Radio cole
  • Home
  • Laboratorio di Scrittura via Newsletter
  • Adelina
  • Il Mio Progetto
Lo sgambettare allegramente in acqua non ha accelerato minimamente la mia lipolisi ma ha affinato il mio spirito d'osservazione. E così durante i mesi passati, immersa nella broda calda con la pressione ai minimi storici e gli occhi miopi a fessura, mi sono dedicata allo studio di una curiosa figura umana e professionale: il Maestro di Acquagym. La mia è stata un'osservazione distaccata, scientifica e quasi spietata. Perché io quando faccio sport e quindi fatica divento cattiva, anzi cattivissima.

Avete presenti i nuotatori o i tuffatori?
I muscoli scolpiti?
Le spalle larghe?
Gli occhi arrossati dal cloro?
Ecco, scordateveli.
I maestri di acquagym sono una specie a parte, costoro in acqua neanche ci entrano e sono gli orgogliosi possessori di possenti fisici da lanciatori di coriandoli. Spalle strette, addominali inesistenti, gambe storte e piedi piatti.
A questo aspetto irresistibile si accompagna spesso un carattere altrettanto amabile, essi infatti dimostrano una spocchia ed un autocompiacimento che sarebbero eccessivi persino in un campione olimpionico bello come un modello di Calvin Klein, figurarsi in questi impiegati del catasto dal gluteo iposviluppato.

Ma la cosa più interessente è che, come tutti gli insegnanti che si rispettino, anch'essi sono facilmente catalogabili in due distinte categorie: i Buoni ed i Cattivi.
Nella nostra piscina si alternavano: il mercoledì ci coccolava il PoliziottoBuono, il venerdì ci massacrava quello Cattivo.
Per il primo sei sempre "Bravissima!", anche quando pisoli facendo il morto a galla, quando stai ferma come una boa a grattarti il sedere, quando fatichi a tenere il ritmo di un gruppo di arzille ottantenni. Il suo obiettivo è probabilmente quello di continuare a stimolarti ma il risultato che ottiene è solo quello di farti nascere il fondato sospetto che ti stia prendendo per il c... (Non fatemi essere scurrile, avete capito, no? Come no? Echecazzo!)
Il PoliziottoCattivo invece è fatto di tutt'altra pasta. Egli si fa beffe della tua fatica anche quando ormai sei a un passo dall'infarto. Ride dei tuoi crampi pure se piangi come un pupetto il primo giorno di nido. Ti tratta come una cacca persino quelle poche volte che, per intercessione divina, riesci ad essere più leggiadra e coordinata di Ester Williams. L'essere spregevole probabilmente non ha alcun obiettivo particolare ma ama soltanto abusare della propria posizione di potere.

Ovviamente, non c'è bisogno che ve lo dica, il primo non se lo fila nessuna mentre il secondo va via come il pane.
Non c'è niente da fare: il tipo stronzo è un evergreen che non stanca mai.
Dicono che il tempo cambi le cose,
ma in realtà le puoi cambiare solamente tu.
 
 (Andy Warhol)


L'estate, anche se non si direbbe, si avvicina.
La prova costume è ormai dietro l'angolo.
Ed io ho finalmente concluso le lezioni di acquagym. Alleluia alleluia!
Dopo mesi di sgambettamento a mollo, di sgraziate evoluzioni acquatiche, di dimostrazioni pubbliche della mia inadeguatezza sportiva posso dire con orgoglio di non aver perso neanche un etto che sia uno. E son soddisfazioni!
Tutta la mia ciccia è rimasta saldamente ancorata a pancia e fianchi perché io, non per vantarmi, sono una donna tutto d'un pezzo e ad i miei rotoli e cuscinetti ci tengo. Guai a chi cerca di privarmene!
Mi ci sono voluti anni di sacrificio e dedizione, di carbonara e sacher torte, di cene e pranzetti con quello spacciatore di grassi e calorie che, non a caso, risponde al nome di Ciccio de Ciccis, per raggiungere l'attuale forma sferica e non potevo certo permettere che pochi mesi di finto movimento mi facessero tornare orrendamente snella come quella gatta morta, mezza rimbambita della Sirenetta.
Volete mettere con il burroso fascino e la scaltra perfidia di Ursula? Non c'è paragone.
Un post senza pensieri per far correre felici le dita sulla tastiera.

