggiormente la routine torinese.
Ormai sono affetta da un grave sdoppiamento della personalità.
Sulle dolomiti sono carica di energia: mi divido tra l'ambulatorio, lo studio e la casa con l'efficienza e l'operosità di una formichina.
Nei pochi attimi liberi mi reinvento cameriera e arredatrice con sorprendenti risultati.
Nonostante la stanchezza, ho un sorriso radioso, la pelle morbida ed i capelli lucenti e setosi.
In terra sabauda perdo il buonumore e la voglia di fare.
La mia pelle invecchia di dieci anni in mezza giornata, i capelli prendono la consistenza della lana infeltrita ed il sorriso si trasforma in un ringhio sinistro.
Da cosa potrà dipendere questa curiosa patologia che mi ha colpita?
a)L'altitudine.
Forse discendo da una famiglia di sherpa ed il mio organismo rende meglio ad alta quota.
b)L'amore.
La vicinanza di Ciccio mi alleggerisce ogni fatica.
c)Mamma e Papà Cole.
Superati i trent'anni la convivenza, anche se part time, con i propri genitori è contro natura e psicologicamente deleteria.
Voi che dite?
Se all'inizio soffrivo un po' l'isolamento montano e la mancanza di stimoli socioculturali, ora patisco maggiormente la routine torinese.
Ormai sono affetta da un grave sdoppiamento della personalità.
Sulle dolomiti sono carica di energia: mi divido tra l'ambulatorio, lo studio e la casa con l'efficienza e l'operosità di una formichina.
Nei pochi attimi liberi mi reinvento cameriera e arredatrice con sorprendenti risultati.
Nonostante la stanchezza, ho un sorriso radioso, la pelle morbida ed i capelli lucenti e setosi.
In terra sabauda perdo il buonumore e la voglia di fare.
La mia pelle invecchia di dieci anni in mezza giornata, i capelli prendono la consistenza della lana infeltrita ed il sorriso si trasforma in un ringhio sinistro.
Da cosa potrà dipendere questa curiosa patologia che mi ha colpita?
a)L'altitudine.
Forse discendo da una famiglia di sherpa ed il mio organismo rende meglio ad alta quota.
b)L'amore.
La vicinanza di Ciccio mi alleggerisce ogni fatica.
c)Mamma e Papà Cole.
Superati i trent'anni la convivenza, anche se part time, con i propri genitori è contro natura e psicologicamente deleteria.
Voi che dite?
C'è chi ha la suocera presente, ossessiva e soffocante.
E si lamenta.
C'è chi ha la suocera perennemente assente.
E si lamenta.
C'è chi ha la suocera che adora e vizia i nipotini.
E si lamenta.
C'è chi ha la suocera che ignora i nipotini.
E si lamenta.
C'è chi ha la suocera indipendente, competitiva ed ipercritica.
E si lamenta.
C'è chi ha la suocera imbranata.
E si lamenta.
Io ho la suocera che ama Berlusconi.
Che dovrei dire, eh?
E si lamenta.
C'è chi ha la suocera perennemente assente.
E si lamenta.
C'è chi ha la suocera che adora e vizia i nipotini.
E si lamenta.
C'è chi ha la suocera che ignora i nipotini.
E si lamenta.
C'è chi ha la suocera indipendente, competitiva ed ipercritica.
E si lamenta.
C'è chi ha la suocera imbranata.
E si lamenta.
Io ho la suocera che ama Berlusconi.
Che dovrei dire, eh?
Maestra E. sognava di trascorrere la propria vecchiaia leggendo i tuoi libri. Te lo ricordi, Jane?
Assolutamente no.
Ma non potrò mai dimenticare quando il mio professore di italiano mi raggelò con un: "Lei non sa proprio scrivere signorina Cole."
Una brillante carriera da romanziera è stata stroncata da una crudele memoria selettiva.
Una serie di meravigliosi best seller non vedranno mai la luce a causa di un professore un poco stronzo.
La facciona di Moccia troneggia nelle vetrine della Feltrinelli al posto del mio adorabile visino per colpa del destino beffardo.
Per fortuna c'è il blog per sfogare l' incontinenza verbale e gli attacchi di incoercibile stupidera.
Jane oggi ha conosciuto Rabb-it.
Il mondo virtuale e quello reale si sono uniti, permettendo a due donne che non si erano mai viste prima di passare qualche ora assieme, chiacchierando come se si conoscessero da tempo.
Jane oggi ha incontrato Elastigirl.
L'ha guardata con adorazione, l'ha ascoltata rapita, ha riso ad ogni sua battuta, le ha stretto la mano e si è sentita completamente cretina.
Avere di fronte una persona di cui sai tante cose, mentre lei ignora anche il tuo nome, dà una certa sensazione di straniamento.
Jane oggi ha parlato con la favolosa Tata Lucia.
La vostra blogger, messa di fronte al proprio mito televisivo, non sapeva se piangere, ridere o buttarsi in ginocchio in adorazione.
Per fortuna è riuscita a darsi un contegno e si è limitata a farsi autografare un libro.
Nonostante la pioggia battente, gli autobus impazziti ed un fastidioso mal di testa, Jane si dichiara completamente soddisfatta del pomeriggio appena trascorso.
Il mondo virtuale e quello reale si sono uniti, permettendo a due donne che non si erano mai viste prima di passare qualche ora assieme, chiacchierando come se si conoscessero da tempo.
Jane oggi ha incontrato Elastigirl.
L'ha guardata con adorazione, l'ha ascoltata rapita, ha riso ad ogni sua battuta, le ha stretto la mano e si è sentita completamente cretina.
Avere di fronte una persona di cui sai tante cose, mentre lei ignora anche il tuo nome, dà una certa sensazione di straniamento.
Jane oggi ha parlato con la favolosa Tata Lucia.
La vostra blogger, messa di fronte al proprio mito televisivo, non sapeva se piangere, ridere o buttarsi in ginocchio in adorazione.
Per fortuna è riuscita a darsi un contegno e si è limitata a farsi autografare un libro.
Nonostante la pioggia battente, gli autobus impazziti ed un fastidioso mal di testa, Jane si dichiara completamente soddisfatta del pomeriggio appena trascorso.
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