(Dal sito www.affaritaliani.libero.it)
Udite, udite: Fox, l'oroscopante dai colori pastello, ha annunciato l'inizio di una nuova meravigliosa fase per il Capricorno. Io gli credo ciecamente.
Chi di voi dubita della sua parola è sicuramente di un altro segno e quindi lo fa per invidia. Perché è cosa nota che voi poveri reietti, no corna, zoccoli e coda di pesce muniti, siate tutti solo dei gran rosiconi.

Nel giro di pochi giorni io ho già potuto constatare i primi cambiamenti. La settimana scorsa ero una donna di sana e robusta costituzione ed ora sono una larva gracchiante. Ma anche se tossisco come una novantenne bronchitica ed ho l'occhio da moribonda, sappiate che la mia voce ne ha guadagnato parecchio, passando dal registro "gallina strozzata" a quello "maialona ruggente".

Attualmente sto valutando due allettanti proposte di lavoro. Secondo voi è meglio l'intrattenitrice da linea erotica o la stalker telefonica su commissione?
A Jane, donna volubile e tendenzialmente instabile, sono bastate poche ore ad Ajaccio per perdere completamente la testa.
Sono bastati il vento che le scompigliava i capelli ed il colore del mare che le riempiva gli occhi per innamorarsi della Corsica tutta. Sono bastati il fascino di una cittadina stropicciata e la bellezza di un entroterra senza fronzoli per sentirsi a casa. E' bastata la fiera di San Pancrazio, che l'ha accolta appena sbarcata al porto, per farle credere di aver trovato finalmente il proprio posto nel mondo, la tessera angolare del proprio puzzle.

Travolta da questi sentimenti Ella si è vista camminare in riva al mare con un cappello a tesa larga ed i piedi nudi, bellissima e snella. Perché i sogni devono essere esagerati per definizione.
Si è riconosciuta mentre cercava l'ispirazione stringendo tra le proprie mani  un quaderno a quadretti ed una penna stilografica. Perché i sogni devono racchiudere una poesia che la tecnologia rovinerebbe. 
Si è scoperta in una piccola fattoria a sfornare romanzi epocali e formaggi di pecora. Perché i sogni devono avere sapori e odori forti.

La tentazione di mollare tutto e restare tra i carruggi corsi per sempre è stata grande ma per fortuna Jane ha un degno compagno che l'ha costretta a rinsavire in fretta.
"Bello qua, vero Ciccio?"
"Sì."
"E' una terra così ispirante."
"Mi hai tolto le parole di bocca."
"Io vorrei restare qua per sempre."
"Davvero? Anch'io vorrei restare qua."
"Potremmo prendere una fattoria e vivere dei prodotti della terra."
"Io veramente avrei un altro progetto. Vorrei diventare importante e potente come Napoleone. Partire da qua per conquistare il mondo. Lui ha fatto tutto ciò che ha fatto in soli 52 anni di vita. 52, capisci? Io sono indietrissimo!"
Jane, dimenticate pecore, formaggio, carruggi, cittadine stropicciate, cappelli di paglia, quaderni a quadretti e fiere in suo onore, ha trascinato il di lei consorte sulla terraferma cercando, nel frattempo, di rintracciare il primo psichiatra o, in alternativa, il primo esorcista disponibile.

Fiera di San Pancrazio

NdA: La mente labile del titolo ovviamente non era la mia.
O perlomeno la mia non era la più labile.
A breve tornerò.
Abbiate fede.

Vi eravate accorti che non postavo da un po', vero? Vero? Verooo???
Marco, appoggiato al grande ciliegio, urla a squarciagola: "50 e 51, non conto più per nessuno!" e comincia la sua ricerca.
Il vecchio meticcio drizza per un attimo le orecchie ma poi sbadiglia e si rimette a dormire all'ombra, sognando amori e battaglie, poesie e tormenti. L'età carolingia è sempre stata la sua passione e da almeno dieci anni cerca di comporre un poema epico. Vuole narrare le vicende di un cavaliere coraggioso che cacciò e stanò ad uno ad uno i propri nemici. Ma la sua ispirazione sembra ormai essersi prosciugata e lui giace afflitto col muso a terra.

Ecco un ciuffo di capelli biondi, gialli come la carta delle gomme al limone.
"Silvia, dietro lo steccato!"
I due bambini corrono spalla a spalla verso l'albero, sollevando polvere e risate.
"Tana per Silvia!"
"Uffa, Marco, tu sei troppo veloce per me", gli fa lei, sbatacchiando i codini a turacciolo e le ciglia piegate all'insù.
La gatta, spelacchiata e anarchica, soffia arrabbiata e si allontana con la coda dritta e l'aria offesa. Quanta nostalgia per i tempi andati della sua gioventù, quando le femmine combattevano alla pari accanto ai propri compagni. Spalla a spalla uniti per un'ideale. Come lei ed il suo perduto amore, rosso di pelo e sanguigno di carattere, che sacrificò se stesso per il bene di tutti i felini della valle. Lasciandola vedova orgogliosa ma inconsolabile.

Una maglietta azzurra per un attimo spunta alla finestra.
"Tana per Sandro al primo piano. Scendi, non vale!"
"E chi l'ha detto?"
"Lo dico io e comunque t'ho preso."
"Vaffanbrodo!"
"Vaffanbrodo te!"
"Faccia di cacca!"
"Specchio riflesso!"
"Specchio riflesso a te: io mi abbasso e tu sei fesso!"
Le lucertole sul davanzale restano indifferenti a un tale sfoggio di dialettica e continuano a disquisire tra loro di Leibniz e Spinoza, monadi e monismo. Non troveranno mai un accordo ma continueranno a provarci perché nulla le stimola di più che un sano confronto, basato sul rispetto dell'altro e l'arricchimento intellettuale reciproco.

L'invadente puzzo di un vecchio paio di scarpe da ginnastica non può più essere ignorato.
"Tana per Luca, sento il tanfo da qua, stai dietro al muretto!"
"Mi devi vedere con gli occhi mica sentire col naso", risponde piccato il proprietario di un paio di piedi grossi come pinne e puzzolenti come cani bagnati, tirando fuori da dietro i mattoni una testa sporca e riccia ed un naso moccioloso.
"E infatti mo t'ho visto, scemo!"
"Ma no, non è giusto!", frigna disperato Luca, spargendo a terra moccio e forfora.
Una lumaca senza guscio, dalla nobile anima ma l'infelice aspetto, sente ormai vicina la fine. Percepisce il proprio corpo rattrappirsi sotto ai raggi crudeli dell'infida stella ed affida le sue ultime preghiere a SBropFrop, il dio dei gasteropodi terrestri.

"Ora tocca a me. Andate a nascondervi", e la bella Silvia, piazza i suoi ginocchi puntuti verso il grande ciliegio e comincia a contare.
Elena è nascosta dietro la Casa Vecchia. "Prima o poi si ricorderanno di me", pensa, "Prima o poi si accorgeranno che sono tre giri che aspetto che qualcuno mi venga a cercare". E si rimette buona buona a giocare con la cacca secca, "Questa ha la forma di Saturno, quest'altra invece sembra il profilo del sommo vate Alighieri", spiega ad un vecchio grasso rospo, docente d'Arte presso l'Ateneo dell'OmbraScura, che osserva, commosso e sorpreso, il talento e la dignità di un esserino tanto inferiore.



N.d.A: questa sciocchezza, questo delirio, questo gioco insensato mi è stato ispirato da un delizioso commento di Elena.
Post più recenti Post più vecchi Home page

Il mio Laboratorio di Scrittura via Newsletter

Il mio Laboratorio di Scrittura via Newsletter

IL MIO SITO

IL MIO SITO

La mia vetrina Amazon

La mia vetrina Amazon
Dai un'occhiata ai miei consigli di lettura e scrittura...

Social

POPULAR POSTS

  • Racconto: Ottant'anni più un giorno.
  • Una cronaca che non è una cronaca: Humans-Stage
  • 30 Agosto

Categories

IlMioProgetto chiacchiere libri Racconti viaggi cinema Torino RadioCole attualità musica televisione società DiarioRacconti sport Nella Rete blogosfera Laboratorio Condiviso teatro citazioni microracconti FacceDaPalco arte Un marito per caso e per disgrazia scrittura creativa Erasmus HumansTorino Peanuts cabaret lavoro Rugby meme ImprovvisazioneTeatrale PrincipeV poesia OffStage articolo sponsorizzato Pancrazia Consiglia pubblicità twitter PancraziaChi? TronoDiSpade articolo Adelina Harry Potter Podcast premi tennis graficamente PancraziaInBerlin laboratorio scrittura materiale di scarto DaFacebookAlBlog Pancrazia and the City Roma True Colors DonnePensanti EnglishVersion favole sogni CucinaCole IlRitorno chiavi di ricerca dasegnalare help 2.0 video Le piccole cose belle Mafalda Rossana R. cucina dixit kotiomkin live blog candy branding copywriting da segnalare metropolitana personal branding satira viaggio dell'eroe
Powered by Blogger.

Blog Archive

  • ▼  2023 (31)
    • ▼  settembre (4)
      • Laboratorio d'Autore
      • On line
      • Diretta Instagram
      • A ognuno il suo racconto
    • ►  agosto (2)
    • ►  luglio (4)
    • ►  giugno (1)
    • ►  maggio (3)
    • ►  aprile (5)
    • ►  marzo (4)
    • ►  febbraio (6)
    • ►  gennaio (2)
  • ►  2022 (57)
    • ►  dicembre (3)
    • ►  novembre (5)
    • ►  ottobre (10)
    • ►  settembre (5)
    • ►  agosto (3)
    • ►  luglio (6)
    • ►  giugno (6)
    • ►  maggio (9)
    • ►  aprile (3)
    • ►  marzo (1)
    • ►  febbraio (3)
    • ►  gennaio (3)
  • ►  2021 (20)
    • ►  dicembre (3)
    • ►  novembre (1)
    • ►  settembre (1)
    • ►  agosto (6)
    • ►  aprile (2)
    • ►  marzo (2)
    • ►  febbraio (2)
    • ►  gennaio (3)
  • ►  2020 (84)
    • ►  dicembre (6)
    • ►  novembre (6)
    • ►  ottobre (6)
    • ►  settembre (6)
    • ►  agosto (6)
    • ►  luglio (10)
    • ►  giugno (9)
    • ►  maggio (11)
    • ►  aprile (8)
    • ►  marzo (8)
    • ►  febbraio (4)
    • ►  gennaio (4)
  • ►  2019 (6)
    • ►  dicembre (1)
    • ►  agosto (1)
    • ►  luglio (2)
    • ►  febbraio (1)
    • ►  gennaio (1)
  • ►  2018 (37)
    • ►  dicembre (1)
    • ►  novembre (5)
    • ►  ottobre (3)
    • ►  settembre (7)
    • ►  agosto (3)
    • ►  luglio (2)
    • ►  maggio (1)
    • ►  aprile (7)
    • ►  marzo (8)
  • ►  2017 (23)
    • ►  settembre (2)
    • ►  maggio (2)
    • ►  aprile (4)
    • ►  marzo (8)
    • ►  febbraio (6)
    • ►  gennaio (1)
  • ►  2016 (20)
    • ►  settembre (2)
    • ►  giugno (2)
    • ►  maggio (1)
    • ►  aprile (7)
    • ►  marzo (2)
    • ►  febbraio (1)
    • ►  gennaio (5)
  • ►  2015 (78)
    • ►  dicembre (1)
    • ►  ottobre (4)
    • ►  settembre (4)
    • ►  agosto (8)
    • ►  luglio (6)
    • ►  giugno (7)
    • ►  maggio (6)
    • ►  aprile (6)
    • ►  marzo (11)
    • ►  febbraio (11)
    • ►  gennaio (14)
  • ►  2014 (242)
    • ►  dicembre (17)
    • ►  novembre (8)
    • ►  ottobre (8)
    • ►  settembre (10)
    • ►  agosto (7)
    • ►  luglio (18)
    • ►  giugno (18)
    • ►  maggio (19)
    • ►  aprile (23)
    • ►  marzo (40)
    • ►  febbraio (38)
    • ►  gennaio (36)
  • ►  2013 (353)
    • ►  dicembre (40)
    • ►  novembre (37)
    • ►  ottobre (48)
    • ►  settembre (33)
    • ►  agosto (35)
    • ►  luglio (39)
    • ►  giugno (35)
    • ►  maggio (40)
    • ►  aprile (23)
    • ►  marzo (8)
    • ►  febbraio (10)
    • ►  gennaio (5)
  • ►  2012 (126)
    • ►  dicembre (10)
    • ►  novembre (9)
    • ►  ottobre (12)
    • ►  settembre (13)
    • ►  agosto (19)
    • ►  luglio (10)
    • ►  giugno (10)
    • ►  maggio (7)
    • ►  aprile (6)
    • ►  marzo (10)
    • ►  febbraio (10)
    • ►  gennaio (10)
  • ►  2011 (95)
    • ►  dicembre (18)
    • ►  novembre (6)
    • ►  ottobre (4)
    • ►  settembre (9)
    • ►  agosto (5)
    • ►  luglio (10)
    • ►  giugno (12)
    • ►  maggio (4)
    • ►  aprile (7)
    • ►  marzo (9)
    • ►  febbraio (4)
    • ►  gennaio (7)
  • ►  2010 (97)
    • ►  dicembre (9)
    • ►  novembre (6)
    • ►  ottobre (2)
    • ►  settembre (7)
    • ►  agosto (7)
    • ►  luglio (16)
    • ►  giugno (10)
    • ►  maggio (8)
    • ►  aprile (9)
    • ►  marzo (9)
    • ►  febbraio (6)
    • ►  gennaio (8)
  • ►  2009 (61)
    • ►  dicembre (4)
    • ►  novembre (5)
    • ►  ottobre (10)
    • ►  settembre (8)
    • ►  agosto (3)
    • ►  luglio (5)
    • ►  giugno (2)
    • ►  maggio (4)
    • ►  aprile (6)
    • ►  marzo (5)
    • ►  febbraio (4)
    • ►  gennaio (5)
  • ►  2008 (76)
    • ►  dicembre (3)
    • ►  novembre (5)
    • ►  ottobre (8)
    • ►  settembre (5)
    • ►  agosto (5)
    • ►  luglio (6)
    • ►  giugno (6)
    • ►  maggio (11)
    • ►  aprile (12)
    • ►  marzo (8)
    • ►  febbraio (5)
    • ►  gennaio (2)
  • ►  2007 (132)
    • ►  dicembre (2)
    • ►  settembre (18)
    • ►  agosto (11)
    • ►  luglio (33)
    • ►  giugno (13)
    • ►  maggio (13)
    • ►  aprile (16)
    • ►  marzo (26)

Copyright © Radio cole. Designed & Developed by OddThemes